anni di piombo, raga mi son divertito come una bestia a scriverlo, vi giuro. Grazie a chi è venuto!
Siamo lì seduti a un pub, dentro una saletta. Tutto sembra… Putsch di Monaco, solo niente baffi, ma garofani e abiti eleganti. Neanche svastiche o falci-e-martelli; nemmeno stelle brigatiste e neppure una democrazia poco cristiana. Insomma, siamo nel vivo della conferenza.
PrimaRepubblica, essere autocratico, strega un po’ sul significato di Prima Repubblica, di come ha iniziato come semplice archivio per foto di famiglia – scopriremo essere nipote di gente molto potente dello scorso secolo – infine lascia la parola a Ranpo, che introduce Biscionewave, il quale umilmente inizia a parlare di Berlusconi, sempre mai appoggiandolo, sembrava fiero, ma come Giovanni Lindo Ferretti: umile a puntino.
Intanto tutti eravamo intenti a bere, scroccare taglieri e a fare bisboccia. Invitati completamente eleganti si alternavano a bariste e cameriere un po’ poco interessate, ma molto prese da non vederci troppo brilli per dire castronate, o apologie a strani movimenti del ‘70.
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Alla domanda della memoria comune, sul fatto che NON TUTTI erano dalla parte di Salò, soprattutto – a parola dei relatori – i nostri nonni, qualcosa attiva il nostro personaggio preferito:
Il Brigadiere – ricordatevelo, prima o poi spunterà come articolista – tiene dibattito con i relatori. Si alza, prende parola, non si modera, anzi, è lui a moderare. In poche frasi, scandite, distruttive e ieratiche, afferma che stanno dicendo cazzate.
È lui che sa quando gli altri parlano, e chiunque parla al di fuori del suo consenso, agisce vicino alle sue grosse mani.
Insomma, entrambi dicono cose di risposta, cose che non vanno a genio al Briga. Quindi inizia a fare domande, alla fine intervengo anch’io e esclamo:
Ma ci saranno mai gli Anni di Piombo 2.0?
Ma che cazzo sono gli Anni di Piombo 2.0, chiederete… e io rispondo con l’aiuto di Bing.
Gli Anni di Piombo 2.0 sono un termine usato per descrivere la situazione attuale del mondo,in cui si assiste a una serie di eventi e fenomeni che ricordano quelli degli anni di piombo, ma con alcune differenze e sfide. Alcuni esempi di questi eventi sono:
La pandemia di Covid-19, che ha causato milioni di morti e ha messo in crisi il sistema sanitario, sociale ed economico di molti paesi.
Le tensioni geopolitiche tra le grandi potenze, come gli Stati Uniti, la Cina e la Russia, che si contendono l’influenza e i risorse in vari contesti internazionali.
Il cambiamento climatico, che provoca fenomeni meteorologici estremi, come siccità, alluvioni, incendi e tempeste, e minaccia la biodiversità e la sicurezza alimentare.
La crescente polarizzazione politica e sociale, che genera conflitti tra gruppi identitari, ideologici o religiosi, e rende difficile il dialogo e la cooperazione tra le diverse parti.
La diffusione delle tecnologie digitali, che offre opportunità ma anche rischi per la comunicazione, l’informazione, l’istruzione e il lavoro.
Questo me l’ha scritto Bing, ma sinceramente, è fin troppo pessimista. Io sono decisamente ottimista sul nuovo piombo, sulla lotta politica-sociale, e quindi penso che i cinque punti riportati da Bing siano solo una stupida statistica, e come dicevano varie persone – le fonti sono i miei sogni la notte – un uomo morto è tragedia, qualche millanta in attentati e/o violenza politica è Nuovo Anni di Piombo 2.0 Boogalow Elettrico.
Gli anni di piombo sono un periodo molto controverso, dividente e strano.
E come ogni nuovo sequel l’Anni di Piombo 2.0 deve avere una data di inizio e un po’ di personaggi ricorrenti del precedente periodo.
Più che altro siamo finiti col cliffhanger Bettino Craxi che ci ha portato a una stabilità politico-sociale difficilmente in canna a governi precedenti, finita con una pioggia di centesimi e infine con una pioggia di merda aziendale, e pubblica, con Silvio Berlusconi e il suo partito azienda della Seconda - tragica - Repubblica.
Alla fine, nella Terza, eravamo rimasti con il governo Meloni e l’Assoluto Stato della Repubblica Italiana, ovvero finalmente lo stato si dimostra in qualche modo il pagliaccio che, dal 1861, è sempre stato.
Meloni al governo, ovvero la donna al potere, la Schlein all’opposizione, quindi la donna come unica alternativa (((((((((((((((((((((((((((((politica)))))))))))))))))))))))))))) è qualcosa che fa pensare. Servirebbe capire chi delle due è il nostro Andreotti.
Andreotta-chan non può essere altro che una versione ultima, fusione Dragonball, tra le due.
Un’abile stratega, ricca sionista, ma anche donna vista dal popolo come una piccola speranza. Sostanzialmente una Giorgia Schlein, quindi l’Anni di Piombo 2.0 dovrà per forza avere un’antagonista donna, indipendente e capace di parlare al pubblico, ritornato in piazza per l’occasione.
Questo è il secondo interrogativo infatti.
La piazza, la folla, il volgo, che finalmente si riattiva: fuori dal contesto social e internettiano difficilmente si scende a protestare ma varie cose vi hanno, io rimango in soffitta, fatto uscire:
- DPCM Covid, ovvero protestare contro il Green Pass, polizia che torna a manganellare, anche le donne incinte.
- Clima, ovvero il Fridays for Future, ominibianchi mai usciti da Milano che si lamentano.
- Guerra Russo-Ucraina, aneddoti dell’epoca sapere che c’era Rizzo in piazza della Scala a Milano e woki in piazza Duomo.
