–E penso che ci vorrà un sacco, un sacco di tempo prima di tornare normali. Così mormorò il vecchio al giovane Presidente. Uno aveva perso contro il tempo, l’altro contro la democrazia.
–E penso proprio che ci vorrà pure un sacco prima di sbarazzarci di lui. Disse e indicò il cielo.
Si poteva solo vedere la cromatura di un veicolo sorvolare la terra, dalla finestra della casa del vecchio quell’astronave, se così si può chiamare, era un enorme disco che all’impazzata gravitava intorno al pianeta, incurante di tutto, incurante del panico che esso creava.
Il Presidente si mise le mani tra i capelli.
–Com’è potuto accadere?
–L’umanità non ha ancora realizzato, gli alieni esistono!
Febbraio 2022. Primo contatto.
Riattiva lo smartphone, clicca sull’applicazione di Instagram, scrolla post di donne in reggiseno d’inverno e truffe fatte da bot e algoritmi sovietici. Oggi non sa su cosa farsi una sega, non ha più il controllo sul suo pene. Ecco che li capita l’immagine di quella sua amica delle superiori, ora diventata dottoressa in psicologia. Va indietro nel tempo, arriva a immagini di lei e lui alle superiori. Si slaccia la tuta da ginnastica, estrae l’arnese da riproduzione. Quando è pronto, ecco che il telefono si spegne. Ora, il pistolero, è scosso. Come mai non funziona?!
Si riattiva, si accende, immette le cifre di sblocco. Prende di nuovo la Colt. Ecco che è trepidante, non riesce a contenersi. Ora sta arrivando. Sta arrivando. Quando: notifica dal Governo. Poi una seconda, una terza, il telefono continua a vibrare, Godzilla si affloscia. Legge la notizia.
[PRIMO MESSAGGIO DALLO SPAZIO, GLI SCIENZIATI SONO ALLIBITI, LEGGI DI PIÙ]
Il giovane dal pipo scadente non ci sta, non ci crede. Non può essere iniziato tutto mentre sta accarezzando il condor. Non può essere! Eppure lo è, sta succedendo, panico, tensione, si rimette la tuta, si lava frettolosamente le mani. Non riesce a intuire cosa stia succedendo, tutto va fortissimo.
–Il messaggio è cifrato, come minimo mi faranno pagare l’abbonamento per leggerlo, e se fosse un qualcosa di segreto? Il Mossad. Sono loro, ci scommetto.
Corre in salotto, ci mette poco, il suo monolocale è minuscolo. Accende la televisione, vuole un secondo parere.
Bassetti parla della broda da iniettarsi. Pomeriggio 5 è ancora su che spara cazzate. Salvini è ancora a far finta di fare il dissidente. La Bonino ha mille anni e cinquecento giorni.
–Allora mi hai preso per il culo!
Lancia il telefono per terra, lo riprende, controlla se si è rotto. Lo sbaciucchia e torna a farsi.
Marzo 2022. Secondo Contatto.
L’alieno ci spia. Dall’alto della sua strafottenza, ci spia e sembra curarsi fin troppo di noi. Il vecchio partigiano, il giovane che si da i mille colpi in bagno, la ragazza che prega, la vecchia che parla col panettiere. Tutti sono sotto il suo binocolo, sotto i suoi cento occhi. L’alieno è così descritto:
Altezza qualche miliardo di anni luce. Peso come un piccolo sole. Distanza troppa.
Eppure ci osserva. Forse gli interessano le formiche, come può interessarsi a degli insetti che non hanno mai sganciato le atomiche?
La radio del camionista fa vociare Cruciani e Parenzo, mentre l’autocarro sfreccia sulla superstrada. L’uomo attempato al volante prende il telefono.
–Come minimo, teste di cazzo, se arrivano gli alieni manco ce ne accorgiamo, troppo impegnati col green pass, poi io non mi faccio nulla. Io resisto!
Davanti a lui un adesivo di David Bowie sul cruscotto. Ziggy ha gli occhi chiusi.
Il camionista riattacca, scocciato, anche oggi spegnerà la radio, lasciandosi andare al sentire le ruote sull’asfalto, i suoi unici amici.
Vede uno straniero, un nero qualsiasi. I vestiti sono eleganti, viola e bianchi come Prince. Tende la mano verso la strada. Ha un cappello a falde larghe da mandriano, bianco e pieno di brillantini.
