Un fratello si recò dal padre Macario e gli chiese: «Padre, dimmi una parola, come posso salvarmi?». Gli dice l'anziano: «Va' al cimitero e insulta i morti». Il fratello vi andò, li insultò e li prese a sassate. Quindi ritornò a dirlo all'anziano e questi gli disse: «Non ti hanno detto nulla?». Ed egli: «No». Gli dice l'anziano: «Ritorna domani e lodali». Il fratello vi andò e li lodò chiamandoli apostoli santi e giusti. Quindi ritornò dall'anziano e gli disse: «Li ho lodati». Ed egli: «Non ti hanno risposto nulla?». «No». «Tu sai quanto li hai insultati - dice l'anziano - e non hanno risposto nulla, e quanto li hai lodati, e non ti hanno detto nulla; diventa anche tu morto in questo modo, se vuoi salvarti. Non far conto né dell'ingiuria né della lode degli uomini, come i morti; e potrai salvarti».
Detti dei padri del deserto, Serie alfabetica, Macario 23 e 32
Dicevano del padre Macario il Grande che diventò, come sta scritto, un dio sulla terra. Infatti, come Dio copre il mondo con la sua protezione, così il padre Macario copriva le debolezze che vedeva come se non le vedesse, quelle che udiva come se non le udisse.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Matteo 10,32-11,5
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Nessuna umanità riesce a sopravvivere nel futuro
Nick Land
Lain Iwakura:
Perché? Perché sei morta?
Navi (parlando per Chisa):
Dio è qui.
Primo episodio di Serial Experiments Lain (Weird)
Umanità e Organi Sociali
Concepisco l’uomo, inteso come essere e specie in una visione di abbattimento del concetto di umano.
Io sono contro l’umano, sono contro l’idea di umanità creata dalla società, dalla civiltà e dalla morale neuro-tipica.
Verso l’inizio del millennio: una gigantesca partita venne giocata per decidere quali malattie affliggessero l’umanità. Escludendo il cancro – troppo difficile da curare, troppo dispendioso –
si è scelta la malattia mentale e il suo abbattimento.
In un’ottica puramente di produzione: dove il malato non può consumare e produrre, là lo stato deve metterci un cerottino farmacologico. Con il beneplacito delle industrie, del virus del Capitale, con il benestare di ricchi e imborghesiti. Loro possono permettersi di essere schizofrenici – verso l’accumulo di denaro – e narcisisti
– verso sé stessi.
Io, come voi, posso solo scegliere la terapia mentale.
Ma.
Io ripeto di essere contro l’umano. L’umano – non l’uomo creato –
è una creatura dotata di organi sociali, i quali altro non sono che l’incubo: un nuovo organo celebrale, un secondo cervello la cui unica funzione è l’apprezzamento di altri organi sociali, in altre persone, in tutte le persone.
Quindi sono contro qualsiasi cosa renda umani.
La terapia psicofarmacologica è umanità, io vado contro la stessa.
Io sono uomo creato e obbedisco solo al mio Creatore.
Umanità in Layer Inumani
La realizzazione di un non essere umano è composta di una salita, ognuno può intraprenderla.
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Umano, perfettamente funzionante psicologicamente. Esattamente la persona che la società della produzione si aspetta che tu sia.Non ha nessun pensiero introspettivo, vive per produrre, ricevere soldi, e investirli nel consumo.
Su Internet si direbbe: NPC. Personaggio non-giocante. Ma anche questa è una definizione umana. Non si schiera politicamente, se dovesse sceglierebbe una alternativa atta a compiacere l’organo sociale. Pena: essere esiliato dallo stesso organo.
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Umano, non molto funzionante, guasto psicologicamente. Di solito ha dietro di lui un inizio di terapia psicofarmacologica, forse uno psicologo, terapeuta nei casi più gravi.Ha un accenno di pensiero introspettivo. Vive comunque per produrre e consumare. Non si fa domande sulla cura, nei casi gravi: la utilizza raramente.
Su Internet si direbbe sia un personaggio giocante, eppure comprende ancora fin troppo labilmente la dinamica della produzione. Politicamente si schiera agli estremi, ma non ha una reale identità.
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Umano, decisamente disfunzionale. Di solito ha una vita ancora ancorata alla realtà, non crede molto nella sua condizione umana, e ciò lo rende solo più confuso. Spesso soggetto a attacchi nevrotici, o psicosi, dissociazioni.Ha un pensiero introspettivo, tale da renderlo pericoloso, vive consumando, non produce, ma allo stesso tempo gli serve qualcosa per vivere e impiegare le giornate. Di solito gli umani si fermano a questo stadio.
Spirituale, capisce di far parte di qualcosa di più grande di sé. Ma non gioca in termini di narrativa, ne tanto meno riesce a implementare l’idea spirituale nella sua vita, che rimane – de facto – produttivista.
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Umano, ancora per poco, questa è una fase embrionale del non-umano. Solitamente paziente che ha abbandonato il suo succitato stato psichiatrico, o ancora prende delle medicine, a uso puramente energetico (Adderal) e/o ricreativo (Benzodiazepine).Il pensiero introspettivo ha iniziato a convalidare l’idea dell’organo sociale, precedentemente mai partorita, e il desiderio – tutto alieno a sé – di privarsene. Vive tutt’ora in uno stato anti-produttivo, dove l’intera esistenza è votata alla fine del suo stato umano.Si direbbe: hikikomori, nell’accezione che non uscendo di casa, per evitare la cura del suo stato di non-umanità imminente e di sollievo per il suo organo sociale, si isola e preferisce il ritiro.
