Liberté, Egalité, Fraternité, Diprè. Chi è Andrea Diprè? Per i pochi che non lo conoscessero, si tratta formalmente di un avvocato, mai radiato dall’albo, ma solamente sospeso dal tribunale di Trento. Oltre a ciò, è stato il marito di una pornostar americana, Riley Steele, e il fondatore della religione dipreista, basata sui tre dogmi: droghe, sesso e denaro contante.
in cui afferma:
“Vi ricordo in questi giorni del Giubileo, di non abbandonarvi a guardare la trasmissione Blob su RAI 3, dove si associano le immagini di nostro signore e dei santi a quelle di questi invertiti sessuali.”
Continuando:
“E dunque il camaleontico Rutelli sposa la causa omosessuale e non mi stanco di ripeterlo, adoperando soldi pubblici, per acquisire consensi ad una minoranza ormai sconfessata. Mi rivolgo direttamente a te, caro Rutelli, sindaco di Roma, ti assicuro che negli inferni, c’è posto, non solo per i tuoi amici omosessuali, ma anche per i sepolcri imbiancati che, come te, infangano la nostra Repubblica Italiana.”
A seguito di alcune polemiche, dovute al suo stile di vita ritenuto incompatibile con il Cattolicesimo, si lancia in una carriera politica con la Lega Nord. Diventa, così, il presentatore di programmi su Tele Padania e Radio Padania. Anche di questa esperienza, a causa dell’assenza di un archivio della Lega, ci sono rimasti solo alcuni frammenti, in cui attacca l’Islam:
“i cristiani furono aggrediti, sottomessi, convertiti a forza e schiavizzati in nome della totalità islamica. Il vero cattolico deve assumersi come compito la difesa del suo essere cristiano dall’islamizzazione. È inutile illudersi: lo scopo degli islamici è di trasformare la terra europea in Dar El Islam. Gli islamici sono ben lieti di ereggere [sic] moschee. I cattolici non sanno che ciò che è dato ai musulmani diviene terra d’Islam”.
E anche gli insegnanti terroni:
“Vengono favoriti gli insegnanti meridionali a scapito di quelli locali. Ecco il vero razzismo: privilegiare un popolo, dare punteggi maggiori a questi insegnanti, soltanto perché provengono, appunto, da una certa area geografica. E magari questi insegnanti poi sono in possesso di diploma fasulli, falsi, magari sono raccomandati, di certo, sono mossi da un’ideologia comunista.”
Dopo aver abbandonato le ambizioni politiche, si dedica all’arte, presentandosi, grazie alla sua oratoria, come critico, ideatore del concetto di opera d’arte mobile e televenditore. In seguito, si fa conoscere al grande pubblico come astro del trash di YouTube, lanciando diversi personaggi iconici, e come pornoattore. Sfortunatamente i suoi canali storici di YouTube sono stati chiusi, tra questi si lamenta la grave perdita di quello “Platinum”, che ha generato alcuni dei meme più divertenti.
Per esempio, alcuni dei video più divertenti sono quello in cui si finge di essere Matteo Messina Denaro dopo un trapianto facciale, quello in cui discute con un imitatore di Luciano Moggi per una combine. Ce n’è uno in cui piange disperatamente la morte di Silvio Berlusconi e offende Rosi Bindi, un altro in cui tenta di forzare una cassaforte in una stanza d’albergo affermando che appartiene a Danny Lazzarin. Gli innumerevoli sfoghi sulla Fiorentina sono stati oggetto anche di una nostra recente intervista.
Per approfondire il Maelstrom dipreista, sono necessari due riferimenti cinematografici. Il primo è Autofocus, un film poco noto, diretto dal protestante Paul Schrader e uscito in sala nel 2002. Questo film è il secondo capitolo di una trilogia non ufficiale, firmata da Schrader. Esplora il tema della dissoluzione dell’identità umana, che si smaterializza e si perde attraverso i vari supporti audiovisivi.
La trilogia inizia con Hardcore del 1979, nel quale un padre cerca disperatamente la figlia scomparsa nel mondo delle pellicole porno in super 8, e si conclude con The Canyons del 2013, in cui un gruppo di giovani, inghiottiti dal digitale, si lasciano travolgere da una spirale di sesso, droghe e violenze. Autofocus invece si concentra su una storia reale, quella dell’attore Bob Crane (personaggio molto simile a Diprè) diventato dipendente dal sesso al punto da riprendere ogni suo atto, fino a perdere il contatto con la realtà per “rivivere” nelle sue stesse VHS hard.
Questa prima digressione cinematografica, ci fa intendere che Diprè è stato “rapito”, fin dal tempo in cui era predicatore a Telepace, per essere assorbito da Blob e acquisire la sua nuova forma vitale nei suoi stessi videotape. Lo stesso meccanismo vale per YouTube, così come per i siti porno. Ed è qui che entra in scena il secondo riferimento cinematografico, molto più famoso del primo, cioè Videodrome, film di David Cronenberg del 1983.
La sinossi del film è la seguente: Max Renn, il direttore di un canale televisivo di serie B, è alla ricerca di materiale sempre più provocatorio. Max scopre l’esistenza di Videodrome, una trasmissione clandestina che mostra scene di violenza e tortura senza alcuna trama o motivo. Affascinato e ossessionato da questo spettacolo, inizia a sperimentare allucinazioni e a perdere il contatto con la realtà. Il personaggio del film che rievoca l’avvocato è Brian O’Blivion, che rifiuta di apparire fisicamente e affida i suoi discorsi a delle videoregistrazioni. Diprè stesso, sopravvive grazie alla reincarnazione nelle registrazioni, di qualsiasi formato, in cui appare, proprio come il prof. Brian O’Blivion del film.
Diprè si presenta come una sorta di Brian O’Blivion che incombe sull’Italosfera. L’avvocato è l’evocazione degli incubi di Nick Land e di Aleister Crowley, mescolati insieme. Una sorta di spettro che vaga inquieto nella rete, o un malware della “Matrix”. Tutto ciò che fa, in qualsiasi attività e campo, è spinto all’eccesso, in modo così teatrale da produrre l’effetto contrario. Per esempio, negli ultimi anni ha preso a bestemmiare così tanto da essere quasi criptocristiano, mentre durante il suo periodo di attivismo religioso appare come un manipolatore mefistofelico. Allo stesso modo, quando flexa arriva a sembrare pauperista; quando utilizza cocaina risulta uno spot vivente contro la droga. Andrea Diprè si è trasformato in una forza impersonale, inconsapevolmente accelereazionaria, che fa tabula rasa dell’Occidente. È una manifestazione mistica del Götterdämmerung della nostra civiltà preconizzato da Oswald Spengler.
Entrare nella mentalità dipreista, catafratta e sibaritica, è molto difficile, quasi impossibile. Sembra di essere Alonzo Typer, nel racconto di H. P. Lovecraft, che tenta l’ingresso nella casa maledetta dei Van Der Heyl. Una volta entrati nella vorticosa mente dell’avvofatto, non si può più uscirne, così come nella magione di quel racconto orrorifico. Che sia troppo tardi anche per me?
Per concludere, Andrea Diprè è un personaggio dei social che, nonostante le sue vicissitudini, ha saputo mantenere sempre alto il suo livello di popolarità. Questo merito gli spetta, indipendentemente dal giudizio che si possa avere su di lui, così come va riconosciuto che le sue molteplici esperienze, pur contraddittorie, offrono uno spaccato, originale e significativo, dell’Italia e della trasformazione del mondo dello spettacolo dagli anni ’90 ad oggi.