Navigavamo in alto mare, vivevamo la nostra vita nell’oceanomatrice. Stipati come cambusa, ce ne stavamo sotto coperta: faceva caldo.
Non entravamo in contatto con forme di vita umane da mesi, solo piccoli Kraken e di tanto in tanto qualche netch. Una notte una trasmissione radio si allineò alla nostra stazione, erano altri pirati: il corsaro Jova e Dalia parlavano dall’altro capo.
Il loro era un invito.
Una congregazione di BLAST sarebbe dovuta sbarcare con loro a Marina di Cerveteri, fare festa e apportare memetica dove applicabile.
Sabato 23 luglio 2022
Ci presentiamo a Marina di Cerveteri prima di pranzo.
Parcheggiamo la macchina e ci dirigiamo verso il mare.
(È ponfa questa cosa che sta sul mare, così non muoio di caldo, anche se mi sono un po’ bruciacchiato)
Forse non vi aspettereste di trovare dei fan di Jovanotti su BLAST, siamo gente hyperpop, trap, noise. Eppure qualcosa dobbiamo al Jova, è stato un precursore del genere Rap; forse qualche artista che postiamo tutti i giorni nelle storie non avrebbe iniziato a fare musica per qualche strano gioco del destino, se il corsare Jova non avesse mosso i suoi primi passi in questo genere.
Dicevamo, ci facciamo un bagno rivitalizzante: è luglio e a Roma si sono toccati i 43°C
quindi le due ore di macchina non sono state troppo piacevoli.
Dopo di che senza allungare troppo entriamo al Beach Party, BLAST forse lo conoscono tutti, forse nessuno. Ma ciò che conta è che il protagonista della serata(giornata) non solo conosce BLAST, ma è anche un grande fan.
Appena riusciamo a incontrarlo infatti, Lorenzo Cherubini (Jovanotti)
si lancia verso di noi,
Pazzesco siete i ragazzi di BLAST, la vostra roba è fighissima
Sembravamo noi le star!
Ci siamo scambiati delle idee, roba pazza, abbiamo preso spunto…
Forse alla festa che faremo a settembre
ci sarà qualcosa ispirata dal Jova. Ah sì, questo è l’annuncio in anteprima.
Dopo aver fatto un po’ di foto, intorno a noi, nel backstage si era creata la tipica curiosità BLAST.
Il chill dopo questo incontro ha preso il sopravvento sui nostri corpi, ci siamo messi in penombra per non soffrire troppo il caldo. Ma stasi e calma non fanno parte del vocabolario blastideo, non quel giorno.
Un DJ SET techno ci attendeva.
Ok…
Ho parlato fin troppo della giornata…
Vorrete sapere i nostri pareri sui temi caldi che circondano il JovaBeachParty. Magari vi aspettereste una mega analisi sull’impatto ambientale, sulle tonnellate di CO2 prodotta, ma questo a noi non interessa. Jova nei giorni passati ha risposto alle critiche a lui mosse senza esitare anzi ponendosi con fare deciso e politicamente scorretto, e a noi piace così.
Lasciamo agli econazisti o ai commieinquinanti questa faida.
E sulle note di una famosa canzone del Cherubini celebriamo la libertà di fare il cazzo che ci pare.
Alla fin fine di eventi sul lungomare l’estate ce ne sono molti, perché accanirsi sull’unico che prova a mettere una pezza sui difetti che ci sono?
Ogni 30 minuti circa, per tutte le nove ore dell’evento, volti più o meno noti ricordavano i valori della sostenibilità. Forse non è molto ma 1 per quanto piccolo è pur sempre meglio di 0.
Lo stesso Jovanotti
in ogni occasione, su qualunque palco sul quale appariva durante la giornata, invitava a più riprese, con un trasporto che forse nemmeno nelle sue canzoni più emozionanti ha, di rispettare l’ambiente e di comportarsi civilmente e con coscienza.
Ok chiuso il capitolo polemica
Andiamo avanti
Andiamo al momento clou di quel maestoso sabato.
Piccola premessa: non vi immaginate la compagine di BALST come dei fanboy di Jovanotti, c’era chi era più emozionato di altri. Fatto sta che dal momento in cui il Cherubini è salito sul palco per dare inizio al suo show, è riuscito ad accontentare tutti. Oltre alle sue canzoni più celebri, sono saliti sul palco Brunori Sas e il mitico !Renato Zero!
Lorenzo (non io)
si è dilettato in un DJ SET pazzesco, tra hit che spaziavano dai Nirvana passando per Skrillex e arrivando ai tormentoni estivi moderni come Shakerando.
Capitolo MEMETICA
Jova pazzo sgravato schizzato
Perché non scrive per BLAST?
Ha tutte le carte in regola per poter droppare articoli ponfi, @lorenzojova scrivici alla mail redazione@ilblast.it e allegaci qualche articolo.
Per quanto riguarda il concerto, ogni brano era accompagnato da un meme/gif che ci spezzava.
Ma vi assicuro che c’è stato anche di meglio (ho vissuto quei momenti non ne ho foto o video)
.
Signori se ancora avete occasione prendetevi dei biglietti e andate voi stessi a godere della carica del nostro corsaro.
Jova Pirata scapigliato – un’Ode
Giacché canto una misera canzone / ma canto il Vero!
«Oh capitano mio capitano
Ave, Laurentius Cherubini piratarum rex – Blast te salutat
No, non siamo impazziti. Siamo folli ma più lucidi che mai».
Vediamo il mondo a pezzi
e festeggiamo danzando sulle macerie.
Non ci tagliamo i piedi sulle schegge
perché non abbiamo tempo
per pensare al sangue.
È estate e finalmente
sento il rumore del mare.
Lo preferisco ad ogni cosa.
SENTO IL MARE DENTRO UNA CONCHIGLIA.
ESTATE. L’ETERNITÀ È UN BATTITO DI CIGLIA.
Scrisse ille Praga
Casto poeta che l’Italia adora,
vegliardo in sante visioni assorto,
Tu puoi morir!… Degli anticristi è l’ora!
Cristo è rimorto!
Vedrete al Jova Beach Party
tutto quel male che ci ripugna e ci dà vita.
Vedrete amore libero e nudità,
vedrete bandane e arcobaleni,
e canti d’amore e di pietà.
Ci fribilla l’acido sangue nelle vene
ci ingrossa i nervi,
ci flette i muscoli,
e gli occhi si riempiono
di verde sangue,
O Nemico lettor,
taci ed ascolta
quegl’inni liberi
che forano le orecchie
e quel chiasso a cui non sei più abituato.
O Vate cantore di vacuità
ci guidi in questa ricerca eterna
di leggerezza e di abbandono.
Io mi perdo alfine
in questo oblio cullante.
E dolce mi è questa canzone
che mi ricorda la spiaggia
che fa a pezzi i grattacieli di Milano
che indigna l’Italia
di troie allucinate.
Ci ispiri il canto
un’ultima caccia alla balena
l’ultimo sogno
prima di svegliarci