–Pensa seriamente che io lo tiri su? Però, magari mi paga.
Il camionista frena con difficoltà, il nero lo raggiunge di corsa.
-Grazie signore!
La sua voce non ha nessuna inflessione, nessun accento, quasi sembra bresciano.
–Mi devi cinque euro, la benzina.
-Dove è diretto?
-Milano.
–Ci sto.
Il nero e il camionista si fanno fino a Milano, a ogni autogrill si fanno di caffè. Riflettono, lui afferma a una certa, convinto, davanti alla broda marrone e una sigaretta dietro al muro del postaccio:
-Io credo che quel messaggio, sai quello degli extraterrestri, sia in qualche modo l’inizio della fine. Leggi la Bibbia? Gesù era un alieno. Non sto bestemmiando, Dio stesso è un computer cosmico. Cioè, non è un sacrilegio, qui Biglino non ha capito un cazzo. Siamo controllati, probabilmente solo Don Matteo, se esiste, è un terrestre. Pure io e te non siamo terrestri ora che ci penso. Probabilmente: siamo app cosmiche.
–Cosa cazzo stai dicendo?
–Dico solo, e non andrò a mentire: siamo computer ecco, tanti piccoli computer con un’anima cibernetica consustanziale al Padre.
–Cosa?
Lo zittì con un cenno della mano.
–Rischi che ti venga qualche bug, fratello.
Poi il nero sparì, voltò l’angolo e sparì.
Così finì l’avventura durata due ore del nostro camionista.
25 Aprile 2022, Terzo Contatto.
Il vecchio partigiano si sveglia, bestemmia, rutta e si lava i denti. Il vecchio partigiano si chiama Milton. Abita a Cementiusa, provincia di Napoli. Bestemmia di nuovo, rutta di nuovo e si veste. Ieri ha mangiato pesante. Ora prende e si incula sulla bicicletta. Passa tra un portico e un parcheggio, quasi investe una compagna, una vecchia staffetta, che con una bestemmia fa la seguente affermata analogia: io sarò Pertini, tu il mio Mussolini.
Il complottista compra il giornale, quello dei complottisti, insomma Libero.
Si gira, guarda Milton, lo saluta:
–Ueue Miltonno, sai che li Savoia bucarono li futurist’? Corradini è schiattato invano, come Boccioni. Marinetti s’è venduto a li fascisti. E mo esce la notizia che li Savoia sono tornati: partito monarchico. Presto avremmo u’ Re.
-Che cazzo dici Johnny.
–Li Savoia, cun la corona.
–Tua madre.
Milton all’improvviso si gira verso Johnny, il nome è una censura al suo vero nome che è una bestemmia o un complimento in veneto.
-E comunque: si fotta il Duce.
–Sì.
–E comunque…
–Comunque…
–Johnny mannaggia a li…
–Milton?!
Un fascio, figurato eh, di luce preleva Milton e lo fa ascendere, come un santo da lui odiato, al cielo.
Sparisce tra le nubi di una Cementiusa abusiva e piena di redditi di cittadinanza. Johnny testimonierà così in tribunale.
–Sono stati i Savoia.
Poco tempo dopo, anche il commissario, sua moglie, il sindaco e la sua segretaria che ha fatto carriera in fretta vengono prelevati dal cielo. Chi s’è visto, s’è visto, dirà in seguito Johnny, inveendo contro il raffreddore maledicendo Sant’Antonio.
Maggio 2022. Arrivano.
E arrivarono. Ci furono le elezioni anticipate. I monarchici presero un seggio, i comunisti sedici, i vegani-non-fumatori la maggioranza. Venne eletto il Giovane. Un presidente che avrebbe fatto giustizia. E soprattutto, vestito di bianco, avrebbe imposto la verità sui contatti con gli extraterrestri. Mangiava, mi sembra (non sono esperto uwu ) un rebel burgher, e una bottiglietta d’acqua. Chiamò il presidente della camera:
-Roger!
–Bau.
Arrivò il giornalista, l’intervista che avrebbe fatto impallidire il Watergate.
Un uomo bianco e canuto gli aprì la porta, il giornalista sembrava in qualche modo a suo agio. Talmente tanto che si sedette e aggambò le gambe (Non so nemmeno se sia un verbo vero owo ).
