Italia 2050: maranza, nazisti e hikikomori

Italia 2050: maranza, nazisti e hikikomori
Lettura boomer
Alcuni mesi fa l’ISTAT ha pubblicato uno studio sulla tragica situazione demografica del nostro paese nel 2050; l’UE ha stilato un per far sì che entro quell’anno si raggiunga la neutralità energetica. E il Movimento 5 Stelle che per darsi una nuova prospettiva di lungo periodo il 2050 se lo è messo addirittura nel nuovo simbolo, che fine avrà fatto? Questo nuovo delirio mistico de Il Blast è pronto a svelarvi tutta la verità.

Cari lettori, la neutralità carbonica sarà stata raggiunta?

La risposta è sì.

E questo, dobbiamo dirlo a discapito di tutti quei parrucconi veterocomunisti che dicevano sarebbe stato possibile solo con degli interventi statali che mettessero paletti sulle industrie più inquinanti, è successo invece semplicemente grazie al piccolo impegno di ogni singolo cittadino.

Gli italiani anzi, gli europei tutti, sono stati il motore statico di questa rivoluzione. Statico perché nel 2050 la stragrande maggioranza degli italiani vive chiusa in casa, senza contatti diretti, non necessitando di un’attività così inquinante come può essere il movimento.

Grazie alle piattaforme di e-commerce basate sui droni già da alcuni decenni possono ottenere tutto ciò di cui hanno bisogno stando comodamente sulla propria sedia da gamer; e da meno tempo, con l’apertura alle masse degli strumenti hi-tech per la realtà virtuale e la diffusione delle più avanguardistiche piattaforme del nostro amico Zuckerberg, anche le necessità di svago e socialità possono essere comodamente godute anche dal proprio divano con le mutande cacate da sei giorni.

E per il lavoro? Nessuno lavora? Ommioddio, finalmente ci siamo liberati dal lavoro, che emozione… Vedo già i tentacoli pienamente automatizzati dei piccoli xenocomunisti accel che si erigono dalla gioia in un tripudio di luci multicolore.

Mi dispiace deludervi, ma semplicemente in Italia non esiste più alcun mestiere che non possa essere esercitato in smart working. Per i saltuari lavori edilizi necessari l’accordo stilato ai tempi del governo Meloni II con l’Albania prevede l’importazione temporanea di forza lavoro da oltre l’Adriatico, mentre per quanto riguarda i settori primario e secondario (che d’altronde ormai sono la stessa cosa da quando sono stati vietati gli alimenti che non fossero prodotti in laboratorio in quanto troppo inquinanti), tutte le filiere produttive sono state progressivamente ricollocate in India.

L’Italia è finalmente un paese a produzione zero.

La popolazione è tendenzialmente anestetizzata e contenta. Di politica non si occupa più granché, in fin dei conti l’algoritmo di proprietà della BCE che è deputato al governo del paese funziona bene. Le elezioni del Presidente della Repubblica invece, ormai da un ventennio circa decise dal voto diretto dei cittadini online, attirano solo l’attenzione di quelle persone più anziane ancora legate a questi rituali d’altri tempi.

Pensate infatti che il presidente in carica è Beppe Sala, ormai ultranovantenne.

Esiste in realtà una piccola risacca di individui a cui questo status quo non piace proprio:

Il movimento incel, ormai dotato di un’organizzazione strutturata partiticamente in clandestinità. Tutte le loro attività, infatti, pensate un po’, non si svolgono su Meta, da cui sono stati per ovvie ragioni bannati, ma da un social analogo creato da e per l’organizzazione stessa, grazie ai numerosi ingegneri informatici presenti nelle sue fila.

A partire dalla sua caratterizzazione originaria, volta prettamente a tematiche di genere, il partito ha col tempo sempre più assunto un credo vicino al nazionalsocialismo, ed i suoi membri erano i soli a preoccuparsi di ciò che succedeva all’esterno dei palazzi green in cui ormai gli italiani avevano rinchiuso le loro esistenze.

Fuori infatti, vige l’anarchia. O, per essere ancora più precisi, il malaffare. Girano in strada, d’altronde, solo quei pochi che non si arresero quando ci fu l’abolizione legale del contante: sottoproletari, lavoratori in nero, zingari, piccoli e meno piccoli criminali, un po’ in crisi a dire la verità, perché gli acquirenti ed i truffabili sono sempre meno.

