Lovegang126: Brand Mainstream o Culto?

Lovegang126: Brand Mainstream o Culto?
Lettura boomer
Lovegang126 raccontata da ilBlast.it!, una discografia culto, e di vero e proprio culto si parla oggi, quali sono le prospettive future?

Non c’è gruppo o artista che negli ultimi anni abbia incarnato  una città in modo così naturale e verace come la Lovegang126.

Ogni componente del gruppo mette le sue caratteristiche artistiche e comportamenti al servizio del gruppo e della poetica romana trasteverina.

Più veri del vero in 10 anni li avrò incontrati a Trastevere tra il San Calisto e via San Francesco a Ripa una quantità innumerevole di voltenelle canzone non c’è il racconto delle sole esperienze passate ma la loro vita di quartiere continua senza essere toccata da fama e successo.

La gente lo sa, chi vive quelle zone non è stupito di incontrarli in quei vicoli. 

Lovegang126

Ma questo incarnare la classicità, il poetico dolce far nulla, la quotidianità venerazione popolare non rischiano forse di trasformarli in vittime di loro stessi?

Ripercorriamo la loro carriera facendoci guidare dai lavori che più di tutti li hanno contraddistinti – come siamo soliti fare in questa rubrica.

OPERE

Polaroid/ 2.0: L’album che probabilmente ha permesso al grande pubblico di conoscere la 126. Ogni canzone è culto per qualsiasi ragazzo che nel 2016 frequentava il liceo, e non solo. Si parla di vita vissuta, tra le barre si può stilare una mappa di Roma, luoghi iconici e altri più abituali per il gruppo romano. Questo disco vede la luce grazie alla collaborazione di Franco126 e Carl Brave, seppur non membro quest’ultimo collaborerà anche in progetti futuri con il gruppo.

Oh Madonna:Noi siamo il rione, noi siamo il leonela ricerca dell’identità e della correlazione con essa è evidente fin da questo album che fa debuttare (non essendo comunque un’opera prima) Ketama nel palcoscenico dei grandi.

Proprio nella data romana del tour di quest’album è avvenuta la mia presenza ai live della LoveGang126.

In questo lavoro più chiara che mai è la radice criptocristiana che si può rintracciare in numerosi riferimenti che l’artista fa, richiamando alla realtà della piazza e della chiesa di Santa Maria in Trastevere. Riferimenti che se non fossero della vita vissuta da adulto, potremmo inquadrare come una lode all’oratorio. 

Senza Ghiaccio: CHE HIT! Forse il mio disco preferito del collettivo.

Asperì dovemo fa uscì er disco meno male che è uscito – sapore di asfalto e alcolici vari. Campare di Campari è un inno e la celebrazione nel ricordo di una personalità storica del rione Trastevere – riposa in pace Vichì.

Cuore Sangue Sentimento: sotto la guida del saggio Drone ogni componente trova la sua dimensione ideale.Non famo i bravi nemmanco a ‘sta botta

Asso di Guasconi: Perla rara, nemica delle logiche dello streaming: quest’opera è segregata tra i video su YouTube e su Soundcloud,  ma il piacere è estremo. Tarallucci e Vino è semplicemente romanità.

Ci sarebbero fiumi di inchiostro da versare/caratteri da typare su questi e tutti gli altri album che non sono stati citati ma la nostra analisi deve andare oltre.

IDENTIKIT

lovegang126
Pretty Solero

Pretty Solero aka SeanyDelRey aka PapySolero: il papy della gang, della trap. Il creatore. Angelico e diabolico. (No, non parleremo di quella cosa…)

Ketama126: nel panorama Rap e nella sua evoluzione Trap decisamente quello più radicato, numerosi feat e maggiore aderenza al genere.

A sangue freddo 🦎

Ketama lovegang126
Ketama 126

Franco126: fammi piangere, ti prego, fallo. Struggente e affascinante – è come miele per gli orsi per le donne. Un po’ possiamo capire il perché. Se il Tevere è in piena è per le lacrime che fa versare quotidianamente.

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Asp126: Guascone per antonomasia. Sparisce e riappare. I poser non sanno neanche chi è ma dovrebbero dedicare più di qualche minuto all’ascolto. 

Ugo Borghetti: Se la natura è matrigna così come diceva Leopardi, UgoBorghetti non c’è lo nasconde. Truce, violento, sgraziato – dritto al punto. Di lui abbiamo già parlato ampiamente.

