fake news
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Tutti siamo esposti a informazioni che non desideriamo sapere, l’infosfera scaglia su di noi la sua mitragliatrice di chiacchiera e siamo destinati a perire… o forse no? L’abbiamo detto con la contromostra, ma è anche il momento di dircelo chiaramente:
E ogni l’informazione non passa dal giornalismo, anzi, il giornalismo è per eccellenza un mezzo per veicolare una determinata visione del mondo. Ma sicuramente non è l’unico, anzi, per la nostra generazione è di rilevanza minore. Tutto passa, volenti o nolenti, per un’altra categoria che domina i territori in cui si consuma la lotta delle narrazioni:
IL MEME.
L’università da tempo (dalla fine del medioevo? dal ’68? dalla caduta del muro?) ha perso il suo ruolo di generare cultura, dibattito e pensiero.
Quindi, che il casus belli si sia generato lì, ce ne frega poco, noi ve lo presentiamo nella Blastcaverna.
BLAST è lieta di invitarvi ad un dialogo con Ritardoantichita e Boni Castellane, per parlare di Fake News, Meme e Giornalismo.
Cosa lega le tre cose? Qual è la novità del meme in un discorso di informazione controllata da quando l’uomo esiste? Le fake news esistono veramente o sono anch'esse una categoria memetica?
Da una parte avremo un mematore professionista
, profondo conoscitore della storia e soprattutto delle sue strutture di memizzaione.
Dall’altra un filosofo, giornalista per modo di dire
, scrittore sicuramente, misterioso ma sempre puntuale e tagliante nella critica.
E poi noi, anonimi. Anonimi tutti e tre forse.
Vi aspettiamo domenica 10 marzo a Via Gerolamo Turroni 2 (Milano) alle 21. Ingresso libero, per chi volesse sbronza a 10 sbleuri.
Nel momento della verità universale mentire è un atto rivoluzionario