Dio è un pensiero ricorrente, molto più del semplice Spirito, inizia ad essere cosciente della sua condizione di creatura creata. Non riesce ancora a distaccare – a parte casi di lucidità – il pensiero secolar produttivista dal pensiero spirituale, che è incubato nel suo animo.
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Imminente non-umano. È una fase che dura poco meno di quaranta giorni. Rassomiglia una fase ascetica, dove – privato del suo organo sociale – inizia una veloce morte all’umanità.La sua condizione si potrebbe dire di sveglia spirituale, dove non vi è altro pensiero se non una costante attesa e preghiera, seppur a mente. Essa risulta più terapeutica verso il suo – per il mondo produttivista – disturbo mentale che tutti i farmaci fin’ora presi. Dio e di conseguenza lo Spirito diventa parte integrante della sua esistenza, abbandona il pensiero razionale, produttivo, umano, si abbandona all’estasi mistico-spirituale, anche con uso di sostanze – mantenendo comunque un rapporto mediano con le stesse – o con semplici stati riscontrabili medicamente in deliri, psicosi o dissociazioni.
In questo stato è probabile partorisca l’idea che l’umanità sia, in poche parole, condannata alla sua stessa malattia, che l’organo sociale sia ormai assetato di quanto più potere, che il virus della produzione e del capitale sia quanto più imperante. Vuole abbandonare tutto, possibilmente per luoghi inumani, come la natura o la realtà aumentata artificiale. Non ci sono mezzi termini: o è completamente primitivo, o è più veloce della luce.
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Inumano. L’organo sociale viene distrutto. La vita è ora votata a uno scopo non produttivo. La legge dell’uomo, della società e della immagine – simulacrica – della stessa viene abolita.La società produttiva lo vede come un pericolo, o un inutile cialtrone. Lui vede - di conseguenza - la società allo stesso modo. Non riesce a pensare al consumo e produzione, essi sono completamente alieni.
L’embrionalità della sua inumanità ora si dimostra anche dall’aspetto sociale, passando da un semplice hikikomori a una socialità vera, pura e – per quanto considerabile – follia per Dio. È morto al mondo, ma non è morto nel mondo.
Umanità e l’idea di Futuro
Il Futurismo è abolizione del passato, e quale peggior passato che quello umano? Il cancro della umanità è racchiuso nel suo organo sociale, nella sua volontà, inattiva e passiva, di essere amato senza pregi. Non vi è pregio nel compiacere tale organo, non vi è vantaggio nel voler appagarlo, vi è solo l’idea, pesantemente umana e passata: io devo appagare qualcosa di non mio.
Dov’è l’idea di un Futuro se non vi è idea altra che l’appagamento dell’organo sociale? Dove sta la vitalità, la gioventù con i suoi giusti errori, se il giudizio altrui, piacere erotico della umanità, rende incapace l’uomo creato di elevarsi?
Io sono per l’elevazione dell’uomo e per estirpare l’umanità e il suo organo con sangue e crudeltà.
Sono per la soluzione finale al problema della società, la sua completa abolizione, di civiltà umana, di legge umana, di sentimenti umani. Solo quando la stessa verrà abolita, sostituendo la nostra visione del futuro - un eterno presente senza scopo ultimo – con la visione del Futuro – dove il passato è annullato, il presente è rapido e il Futuro è qui: ora.
Potremmo tornare a Dio solo come esseri inumani, perché non rispondiamo più – come umanità – ai Suoi decreti, ne valorizziamo il Suo comandamento. Perché l’umanità si è scavata la fossa, ma non è morta, è marcente, è cancerogena e aspetta: nuovi uomini da distruggere, corrompere e rendere perfetti servi dell’organo sociale.
Dimenticando Dio, la società e i suoi organi è tornata ad adorare gli idoli. Dove la stessa adora l’organo sociale e mantiene in vita una umanità che deve essere lasciata morire, per il bene dell’uomo.
I movimenti per la presa di coscienza sulla fine dell’umanità, vedesi l’Extinction Rebellion (XR) e altri gruppi sono fondamentalmente errati. Se arrivasse una crisi climatica, probabilmente rinunceremo finalmente al nostro organo sociale, così caro nel primo mondo. La vera ribellione contro l’estinzione è la negazione dell’umano, della società, del virus. La negazione della vita nel mondo civile, la negazione del problema umano non fa altro che incrementare orde di umani che provano a compiacere l’organo sociale alienandosi alle loro istante ambientaliste.
Il mondo non è in pericolo. È l’uomo in pericolo.
Di certo non per un uomo/umano bianco che inquina, di certo non per un privilegio economico, è pura guerra spirituale.
Babilonia e Umanità
Un secondo angelo lo seguì gridando:
«È caduta, è caduta
Babilonia la grande,
quella che ha abbeverato tutte le genti
col vino del furore della sua fornicazione».
9 Poi, un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello.Apocalisse 14 : 8 – 10
Babilonia, la grande, cadrà, sotto al peso del suo organo sociale, della sua umanità marcia, della sua strana quanto perversa voglia di assecondare le sue voglie. Voglie puramente sociali, senza nessuna vera rivoluzione. Mark Fisher parlava del fatto che il virus del Capitale ha contagiato ogni alternativa, io sono per il fatto che l’unica alternativa è evitare la morte del mondo, e morire al mondo. Morire alla stessa socialità, morire alla stessa narrativa salvifica dell’umanità.
Sono per una spada che trafigga, laceri e spezzi la catena sociale.
Organi di pura carne sociale, spetta a voi distruggerli.
Spetta a voi distruggere la catena dell’umanità.
Spetta a voi la rivoluzione inumana.