Il Mattonismo ha un inizio spontaneo in periodo pandemico, è nichilista dell’azione e senza un progetto politico che non sia il questionare il potere e chi lo supporta.
È proprio in quel periodo storico dove si avevano poche opzioni oltre a passare del tempo online che l’informazione mainstream si fa opprimente ed invade gli unici spazi di pace rimasti.
In quel momento i primi mattonisti scendono in campo ed iniziano ad intasare i social con hashtag assurdi o con raid nelle sezioni commenti di politici, giornalisti o ragazzine isteriche.
L’infiltrazione spesso ha successo e su Twitter gli hashtag mattonisti finiscono in tendenza facendo innervosire chi ne coglie l'ironia o confondendo alcune vittime che retwittano ignare.
Ad un primo sguardo il Mattonismo può apparire abbastanza estremo e tendente al cyberbullismo.
Ma come può essere visto questo movimento da un outsider e spiegato al pubblico?
Dove possono condurci le indagini socio-politiche sul movimento da parte di un cinquantenne della polizia postale o dal più brillante dei bocconiani ancora fresco del suo voto a Calenda?
Il Mattonismo sicuramente apparirebbe come un rigurgito degli Anni di Piombo, una sorta di brigate rosse digitalizzate e tendenti al rossobruno considerando le affermazioni decisamente di destra da parte di alcuni affiliati.
Questi pericolosi estremisti oltre a rappresentare un pericolo per l’ordine pubblico confermerebbero così anche la teoria più amata da tutti gli yuppies del ventunesimo secolo: il ferro di cavallo.
Secondo questa teoria infatti estrema destra ed estrema sinistra trovandosi ai lati opposti, non di una linea o un political compass, ma di un ferro di cavallo finirebbero per essere sempre più simili tanto più tendenti all’estremo.
Il loro scopo sarebbe l’attacco al potere attraverso mezzi apparentemente pacifici ma con gli stessi intenti di una cellula terroristica formata da giovani con idee pericolose che sui social trovano terreno fertile e nuovi affiliati nel completo anonimato.
Però se vogliamo veramente capire questo movimento occorre immergerci in quella che è la vera natura dei luoghi che abita e del linguaggio che usa.
L’immediatezza, l’anonimato e la burla erano e dovrebbero essere le basi della convivenza su Internet, in barba a chi ultimamente è offeso da ciò che non capisce propone l’obbligo di utilizzare l’identità digitale sui social.
Queste caratteristiche hanno trovato la loro sintesi nella Post-Ironia ovvero l’ironia cinica e densa di significato spesso incarnata dai meme, la figlia più illegittima del Post-Modernismo e la migliore arma dei mattonisti.
Ed è con tutti questi Post- che arriviamo infine al fattore chiave per comprendere i mattonisti, il loro vero progetto:
la Post-Politica.
Il Mattonismo non è di destra né di sinistra, è qualcosa di segreto e al di fuori di tutto, non può essere contenuto in un political compass dove avrebbe bisogno di infinite altre dimensioni perché il pensiero politico del nostro secolo non può essere limitato a manifesti o partiti:
Deve andare oltre la politica.
Redistribuzione della scena politica, pensiero meno massificato ed individuale ma allo stesso punto accettato in un contesto più ampio che va oltre il colore politico fanno del movimento qualcosa di potenzialmente innovativo e necessario, il Mattonismo è civiltà.
Ma alla fine di tutto cosa significa il mattone?
Ci sono opinioni diverse, alcuni dicono addirittura che il Mattonismo sia morto quindi lascio a voi il compito di scoprirlo o di riconoscere le sue impronte in futuro.
⚠️ ATTENZIONE ⚠️
PER MOTIVI DI SICUREZZA NON POSSIAMO RIVELARE CHI SONO I MIGLIORI MATTONISTI, ANDATEVELI A CERCARE DA SOLI
P.S. Dalle alte gerarchie del mattonismo ci dicono che è possibile consultare:
http://laterum.wordpress.com