Di nuovo, ci siamo. Il nostro contatto ci ha spacciato ancora una volta gli artisti, o meglio, le vittime da mietere. Le forche Blastiche si agitano verso il cielo, il Bar Doria è la fortezza da conquistare.
Perché Mangione non è cringe. Niente affatto. È totalmente kek: simil-conservatore, un reazionario senza filtri, un primitivista che vede nel progresso qualcosa di antiumano.
Hai 20 anni e ti senti vuoto, hai la tipa e ti senti vuoto, sei borghese e ti senti vuoto, ma cosa manca? Mancherebbero proprio le canne, i calci, i mirini e una bomboletta con cui scrivere a lettere cubitali che la democrazia appartiene a noi.
La dea simpata da orde di pipparoli scende tra gli uomini esplicitamente per soffrire.
L'italo-americano ricco accoppa un CEO tradendo la sua classe sociale d'appartenenza.
Qualcosa accade?
I reels dei food creator ci bombardano con il culto della cremosità. Ma non è solo il cibo che si scioglie, è l’umanità stessa che sta diventando una crema.