DONER KEBLAST, una serata halal

DONER KEBLAST, una serata halal
O Spariamo o Spariamo. O direttamente ci facciamo esplodere. Inshallah!

MILANO PRESTO ESPLODERÀ

Per una sera abbiamo vinto.

Ce lo dimostra il barbone, capelli lunghi, coperta e alito pesante che ha urlato che ci avrebbe ucciso.

Ma questo è uno spoiler, cari lettori, questo è un ottimo spoiler della serata dinamitarda al Doner Keblast.

Vi abbiamo abituato troppo bene con questi resoconti, voi dovevate esserci. Perché siamo ponfi, non c’è altra opzione se non la presenza. Siamo un corso universitario: frequenza obbligatoria. Per chi invece non è venuto, bene: iniziamo.

Organizzare il cortocircuito

È tutto partito con un messaggino sulla Matrice, della Matrice, nemmeno troppo dettagliato, faceva più o meno così:

Mostra e aperitivo dal Kebabbo, ok? Facciamolo.

Intanto maturavamo l’idea di un cartaceo, come se fosse una cosa seria, troppo seria e prenderla sottogamba = annientamento. Forse per la nostalgia dei rompiballe che danno Lotta Comunista fuori dalle università, che ci divertiamo molto a prendere in giro, forse per quella voglia accelereazionaria di portare un mezzo così indietro come la carta avanti nel futuro. Ma l’idea aleggiava sulle nostre acque.

Dunque parte la macchina organizzativa, in un’enoteca di Sesto San Giovanni (come si siamo finiti è una storia che forse un giorno vi racconteremo), a 4 giorni prima dell’evento inizia la vera organizzazione. I ragazzi di Spritzapeiron che ci fanno terrorismo psicologico (e non solo) per portare il ghiaccio per i drink e le stampe per la mostra che organizzeremo dal kebbabbaro. Tutto pronto?  4 giorni bastano e avanzano.

Ridendo e scherzando abbiamo tutto, all’ultimo ci balza il luogo della mostra, il Greentunnel, Letteralmente due giorni prima dell’evento.

Come cazzo è possibile? Droga (e drogati) con la SIAE non vanno d’accordo.

Cavolo bro, mo’ che si fa? 

Niente Greentunnel, pace. Non sarà un imprevisto a fermare BLAST. 

Non non temiamo l’imprevisto, noi siamo l’imprevisto.

Andiamo dal kebabbaro:

Omar, Mustafa, possiamo fare tutto da voi?

Sì sì sì sì sì sì.

La sacra alleanza è stata stretta, abbiamo il wi-fi del kebabbaro, possiamo mettere la nostra musica, il luogo confermato, tutto confermato. Santa Alleanza Champion Turkish Kebap con Blast, per sconfiggere il globalismo e le multinazionali.

Prima del fatidico arrivo a preparazione le orde di blastidi si radunano nella capitale del male: Milano. Dalle vette delle altissime scuole di prestigio e università si fa una piccola bevuta con amici. 

Bevuta Doner Keblast

Si passa, Nicomaco e Dalai b, con Anonimo Milanese e Joe Vanni sono a casa di Ranpo, vicino al Kebap. Dalai b ricorda che deve andare – nessuno fa in tempo a salutarlo che in un attimo si è teletrasportato chissà su quali monti lontani a meditare.

Gli altri rimangono, inizia il trasbordo del materiale.

Eccoci dal kebbabbaro, abbiamo portato la ghiacciaia completa. Mancano solo i limoni, SIGNORA I LIMONIIIII. Qualcuno va a prenderli.

Arriviamo quindi alla effettiva serata.

Eravamo ottimisti.

Eravamo pronti.

Eravamo nell’ambiente giusto? No, eravamo vicino a una pasticceria erotica – non scherzo – la cui fila di donne, uomini mal addestrati al Blast e bambini futuri omo-perversi ci aveva dilaniato le speranze.

Il venditore di peni di glutine e crema. Il nostro nemico.

L’Occidente è caduto, le donne comprano i piselli di pasticceria, è finita.