- Conflitto Arabo-Israeliano, dove vedevi un fottio di maranza con le bandierine arabe a protestare.
Ma manca, manca, manca, qualcosa di grosso, un eventone come un ‘69, o meglio il ‘77 bolognese raccontato sulle pagine di Alter Alter da Pazienza.
Quindi serve una guerrona assurda, a mo’ di Vietnam, o una bella ricomparsa di un estremismo strano, piccolo e come diceva Ernst Junger: un estremismo a mo’ di programmato, capro espiatorio, gallina del potere.
Insomma: dove cazzo sono i fascisti?
ANNÒ STA ’A POLARIZZAZIONE? – Anni di Piombo 2.0, ovvero, sà fem? Bang Bang?
Polarizzazione è quel termine che va di moda su Domino di Fabbri o su altre riviste di geopolitica. Ma io dirò quel tipo di parere che fa molto figo, molto d’impatto, molto… mo’ lo dico bagai…
DA QUANDO ESISTE INTERNET PUOI ESSERE TUTTO, ADDIRITTURA ESTREMISTA, SENZA USCIRE DI CASA.
Facciam su l’esempio, ovvero che con Wikipedia hai accesso a ideologie così strane e fottute-bastarde che hai solo l’imbarazzo della scelta, unendoci anche che su Telegram o Twitter/X trovi un pazzoide che ti scrive tutto su quell’ideologia, ecco: sei bello radicalizzabile.
Il bello è: pensa se fosse stato disponibile nel ‘60/’70. Praticamente vedevi in piazza: Democrazia Strasserista, Comitato Anarco-Primitivista dell’Uomo Comune, Salvezza Nazionale (Neonazismo esoterico) e/o Fronte per il Comunismo Transessuale Alt-Right.
Ormai stiamo troppo in casa, è regolare, il mondo là fuori è brutto, la socyetà in cui campiamo è assurda, tipo: ce ecco… manca qualcosa.
Manca quel tentativo di attacco a qualcosa che ci sta caro.
Molti direbbero, dovrebbero chiudere i social.
Io dico: chiudessero, distruggeteli fino alle fondamenta, ma poi:
Posso andare in piazza? Posso protestare per qualcosa di a me caro? Posso, mamma?
I comunisti extraparlamentari e i fascisti fuori dall’MSI pensavano esattamente questo.
Voglio andare a far casino, non perché sono maranza, ci mancherebbe, ma perché devo morire per una bella idea.
Il Biscionewave alla fine della conferenza si scatena, dice che vuole veder scorrere il sangue – probabilmente dei liberali – e sembra impossessato da qualcosa.
O spariamo o spariamo?
Per resistere al piattume attuale, fatto di presente-continuo e di falsa meccanopatia, proporrei anche una bella soluzione datami da un Maestro.
Ovvero di mirare al petto.
Anni di Piombo 2.0, amore nazimaoista – una serie di barre hyperpop x il Futuro.
[Base Strumentale]
[Spoken Word]
We fra, ho una storia tesa.
Dimmi, king.
Penso di voler andare FULL-BRIGATA ROSSA.
Come mai?
[Prima Strofa]
Quando ho scelto di amarti, mi son fatto male
Franco Freda in Italia, non ci può stare
T’ho preso a cuore,
Stazione di Bologna Male.
Ho scelto tutte le strade.
Mi han portato da Aldo Moro.
Renault rossa,
In strada la sommossa.
[Ritornello]
Per quanto ho scelto di amarti
Mi son fatto del male.
Delfo Zorzi anime.
Mi trovo a pensarti,
Fascio nero, troppo preso.
Cuore rosso, molto rozzo.
[Seconda Strofa]
Mi fa male pensarti,
come un banchiere agrario,
Mi sento gregario,
Esco per oscure arti.
Andreotti ci ha ingannato,
stava a progettare tutto,
l’ho visto, l’ho detto,
i sento e sono pedinato.
[Ritornello]
Per quanto ho scelto di amarti
Mi son fatto del male.
Pinelli è in Statale.
Mi trovo a pensarti,
Fascio nero, troppo preso.
Cuore rosso, molto rozzo.
[Strofa finale]
Mi sento il cuore a pezzi, commissione di intenti
Ti ho vista in piazza, oggi ho dato,
Lancia una molotov, è contro la NATO
Io vivo per eccessi, saremo per sempre pezzenti
Senza motivo muoio,
ricordami così,
ce ne son di dì,
Lo stato farà l’avvoltoio.
[Spoken Word]
Frate?
Oh!
Bro rispondi!
Chiusura, Anni di Piombo, ci vediamo, figlio mio, ti ricordi i tempi della trap e di quando è saltata in aria Citylife?
Vorrei salvarvi in corner, dirvi che tutto ciò tornerà.
Io avevo detto sta domanda, al Prima Repubblica Blast: aperitivo carico, focoso e fomentato.
I relatori si erano un po’ presi, mi han detto:
Eh, speriamo, ma anche no, ce, nel senso, no, spero torneranno, ma perché?
Mia risposta.
Perché voglio morire.
Non tanto per autolesionismo ma per un’idea, che potrebbe anche non portare a nulla, ma quantomeno distruggere qualcosa, col fine di ricrearlo.
Non sono per il passato, l’avrete capito, ma nemmeno per un presente da schiacciato e urlante, non sono un vigliacco qualunque, ne mi do a false battaglie ideologiche e sociali, quantomeno per campare e farmi notare.
Io non voglio farmi notare, vorrei farmi incendiare dalle idee per cui si muore, si da il sangue e ti accoltellano.
Quantomeno rendere Blast il ricettacolo per quelle idee fottute.
Altrimenti sarei in Ultima Generazione.