Stiamo parlando di un ministero assolutamente anacronistico, che sembra del tutto aver perso il suo senso. Da quando Gasparotto per la prima volta si è seduto a Palazzo Baracchini ad oggi il quadro geopolitico sembra essere cambiato radicalmente: in EU-ropa regna la pace, il Giappone si è riscoperto pacifista (per quanto ancora?), la democrazia sta venendo esportata con bombardamenti di coccole.
Lo Stato italiano, dunque, cosa teme?
Chi ci minaccia? Chi mira alla conquista del nostro territorio?
Ormai le più grandi problematiche per i nostri confini nazionali sono costituiti da accordi internazionali formalmente pacifici, dispute storiche su vette montane e questioni economiche – sento parlare di Cavalli di Troi(k)a. Tutti questi militari pagati dallo Stato, per fare cosa? Nulla. Uno spreco di soldi dei contribuenti. Mentre il popolo lavora i soldati, sergenti, colonnelli, generali se ne stanno a pensare alla Difesa.
Che perdita di tempo
Nella storia siamo spesso arrivati in ritardo: cercavamo di avere le nostre colonie quando già quasi tutta l’Africa era stata presa, combattevamo guerre di indipendenza mente gli altri estendevano i loro imperi, andavamo in cerca delle terre irredente mentre le altre fazioni si contendevano il dominio del mondo.
Quale tempo se non questo?
Bisogna approfittare di questo caos generale. Gli USA hanno un occhio su Putin e uno su Gaza, la Cina pregusta porzioni di Russia e l’isola con i Boccioni, l’India deve ancora prendere coscienza di sé, in Sud America continuano ad avere le idee confuse, insomma questo è il momento. Ma per fare cosa?
Sono qui a teorizzare un’invasione? Ho un obiettivo in mente?
Beh no, come detto ci sono tanti generali però che potrebbero impiegare così il loro tempo! Quindi sono qui a presentarvi l’idea rivoluzionaria:
Aboliamo il Ministero della Difesa per istituire il Ministero dell’Attacco
Veramente pensavi che questo articolo parlasse di demilitarizzazione? Basta finto pacifismo, le armi sono imbracciate ogni giorno, e chi le imbraccia sa meglio di noi che la
Un segnale chiaro e inequivoco: AT-TAC-CA-RE!
Basta con il servilismo ed il gioco speculativo, basta giocare per lo 0 a 0 o quando va meglio segnare e poi fare melina. Cogliamo tutti di sorpresa, apriamo uno straw poll e raccogliamo qualche idea su quale prima conquista attuare. Per ora abbiamo già avuto qualche risposta:
- La sempreverde riconquista di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia
- Un certo piano sulla Libia
- Decima Crociata per recuperare la Terra Santa
Queste sono idee che piaceranno al nostro Angriffsminister, altro che cessione di Lampedusa.
La speranza non è vana. Quest’aria di riforme costituzionali potrebbe perché no andare a ritoccare l’articolo 11 della nostra carta fondamentale – difficile a dirsi perché lo è a farsi ma vediamo che si può fare. Questa sembra per caso nostalgia del Ministero della Guerra? Sappiate che non è così, anche “guerra” suona fin troppo morbida.