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Asp 126 e Ugo Borghetti

Drone126: Magnifico maestro, dirige l’orchestra conoscendo i suoi polli e facendoli performare al meglio.

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Drone 126

LOVEFEST: 12 ottobre 2018, Ex Dogana – 10 ore di LOVEGANG. Tra mostra fotografica, djset, pezzi iconici e ospiti acclamati.

Una giornata da ricordare. La serata per entrare a pieno nella mentalità della 126, aprendo a chi non li conosceva anche gli artisti meno conosciuti del collettivo. 

LOVECLUB: “Loveclub è il progetto ‘club-oriented’ di Lovegang.

Una serata di ricerca musicale, che esplora i suoni elettronici più interessanti del momento, portando a Roma le visioni sonore di artisti nazionali e internazionali.

Forse il progetto più avanguardistico che possiamo rintracciare oggi giorno nel collettivo. La ricerca di nuove sonorità rischia però di essere presa della tecnopettinata che Roma già conosce.

LOVEGANG BRAND: Qui si annida la serpe.

Partiamo con il dire che il marchio gode di tutto rispettola college crewneck bordeaux è culto da anni. Le modalità e le attenzioni sono però preoccupanti. I corpi dei membri sono diventati spazi pubblicitari mobili, ma questo è ancora più che legittimi e non critico. Sono le modalità della vendita a destare qualche dubbio. Cogliendo i frutti più marci della modernità il sito del brand è un continuo counter per il prossimo drop/rilascio – andando a fomentare la FOMO propria di questi tempi e l’imperante necessità di essere sempre sul pezzo per comprare la nuova uscità così come vuole l’economia del collasso nel mondo della moda. 

Siamo un classico

VEXATA QUAESTIO

Oggi che ruolo ha la LOVEGANG? Che prospettive future la attendono?

La paura è che questo status porti tutti i componenti ad accontentarsi ed adagiarsi nei loro personaggi, che sappiamo non essere costruiti, ma seppur reali rischiano di essere un limite. Negli anni la musica è passata da essere l’unica e la sola attività del gruppo ad essere una delle attività, comportando un diverso approccio e una diversa visione nei confronti della stessa. 

Dobbiamo temere che la musica con cui siamo cresciuti, che è stata colonna sonora della nostra gioventù, rischi di rimanere un ricordo soppiantato da un brand e organizzazione di serate?

Questa è una paura sincera, la paura di un ragazzo che ha ascolta e ascolta ogni progetto che questi scanzonati pischelli cacciano fuori ricorrentemente, ma è una paura fondata perché le cose cambiano e come ogni svolta la speranza è quella che cambino in meglio. Ormai hanno superato i trent’anni, il rischio di diventare boomer è quasi certezza.

Cara LOVEGANG imbracciate l’accelereazionarismo: fedeli alla linea e fiondáti verso il futuro. 

La loro storia, le loro personalità, la loro musica, il loro stile, sono decisamente culto e sarebbe strano il contrario, hanno permeato la mia adolescenza e il primo periodo adulto. Quello di una generazione. Incarnano la romanità andando a posizionarsi in quella posizione che fu di Belli poi di Trilussa; dello stornello; di Gabriella Ferri, Califano e Lando Fiorini; poi ancora dal Truceklan, ora spetta a loro cantare Roma e l'hanno fatto. L’avvertimento resta  al centro delle nostre preoccupazioni poichè anche l’opera d’arte più bella può essere imbrattata da vigliacca e fetente vernice. E non vorremmo che a versarla fosse gli artisti stessi.

FUN/FAN FACTS di Lorenzo Alderaan x Lovegang126:

  • Nel lontano 201* partecipai al contest per disegnare il logo della 126, giustamente non ebbi grandi risultati.
  • Proprio al Lovefest ho incontrato per la prima volta GQG aka Tutti Fenomeni, con il celebre episodio della visione.
  • Al concerto di Oh Madonna dovetti rifiutare una sigaretta speciale passata da Ugo Borghetti. 
Lovegang126
1
Sala, ridacci le sigarette!
2
IL DIRITTO PENALE È CADUTO
3
LA DEMOCRAZIA È IL FUCILE IN SPALLA AGLI PSICOLABILI
4
Milano Italiosfera
5
Paura e delirio e Sa' Stefi

Gruppo MAGOG

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