–Allora, qui abbiamo una situazione critica. Il suo ministro degli esteri ha già contattato, secondo dati ANSA, il reparto maggiore, pronto con la cosiddetta: Controaerea Cosmica. Onorevole Giovane, cos’è?
–Eh… eh… è un progetto tosto.
–Tosto.
–Tostissimo.
–Tostissimo. Si potrebbe dire: ha tutte le idee apposto. Potrebbe accordarci una qualche forma di informazione sui rapimenti?
–Primo: i rapimenti…
Si avvicinò, sussurrò:
–Li ha fatti il Mossad.
–Il?
-Mos…
–Mos…
–Sad.
-Sad.
-E quindi?
–Quindi non c’entro nulla.
-Lei è sicuro che le famiglie riavranno indietro quanto meno le spoglie degli abdotti?
–Sì, non intere però.
–Non intere.
–Già. Sa perché?
–Perché?
Urlò:
–L’intervista è finita!
Roger abbaiò, era rimasto fermo tutta la riunione, immobile. Arrivò un carabiniere vestito di bianco e accompagnò, gentile, il giornalista fuori dal Palazzo.
Appena il Presidente fu da solo, scoppiò a piangere. Ripeteva: È finita! È finita L’ho fatta grossa!
Accarezzava il bulldog francese con fare antistress. Il cane faceva le fusa (nyaan! ouo ).
Chiamò, con un urlo lancinante, il secondo umano di cui si potesse mai fidare. Premette forte un bottone sotto la sedia, che fece partire un allarme ancora più forte. Ecco che, ancora più forte, fu la corsa del secondo in comando: il Ministro della difesa.
Il Ministro arrivò. Allarmato e pronto anche a dare la sua vita contro ogni nemico della nazione. Ed ecco che, in giacca e cravatta anch’esse bianche (come le scarpine :3), domandò al Presidente:
–È successo vero?
Il Giovane mise le mani alle tempie, si concentrò.
-Sì, esattamente.
–L’esercito è nato pronto.
–Procediamo.
Il Ministro si avvicinò a un muro, bianco anch’esso, fece un rapido movimento di mani e si rivelò una porta nascosta. I due entrarono.
Maggio 2022, ore 14:15.
Una singola navicella aliena appare nel cielo di Italia. Un UFO può atterrare a Pisa? O a Prato? O a Milano? Questa è la domanda che pochi si pongono, la maggior parte delle persone è rimasta di sasso. Inizia a gravitare intorno al pianeta, ad altissima velocità, eppure non attacca ne cerca di atterrare, magari nel suo grembo ci sono miliardi di soldati pronti a invadere la Terra. O forse no. Non lo so nemmeno io.
–La navicella è impazzita.
Il vecchio respira affannosamente.
-Eppure non credevo che sarebbe successo tutto così in fretta… Ci saranno stati dei segnali. Non li avete forse… no, dai, è una buffonata.
Il Presidente prese parola:
–No, è esattamente così. Dovevamo essere più pronti.
–Più pronti? Avevate sotto gli occhi una intera navicella spaziale e tutto ciò che avete provato a fare…
Il vecchio estrae un plico di fogli, poi un altro ancora, poi ancora un altro. Un ennesimo, arriviamo a dieci plichi da cinquecento pagine ciascuno.
–La vostra cronologia, Giovane, vi siete solo… fatti le seghe.
–Ma era così bello.
Il Giovane guarda il vecchio, i suoi occhi lacrimano.
–Sì ma tu continuavi a bestemmiare.
Il vecchio sbotta una sonora bestemmia, tanto che il tetto trema.
–Eh non lo so io, noi vecchi viviamo per cosa? Pensi che siano così opzionali le bestemmie degli anziani? Cos’è dopo ci toglierete la pensione?
Il Giovane scoppia a piangere. Entrambi guardano fuori dalla finestra in cerca della navicella, è ancora lì, pensano entrambi all’unisono.
–E allora.
–Allora.
–Ci serve un super…
–…eroe.
Entrambi si alzano, uno va al telefono, l’altro prende la rubrica. Iniziarono a digitare le cifre, nascoste per privacy, del più famoso supereroe della magna Terra. Quindi rimangono in attesa, l’attesa si fa da secondi a minuti. Finalmente, dopo tredici minuti.