Doner Keblast it's over

Zio Pera…

Omar non c’è, è andato via. Non è più cosa mia. E il suo compare vecchio ci guarda malissimo, ma sotto sotto: ci vuole bene come a figli. Quindi aspettiamo e nel frattempo montiamo i poster. Un po’ il vecchio storce il naso davanti all’alcol verde, alcol – qualcosa di haram – verde – colore dell’Islam. Ma a noi ce ne frega il gusto, prepariamo la postazione e a poco a poco si inizia a servire…

Il nostro oste che serve un verde elispritz

Mentre stiamo a cospirare ci passa accanto Massimo Cacciari, e avviene il seguente dialogo surreale:

Ranpo a pochi centri di distanza: Guardate c’è Massimo Cacciari

Amico di Anonimo Milanese: Buongiorno professore

Massimo Cacciari: Buongiorno

E va avanti, preceduta da una bella assistente. È una diversa da quello che ho visto l’ultima volta commenta qualcuno, evidentemente sarà così.

Arriva un po’ di gente a guardarci, di solito passanti che passano, di solito uomini che comprano il kebab e si fermano a parlare del perché ci sia una bandiera attaccata al kebab, e del perché c’è un veneto, il nostro Tommaso di SpritzApeiron, che offre lo Spritz P31. 

MOMENTO MARCHETTA (scherzo)

MOMENTO DESCRIZIONE DEL KEBLAST (interno)

Il P31 è buono. Più dolce dello spritz normale, il nostro oste è un amico. Lo Spritz Blast crea tutta un’altra atmosfera. Entri nel kebabbaro: ti trovi fuori la bandiera di Blast Lombardia, sulla porta Joe Biden che dice Blast is uh… Cool poi: LA MOSTRA!

9 illustrazioni. Di illustratori underground, giovanissimi, nomi che crescono  nel campo di Blast e non solo. Pronti a uscire fuori. Tema: verde – 2 trittici disposti sulle parete.

Un altro trittico è nel frigo delle birre e delle bibite del kebabbaro: ghiaccio e voglia di uscire.

laria @ilariapozzer fotografie, Davide @jiang.wild.free poster tipografico, Chiara @chiaradiomeii_ illustrazioni, Jaron @jarongaspwrotto.svg tecnica mista, Federico @fede_trope 3D Art (proiettata sul televisore del kebab nel momento più alto e di picco).

ONORE A VOI! Il futuro è Blast.

Poi sul bancone la bottiglia di Spritz, non uno Spritz qualsiasi, lo Spritz Apeiron: il tuo bar di provincia intrappolato sulla rete. Di fronte alcune rare stampe di articoli di Blast a tema Green, Jihad, Milano e varie – 2/4 di quelli di Spritz ci sono, uno viene addirittura comprato da un ricco ingegnere. Poi ci sono i nostri due kebablastidi: Omar e Mustafa a servire i Kebab e poco più in là l’Oste degli spritz verdi. Sulla TV del kebabbaro suonano i vinili che non abbiamo potuto mettere davvero, il Prog vive.

Questa la cornice. Qua si dà il via alle danze.

Ranpo presenta la serata: cos’è Blast, cosa sono i salotti Blast, cosa stiamo facendo e perché proprio al kebabbaro. Si sparano Proiettili, letteralmente. Cos’è Proiettili? 8 pagine di carta a cui dare fuoco, anzi, che sono già fuoco, l’anima del salotto, traccia e mappa, guida sotto l’egida del grande Gigi Proiettili. Amen

[Se volete sapere di più dm su insta o venite ai prossimi eventi/salotti]

BLAST, O SPARIAMO O SPARIAMO, DONER KEBLAST, MIRATE AL PETTO.

Durante la declamazione e la lettura di un articolo GREENWASHING in tema per la serata, passa un senzatetto, un basatissimo, e urla:

PROIETTILI? CE N’È UNO PER OGNUNO DI VOI E VE LO DARÒ IN FRONTE, FIGLI DI PUTTANA.

Signori, un applauso. Partì l’applauso. Quando fu chiaro che avevamo vinto un dipendente di Mr. Dick (i nostri nemici giurati) esce, e ci chiede cosa stiamo facendo.
Gli spieghiamo chi siamo, gli regaliamo sticker, bisogna infiltrarsi per distruggerlo, ma quando si appresta a voler comprare Proiettili, ecco che dice che ha la carta. Non sia mai.