Questo mondo criminale ha iniziato così sempre più ad acquisire anche una dimensione tribale, un’atmosfera quasi resistenziale, in cui il crimine non è più tanto la via al soldo facile, ma anche una dimensione idealistica, culturale, para-politica, contro tutta quella umanità fattasi avatar di Meta, ma contro anche un nemico ben più tangibile, poiché ancora infestante i parchetti delle città ormai sporche: i maranza (e i loro simili marzana, ormai però anch’essi spesso convertitisi all’islam)

Componendo ormai circa il 25% della popolazione della nostra penisola, questa componente ha iniziato ormai a formare uno stato nello stato, pienamente autosufficiente, dotato di una propria economia, informale ma decisamente più reale, che ha attratto a sé anche una componente di sedicenti “maschi sigma” cresciuti con gli insegnamenti di Andrew Tate, il mito di Patrick Bateman, ma che, divenuti adulti, si sono trovati privi di un gruppo sociale vero in cui mettere in pratica le tecniche apprese in anni di video su TikTok.

Non poteva che offrire loro un rifugio un Islam nostrano lanciatissimo, con imam sempre più spregiudicati ed abili nell’utilizzo dei più avanguardistici metodi di propaganda, come ad esempio i featuring negli album di Babygang. La più organizzata tra le componenti sociali italiane è dunque ormai questa, una comunità di lupi solitari con al collo una mezzaluna con stella in oro finto, che mette i propri bicipiti trembolonati al servizio di soli due dei:

Allah ed il denaro, in quest’ordine.

Le strade delle nostre città sono dunque ormai funestate da continue risse da periferia tra spaccini, nell’indifferenza della gente comune, impegnata ad indignarsi per cose più instagrammabili. Ma la dimensione etnico-religiosa è sempre più presente. A Milano dei maranza postano un video in cui fondono dei pacchianissimi crocifissi d’oro rubati a dei malavitosi di originale meridionale; a Bologna un inseguimento si conclude dentro una moschea, con l’uccisione di alcuni fedeli intenti alla preghiera.

Sono episodi del genere a far deflagrare i singoli scontri in un vero e proprio conflitto armato.

I musulmani non esitano sin da subito a definirla una jihad, organizzando truppe di maranza organizzate in un esercito che ha dalla sua la compattezza ideologica e la capacità di movimento rapido. Se scoppia lo scontro in una città subito dai centri vicini vicine affluiscono uomini in via anche semispontanea, con una modalità che ricorda quella dei primi assalti squadristi.

Gli italiani invece hanno un arsenale più vasto, una maggiore esperienza, e a disposizione squadre di zingari per attività di sabotaggio e furto.

Ma sono divisi.

Gli affari da sempre divergenti contribuiscono a creare un clima di diffidenza tra clan, complicando le operazioni di più ampia scala. Un tentativo in tal senso arriva in realtà inaspettatamente dalla galassia incel, che trova nella criminalità nostrana il giusto appoggio per la difesa dell’occidente in declino. L‘alleanza tra neofascisti e criminali comuni è naturale in Italia sin dai tempi dei NAR, e anche in questa occasione non stenta a decollare.

Nei più intelligenti tra gli incel, addestrati alla strategia di guerra da anni di giochi online, alcuni leader mafiosi vedono la componente “tecnica” più adatta a mettere da parte i vecchi rancori in nome di un’unità d’intenti. Dopo due anni di guerra arrivano addirittura dei pacchetti di aiuti da parte dell’Unione Europea… Ma è troppo tardi.

La superiorità numerica maranza è schiacciante, e l’inadeguatezza dei generali incel nel passaggio tra realtà virtuale e realtà reale sempre più evidente. Città dopo città i jihadisti instaurano la sharia e rapiscono le più vaiasse tra le donne dei boss per farne delle concubine.

Le fila autoctone sono decimate e sfiduciate. Sanno che la fine è vicina. Aspettano solo un qualcosa che possa permettere di pronunciare la parola più vietata:

Sconfitta.

Questo evento arriva il 15 agosto 2054. Le truppe maranza, scorrazzanti in giro per Milano ormai quasi indisturbate, armi in mano, festeggiano l’ennesima uccisione di un capo nemico. Salgono sulla cima del duomo ormai in disuso da molti anni, e solo da dopo l’inizio dello scontro recuperato come simbolo, e iniziano a sparare in aria. Poi, come in quel vecchio film di Checco Zalone, fanno saltare in aria con l’esplosivo la Madonnina.

La notizia si diffonde rapidamente. Alcune ore dopo c’è un nuovo video sugli account ufficiali della Guardia per la Difesa Nazionale. Dietro una scrivania sta parlando un ufficiale col mento retruso e la stempiatura ormai prepotente. Spiega l’accaduto, omaggia i caduti, poi l’ultima frase.

“L’occidente è caduto; bilioni devono morire”

Italia chud meme

Continua…

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