Mafarka. Mafarka il Futurista, il negrosso, il grosso, lui.
Mi indicò la via: la clava.
Cosa mi ha dato l’Occidente in 22 anni? Nemmeno dal 2016, o dal ‘45. Ma dal 2000. Cosa ha fatto l’Occidente da quando sono nato?
Mi ha truffato.
Quale? Migliaia di obesi americani? Migliaia di depressi e invertiti, nonbinari sul binario del Capitale, della Razza, della Produzione. Migliaia, ma che dico, miliardi di lenti, inutili, pessimi, fallimenti.
Ognuno ha il suo nome: Rhodesia, Germania Nazista, Italia, Sud Africa.
Indovina cosa ha fatto quell’Occidente? Ha perso. Purezza? Qui serve Velocità, altro che purezza, qui serve scappare col bolide verso una nuova importante epoca.
Pensate che basti essere occidentale? Devi essere ricco.
Pensate basti essere civilizzato? Devi essere ricco.
Pensate basti essere… diciamo… bianco? Devi essere ricco.
Ricco di cosa, penserete, chiedere, tra lacrime e sudore (di certo non dopo aver compiuto questa rivoluzione) Ricco di spirito. Ricco di una carica. Pensate che i paesi sopracitati e i miliardi di nostalgici, lenti, abbiano concluso qualcosa? Abbiano civilizzato? Abbiano costruito qualcosa sopra le carcasse della lentezza?
No cazzo, no.
Hanno solo arricchito, prodotto, consumato. Hanno solo obbedito.
La Personalità regge, solo quando vi è ricchezza di Spirito. Non vi è nulla di buono se non esce da una Personalità. E stare su internet, come nel Bar, come in Parlamento a profanare la propria Persona con parole e gesti considerabili Occidentali, è un tradimento.
Io con l’Occidente, rappresentato dalla coalizione NATO, e i suoi dissidenti filo-CSI, non ho nulla da spartire. Sembra che siamo tutti Ein Volk, Ein Reich, Ein Fuhrer. Ma qui, io, mi sento più Junger.
Non voglio spararmi dieci, venti, mille guerre ideologiche, sociali, battaglie di sola nostalgia. Voglio spararmi qualcosa che mi renda Uomo, che mi renda finito, che mi renda Persona.
Voglio sparare pure, voglio annientare, voglio tradire quello che mi ha tradito.
Scordatevi tutta la narrativa pseudo nazista, in realtà solo diffusa in America, da quel invertito di Rockwell e composta da pochi, semplici falliti come Atomwaffen, ONA e SIEGE, che nel necessario, nella rivoluzione, nel mio Mondo non avranno posto, perché lenti.
Io non sono bianco, io non sono americano, io vivo però in una loro colonia mentale.
Mentale, pura e semplice colonia mentale, dove tutti ragionano e vivono solo per il loro semplice e quanto patetico leader: zio Sam.
Perché siamo schifosi ma veloci futuristi, non lenti e inutili (a meno che non si parli di servire la produzione) nostalgici.
Io auspico di vivere in città mediterranee, dove ho più in comune con un magrebino che col turista, che sfrutta il mio paese e mi tratta come trattava i miei nonni, alla pari dei suoi schiavi dalla nera carnagione.
Io spero e auspico alla fine dell’Impero, non il mio reso tale dal Marmo e dal Fuoco, ma di quello che ha composto l’attuale egemonia mentale.
Dove tutto è Stelle e Strisce.