Blitzlichtgewitter
Al di là di Germania fa Male Germania fa Bene
... e così, chi sei infine? Io sono una parte di quella forza che eternamente vuole il male e eternamente compie il bene. Goethe, Faust
Fallo:
Parte la rivoluzione tedesca nei mezzi e trasporti pubblici, ma la Germania non accelera bensì rallenta e la sacrosanta patata ha perso l’identità.
Rigore:
Ma come? Un’altra rivoluzione. Ma sì, la Germania sta facendo quello di cui i progressisti italiani nemmeno sognano. Invece del nostrano concertone hanno teutonicamante concertato che dal 1° maggio si potrà viaggiare con un unico biglietto per tutto il Reich a sole 49€ al mese, cosa che permetterà a tutti i Reichsbürger di spostarsi da Dortmund a Dresda, da Roststock a Gelsenkirchen, da Francoforte a Norimberga et viceversa. Un paradiso per ultras impegnati a seguire le squadre della patria e anche la metro e gli autobus verso e dallo stadio saranno inclusi.
Dopo aver arrestato la piccola Greta che a Lützerath voleva solo farsi scudo umano contro i Braunkohle Banditen ebbene si è reso necessario un po‘ di brain washing, eeeh scusate green washing. Win win per tutti i frutti e voilà una ragionevole risposta da Realpolitik al climate change!
L’offerta analoga italiana sempre e solo per i treni regionali ma senza mezzi pubblici e solamente per 3 giorni (gli altri 27/28 ti attacchi al tram) costa 29€, la solita poverata. Cosa darebbe la bidella napoletana in trasferta giornaliera a Milano per una tale tratta a quelle condizioni e cosa i professori delle scuole superiori per essere di madrelingua tedesca dato che lì un insegnate prende 6.500€ al mese, altro che attaccamento alla lingua, bava!
Si potrebbe pensare che lo Schwarz Rot Gold vada alla grande, un’accelerazione immensa verso un futuro techno di oro blu. Ma, ma, ma non è proprio tutto così Alta velocità. Per scaricare velocemente i film piratati c’è di gran lunga più fibra ottica in Italia. La prima azienda tedesca per la fibra è infatti già insolvente, il sito wired.de ha già chiuso nel 2019 e poi hanno fatto una figura della lumaca sul cavolo con i loro Leopardi già ammuffiti e invecchiati, affatto non scattanti in Ucraina con balzo felino. Erano comunque pronti con le orecchie tese a percepire rumore di cingoli americani, segnale di via, esci dalla tua terra e vai, Abraham, vadi avanti Lei.
Non è solo il PD (Panzer Deutschland) ad essere alla ricerca della propria identità, anche i tedeschi sono nel pieno di una vera crisi: la Mutter Gottes Maria ha solo dato in affitto l’utero ma la genitrice della patata è un’americana, ora, per mano dei tedeschi con Migrationshintergrund che lo sbandierano in faccia ai tedeschi senza, quest’ultimi sono venuti a conoscenza che quasi ovunque nel mondo sono chiamati Kartoffel, tranne dove, sempre con appellativo gastronomico, li chiamano Krauts, ma questo lo sapevano come di contro sanno in pochi che da noi sono invece “crucchi” – che con i crauti non c’entrano ma con le grucce che sorreggevano soldateske calanti dalle terre di mezzo in cerca di guerre.
A Berlino e Atene, in fiamme le auto italiane, mentre in Italia siamo sempre più avanti, autobus elettrici che bruciano a Roma già da mo’, a fuoco i nostri stessi mezzi nostrani per autocombustioni indotte con la sola forza del pensiero.
Chi se ne frega dei tedeschi e della loro Gigafactory di Elon, chi se ne frega se diventano loro il centro del futuro con la megafactory di microchip di Intel – che ha prescelto la Deutschland come suo ombelico nel mondo. L’Italia è così lenta che alla fine anche il nucleo della Terra ha cambiato direzione e va all’improvviso in retromarcia.
Ci sono poi giornalisti tedeschi che credono che il KZ di Auschwitz sia stato liberato dalla RAF, la Rote Armee Fraktion – i quasi amici delle Brigate Rosse. La moderatrice della gaffe è la moglie del Ministro delle Finanze già segretario della FDP ossia il partito dei liberali tedeschi; proprio il Giorno della Memoria la signora smemorata tanto amante della libertà ha scambiato forse la Liberazione da parte dell’Armata Rossa del campo di concentramento e sterminio per antonomasia con la detenzione ostativa finita con la morte di tutti i componenti della prima generazione della RAF, ops. In fondo proprio quei rivoluzionari parlavano di continuo di Auschwitz, di come fosse inutile cercare il dialogo con la generazione che aveva concepito i lager, forse è lì che la signora si è confusa. Il fatto è eclatante per comprendere che in Germania non è che si siano dimenticati dell’Olocausto, bensì che non sappiano un tubazzo di culture politiche, la propaganda nei tempi non sospetti ultra democratici è riuscita a stendere un velo pietoso su tutto quello che deviasse dalla parabola democratica, anche solo per studiarne le dinamiche e capirle, ossia per comprendere la storia. Con buona pace della historische Aufarbeitung nei termini dell’istituto della Vergangenheitsbewältigung (: dispositivo statale letteralemente per il superamento del passato) ossia il tentativo di spiegare la storia ai bravi bambini, zitti e buoni, buone novelle e fiabe per la buona notte, che poi mettano gli incubi come quelle dei Grimm, pace.
Non serve il binge watching alla Dark per imparare qualcosa sul time travel paradoxon
e sul multiverso per capire che non si può cambiare la storia. Ma la Germania vuole essere così veloce che provano appunto a riscrivere la storia di terroristi e nazisti centrifugandole assieme – non solo alla Documenta di Kassel, no, adesso anche al telegiornale mentre noi, qui in Italia parliamo di finezze anarchiche e giuridiche.
Sempre più veloce e feroce, veloce veloce veloce, ma se Einstein ha ragione e il tempo è relativo? Chi se ne frega, fibra über alles!
O come dissero i Rammstein:
(Du. Ich. Wir. Ihr.) (Du) Übermächtig, überflüssig (Ich) Übermenschen, überdrüssig (Wir) Wer hoch steigt, der wird tief fallen (Ihr) Deutschland, Deutschland über allen! | (Tu. Io. Noi. Voi) (Tu) strapotenti, ridondanti (Io) superuomini, nauseanti (Noi) Chi monta in alto, cadrà a capofitto (Voi) Germania, Germania sopra tutto! |