Il flusso dei nostri corpi si scioglie languidamente tra i lembi
di queste lenzuola, sciupate dal sudore appena consumato.
Ci rigiriamo su noi stessi, danzando tra gemiti e battiti,
Toccando l’iride del Piacere,
cadendo nel oblio dell’Estasi Carnale.
Ogni mio lembo di pelle è teso e proteso
verso la carne opposta,
ogni mio gemito è un Inno alla Passione
delle nostre lingue intrecciate,
al ritmo incantato del bacio.
Ogni mia contrazione testimonia la Vita,
quella Vita pulsante,
Veloce e ansimante.
Scorre tra noi, tra le nostre dita scivola via,
e ci resta soltanto lo sguardo.
Il riflesso.
Bramo la tua pelle,
Aria delle mie membra stanche e affaticate dal Tempo.
Nel momento in cui saremo fluiti insieme,
tutto sarà dato,
tutto sarà nuvola,
tutto sarà lontano.
Vibro sul ciglio del lago, lasciando lievi tracce di me, sparse qua e là, con la speranza che qualcuno le trovi. Giro alla ricerca del quel timido fiore, piccolo e chiaro, con le sue belle foglioline, disegnate instancabilmente da mani sapienti e antiche. Le stesse mani che cingono i miei fianchi da dietro, in un attimo di smarrimento, nel momento esatto in cui ammiro l’Astratto.
Mi soffi gentilmente tra i capelli, si protende il collo verso di de, desideroso del contatto, del tocco, del tuo morso.
Succhia la mia linfa
Fino al ultima goccia.
Non risparmiare nulla di me,
Usa ogni mia parte,
Ogni mio pezzo,
Viola la mia mente,
Il mio corpo,
Il mio intimo.
Uccidi chi sono.
Ed io Rinasco dal mio sangue,
Rinasco dal tuo sapore,
Rinasco e rinasco altre mille volte poiché le mie ali non smettono di battere, desiderose di volare, vogliose di Sole e di Stelle, anima incarnata, Essenza di Piacere, Estro di mestiere, Violenza Carnale, Gioia Vitale di Lei.
Lei così fragile e discreta, sembrava una bambola di seta, con i suoi ricci scomposti e sciolti nel vento. Labbra come petali di rose, occhi color del legno e mani in grado di accarezzare il tuo tormento.
La vuoi?
Vuoi assaggiare tutto ciò che è suo, ma nulla la priverà di essere Fata e Vate, di essere Carne e Spirito, di Essere Te e Me allo stesso tempo. Nulla placherà la tempesta dei nostri sensi ad un suo sguardo, senti già come le viscere si contraggono ad un suo tocco, percepisci il crescente turbamento ad un suo respiro, guardi ogni suoi gesto, musica per gli occhi, immagine di canto soave.
Fugge via.
Fugge verso il punto più lontano dove possa arrivare lo sguardo.
Fugge e non ritorna.
Non ritorna perché è stanca,
Stanca di dare,
Stanca di non ricevere,
Stanca di noi.
Ritorna a volare sul crepuscolo dell’Orizzonte, alla continua ricerca dell’essenza, di ciò che veramente è, con
la voglia di vagare tra gelsomini, di cantare alla Luna, di immergersi nel fluido del tuoi pensieri più indicibili,
finché non ti accorgi che lei non potrà mai andarsene da te, lei è la tua chiave ed è anche la porta, lei è
quiete e sesso, è riposo e azione, è appagante e insoddisfacente. Lei è tua per sempre perché si è donata a
te, senza chiederti nulla, senza rimpianto, senza rimorso. Lei sarà tua in tutte le Donne, lei sarà sempre tua
in ogni tuo amplesso, lei non andrà mai via da te, dal tuo membro, dal tuo cuore.