Elon Musk twittò.
Who controls the memes,
— Elon Musk (@elonmusk) June 26, 2020
controls the Universe
Sarebbe stato meglio scrivere “controlla il metaverso”. Ma anche qui non siamo a far troppe ricerche altrimenti finisce male… Più che altro la domanda resta: chi controlla i meme?
Sicuramente non quel rincitrullito di Mattarella, ma neanche un algoritmo. O meglio, l’algoritmo controlla i meme a livello distributivo, è spesso grazie a quello che riescono a diventare virali, ad avere reach sui vari social mainstream (Instagram, Facebook, TikTok) ma sicuramente non sono generati da un’AI.
La domanda torna: chi controlla i meme ?
I grandi meme, quelli più belli, sfuggono a logiche di controllo. Per due motivi: esistono piattoforme più libere (e.g. 4chan o Telegram) e i memers sono persone reali, dunque libere e creative.
Siamo liberi e mediocri, censuriamoci da soli
Garage Gang
Non è la censura, è la libertà. La mediocrità è forza. Il meme ottiene spessore anche grazie alla massa, e per fare massa la qualità, manco a dirlo, si abbassa. Ed è giusto così, non c’è nulla di male, anzi, fa solo più ridere.
I meme li controllano una banda di autistici, disadattati, che però sa usare photoshop. Ed hanno un senso dell’umorismo acuto, pronto ad intercettare la parte reletable di ogni situazione. Soprattutto quelle di attualità e delle notizie propinate dalla grande macchina della propaganda.
Pensate ai camionisti canadesi.
Beh che dire? L’Universo è nelle nostre mani. Di chi sa memare. E come in ogni società, meglio memi più potere hai. Si tratta di costruire strutture ricorsive, disperdendo ogni contatto con l’incipit per poi ritrovarlo alla fine. Non si è capito niente di questa frase vero? Meglio, state entrando nel gioco.
Perché il passo successivo è: chi mema i memers? Altri memers, così come il meme, l’universo del potere è una struttura ricorsiva e immersiva. Tu ci sei già dentro, come un vecchio profumer, ma con un pizzico in più di protagonismo. Siamo nel metameme (> del Metaverso) in cui ad ogni nostra azione, ad ogni nostro meme, corrisponde un meme uguale e contrario – a volte persino contraddittorio. Un pizzico di creatività e costanza per iniziarsi ad impratichire, acquisire l’habitus, e la nostra consapevolezza memetica avanzerà sempre di più.
I meme sono la cultura, anzi, la Cultura. Per questo chi li controlla controlla il mondo. Ma a differenza della cultura, con la c minuscola, non possono essere al soldo del partito di turno. O meglio, ci si può provare, ma non sempre il meme sarà controllabile. È sfuggente, come l’anarchia nella testa di chi li produce. L’elemento di libertà, di creatività, in un meme è centrale. Nessuno potrà mai sapere come TU memerai quella cosa e a tua volta nessuno saprà come IO la remixerò. Ogni meme ha il suo unico atto di essere, che si perde nelle migliaia di pixel che lo compongono, ed appena entra in contatto con me OPS è già cambiato, come la vita.
Insomma, sti cazzo di meme chi li controlla? L’universo nelle mani di chi è? Sarebbe greve vederlo nelle mani di questi idioti col telefonetto, eppure…
Siamo nelle mani di chi si può permettere di avere 10 minuti di tempo libero, aprire il cell e ridere.
Il grande Joker nelle nostre teste controlla i meme, diciamo le cose come stanno. Non ha nessuna identità, perché a determinare un meme siamo tutti. Non è la cultura a controllare i meme, ma il contrario. Ogni cosa che pensa di contrallare i meme alla fine è controllata da essi. Dialettica servo-padrone ciao ciao. Unico padrone è il meme, che non ha bisogni di servi.
Perché l’internet è il meme.
La vita è il meme.
L’arte è il meme.
Non ci credete? Siete ancora troppo indietro.
Chi controlla i meme controlla l’universo.
I meme controllano i meme.
I meme controllano l’universo.
I dogecoin sono stati solo l’inizio dell’influenza economica, come Pepe lo è stato per la politica.
Il mondo si rende conto sempre troppo tardi di essere già vecchio.
Questa è la risposta. Mema e tutto passerà.
P.S. No, non credete che i meme e quanto ad essi sia correllato sia una forza mistica esoterica, semplicemente alla persona è dato il potere di memare. Contribuisci anche a tu condividendo e producendo meme di qualità. Abbandona la pastorizia e abbraccia gli strati. Sì, esiste una casta di mematori. No, non ci potete entrare. Siamo diversi. Dimostrate la vostra abilità.