Non sia mai, vattene, fuori dal mio paese.

E quest’ultima frase è quello che alcuni urlavano di fatto ai turisti che andavano a Mr. Dick.

Nel frattempo siamo alla fase successiva del salotto: cerchio intorno all’ospite con domande e discussioni. Più discussioni contemporaneamente, perché stiamo multilocati come i più esperti stregoni.

Urla.

E gente che sta per menarsi, un blastide fa foto. È successo: la scazzottata.
Sulla sinistra un LiberaleUltraCapitalista, ma che si trova nell’ambiente giusto.

Dall’altra parte… lo chiameremo: Il Brigatista.

Lui afferma che il LUC sta distruggendogli i maroni a forza di sparare cazzate, LUC ride, ma Brigatista è furente. Alla fine: il LUC viene sconfitto, si Proiettila e se ne va felice. Ormai è diventato nostro.

Solo Ranpo e Il Brigatista sono sani, e non hanno il TSO pronto all’avvio.

I maestri della serata.

Il resto della serata va a gonfie vele.

Segnaliamo qualche episodio: ARTOLDO.

Che ci avevano stupiti nella loro lunghissiamo intervista e co-autori (insieme allo Zeitgeist) della glossa di Germania Male. Annunciano la nuova mostra su Zoroasto, parlano con il nostro filologo di fiducia Nicomaco Coziola mostra intanto esce.

Godetevela da desktop: https://artoldo.github.io/zoroaster/

Durante il salotto qualcuno grida:

Ma se c’è il cambiamento climatico, come mai Annibale riuscì a valicare le alpi con gli elefanti?

Nicomaco lo blasta: Ne sopravvissero solo due

Riprende la turba. Gente che si accalca per vedere le opere, gente che discute del futuro dell’Europa, gente che tranquilla beve Spritz verde e Kebab. Una tranquilla serata tra amici? Forse, sicuramente una tranquilla serata cospirazioni Blast.

Momento cena – momento Pippo Sowlo.

Ranpo chiama tutti e si mette Bvtvclvan sulla tv – SONO FROCIO PER ALLAH prima che Omar possa capire se è cambiata canzone. 

ABBIAMO RAGGIUNTO LA TRAP JIHAD

Partono i TELEMAGENTA – Amici e letteralmente Spritz.

Votateli qua per il primo maggio:

Continuano poi kebab e alcol a go go, altro che haram.

VITTORIA!

ABBIAMO VINTO!

Per una sera abbiamo vinto – foto di gruppo – foto terroristi.

Abbiamo mirato al petto, al cuore, e le persone sono rimaste contente.

Noi con loro. 

Quando meno ce lo aspettiamo la serata si rivela un successo disarmante.

Questo perché abbiamo avuto fede nella Matrice.

Tutto sommato potremmo farne altri.

Abbiamo unito, una cosa che noi di Blast sappiamo fare bene, ma cosa abbiamo unito?

Gioia e rivoluzione, kebab e arte, periferia del mondo e centro città, progressive rock e spritz verde. Amici, lontani e vicini, combinazioni assurde e riassemblamenti.

BLAST. è stato mistico, e dopo il baccanale si tace nel riposo.

Sono le 23, la strada è deserta. Mr Dick ha chiuso, speriamo per sempre, la nostra opposizione gioiosa è terminata, vorrei che non finisse mai. Mustafà tira fuori il monopattino elettrico e ci aiuta a riportare le cose a casa. Siamo contenti, mi offre una sigaretta e mi racconta come a Dubai si lavori e si viva meglio che a Milano, forse ha ragione, forse dovrei andare a visitarla il prossimo inverno. Me l’ha detto in inglese perché, giustamente, conosce solo inglese e arabo.

Nella Blast caverna si continua tra punk, donne e spritz ad andare avanti fino alle 2 e mezza. Ma di questo non riferiremo, questo è per i vivi.

RESTATE VIVI – ARMATEVI DI INIZIATIVA – UNITEVI A NOI

Il Blast si vive e vive con noi, non mancate la prossima volta, proponetevi per organizzare. Saremo lieti di accogliervi perché qua:

O SPARIAMO O SPARIAMO.

Abbiamo sparato, W IL DONER KEBLAST

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