–Pronto.
I due iniziano a parlare alla rinfusa di navicelle, alieni, di guardare fuori dalla finestra. Di tempo, di bestemmie, di pensioni, di lavoro che sfrutta, di prezzi alle stelle. Dei Savoia.
–Sì, ma io, e qui non vorrei bestemmiare, penso che abbiamo davanti il Signore in persona.
I due si fermano. Iniziano a balbettare qualcosa.
–Violaceo Mandingo! Ci serve il suo aiuto! Ora!
Maggio 2022, due giorni dopo.
Il Violaceo arrivò.
Fu cenere ovunque passava, fumava un fottio. Quindi i due reggevano entrambi due posacenere. E io che penso che il fumo faccia male, che cazzo, quello è diventato un supereroe. Io? Sono qui a scrivere. Dai, no, no, no, non mi levare la tastiera, continuo. Però non va per un cazzo bene.
…
Il Mandingo dopo una trentina di sigarette, prese il Negrocolo. Prese un sospiro. Guardò la navicella. Un alieno urlava come un fottuto pazzo scemo, idiota troglodita mongolo. Ecco che li fu chiaro. Il Violaceo prese quindi a dire due, tre stronzate, sì, stronzate! E non usatemi sostituire con un altro… lo state facendo vero, allora rimango qui. Non mi levate.
…
Incredibile. Il nero violaceo, sì lui, iniziò a tracciare mentalmente la traiettoria della navicella, osservava attento ogni ripetizione: ogni dieci secondi l’alieno urla. Una leva viene tirata. Una marcia innestata. Uno scanner azionato.
-Sta…
Il Giovane prende parola, il Vecchio cerca di zittirlo.
-Sta?
-Vuole scansionare la Terra.
-Perché.
Ve lo dico io, cazzo, vi ricordate pagine fa? Ecco fanculo la suspance, sta scannerizzand…
…ando.
Le…
Formiche.
Sì.
E rispettate l’ambiente.
Non vi piace?
Allora potete benissimo scriverci, noi, nella nostra redazione leggeremmo tutto. E tutto verrà messo nel cassetto vuoto delle idee geniali dei lettori. Sapete quanto costa fare un racconto di fantascienza? Quanto studio c’è dietro? Ecco, non lo sapete, via con le calcolatrici sul cellulare. Ho dormito poco. Cosa, no dai, senti amico, dai, non piangere. Allora. Ti do la morale?
Coff coff…
Un alieno ci osserva, ogni giorno, spia le nostre azioni, notte e dì. Un alieno è come noi, come il Mandingo Violaceo, come Milton, come il Presidente Giovane addirittura come il Ministro, addirittura come il camionista. Ma è triste, e incompleto, quindi esplora e si domanda: dove stanno i miei amici? Dove sta l’amore?
-Sul mio pianeta non c’è amore. Osserva, stanco, guardando le cartoline da Trafalmadore.
–Forse su questa palla azzurra ci sarà.
Tra tutte le specie di animali, gli piacciono le formiche. Perché sono tutte come gli abitanti del suo pianeta, ma senza sentimenti, o forse ne hanno. Avete mai interrogato il vostro biologo del quartiere sull’erotismo delle formiche? Bene, è il momento.
E quando…
Dai…
Un’ultima cosa…
Dai, fammi finire…
[Carry on Wayward Son dei Kansas]
Razzo Spaziale BDSM verrà licenziato dalla redazione Blast.
Il camionista finirà a essere il nuovo Mauro da Mantova.
Il Giovane scopre il No Porn, No Fap, Keto, GOMAD, VEGAN, PALEO, si cura e diventa carnivoro.
Milton realizza il suo sogno nel cassetto, pisciare sulla tomba di Mussolini a Predappio.
Il Ministro prende il potere. Non fate mai notare le pagine mancanti sui libri di scuola, del periodo Maggio 2022, Settembre 2022. State zitti.
Mandingo Violaceo si esibirà come Prince a Tali e Quali Show. Finirà battuto dalla carcassa ambulante di Pippo Baudo che interpreta Andreotti.
L’alieno tornerà su Trafalmadore, con un catalogo di formiche da compagnia.
Fine.