“Corre nu guaglione dentro al centro sociale
Corre nu poliziotto che lo vuole acchiappare
Corre il metalmeccanico che brandisce una biella
Corre quella col piercing che non è tanto bella.“
- Complesso del primo maggio Elio e le storie tese
Lo abbiamo fatto di nuovo.
Chi ci legge da un po’ si ricorderà della nostra gita nel Primo Maggio francese l’anno scorso, ecco, forse ci abbiamo preso gusto.
TURISMO DELLE BOTTE
Oltre a Parigi, la cui rottinculità
degli abitanti è tanto nota come la loro passione per manifestare per qualsiasi minchiata, c’è un’altra città in Europa con una grande cultura di manifestazioni il Primo Maggio…
Berlino.
La tradizione degli scontri commie-poliziotti a Berlino ha origine nel ’29, dove la polizia ha sedato nel sangue le proteste del Partito Comunista, causando una trentina di morti e aumentando le tensioni sociali della repubblica di Weimar, che da lì a breve sarebbe finita con l’arrivo baffetto.
Le manifestazioni di adesso però hanno origine dalle proteste del 1987 a Kreuzberg, allora centro operaio e anima Punk della Berlino Ovest. Dall’87 ogni anno i gruppi della sinistra extraparlamentare che si scontrano con la polizia protestano per giustizia sociale, salari, alloggi e altre robe da rossi.
Nel 2001 hanno provato a bandire la manifestazione ma con esiti pessimi.
Bene, roba da Blast. Sono a Berlino quindi non posso mancare.
Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa
Filippo Tommaso Marinetti
Mi è giunta voce però che negli ultimi due anni le manifestazioni sono state le meno violente di sempre, ziopera, proprio ora che sono arrivato qui i tedeschi hanno smesso di aver i coglioni.
Che palle.
Sarà colpa dei Ravetoker e e NPC vari che hanno iniziato a infestare questi quartieri di Berlino considerati cool
. La gentrificazione sta cambiando l’animo di questi luoghi e secondo me alle persone che si bevono il matcha latte non piace troppo andare alle manifestazioni operaie. Sarebbe da dirgli che il trucco per entrare al Berghain è andare a farsi menare dai poliziotti.
Ci andrebbero e probabilmente gli piacerebbe pure.
C’è però un faro di speranza.
La natura popolare e operaia di Kreuzberg ha fatto sì che negli ultimi decenni venisse popolata dalla nuova classe operaia tedesca, composta da:
Immagino non serva che vi stia a spiegare perché quest’anno persone di fede musulmana possano essere incazzate, soprattutto in Germania, che è ormai la fan n.1 dello stato dalla discussa legittimità.
La situazione a Berlino è in effetti parecchio pesante. Dal 7 Ottobre la presenza di polizia in città è aumentata spropositatamente, parallelamente alla repressione di ogni tipo di dissenso nei confronti delle posizioni pro-Israele del governo di Scholtz.
L’uso della Kefiah è stato bandito da ogni edificio pubblico, slogan vietati, e proibite quasi tutte le manifestazioni, anche quelle in commemorazione dei defunti. In alcune scuole superiori, soprattutto nei quartieri con grande presenza musulmana, il comune ha distribuito volantini dove si descriveva la Nakba come un falso mito
.
Considerando che i palestinesi, anche a causa della Nakba, a Berlino sono 25 mila (dato probabilmente sottostimato visto che la Germania non riconosce lo stato palestinese e molti si dichiaravano siriani o Iracheni all’ingesso nel paese) capisco che qualcuno di loro si possa -giustamente- incazzare.
PSICOPOLIZIA
Qualche mese fa hanno arrestato, con tanto di percosse e pistola puntata, una ragazza che teneva un cartello un meme con su scritto From the RISA to the SPREE Palestine will be free RISA è una sorta di kebabbaro Berlinese specializzato in pollo fritto e la Spree è il fiume che passa per Berlino.
Ora io simpatizzo con la causa palestinese e sarei andato volentieri alla manifestazione solo per il casino, ma se si mettono ad arrestare i mematori allora è anche la MIA causa.
NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI
Bene, la rabbia c’è e dalle 3 di pomeriggio si parte di birrette, indosso il mio cappellino sanpellegrino, maglietta del Liverpool e pantaloni con le rane ed esco di casa (foto outfit per 25 euro sul mio onlyfans)
La manifestazione inizia alle 6 quindi ho tempo di andare a carburare in uno dei vari rave che infestano la capitale tedesca dal giorno in cui finisce l’inverno (di solito intorno a fine aprile, sigh)
Seguendo un compagno di corso vado a finire in sto rave organizzato sotto un vecchio ponte ferroviario, la musica fa abbastanza schifo ma mi diverto nel vivere la tipica randomicità accelerazionista della capitale tedesca, bambini con le famiglie fianco a fianco a tossici col naso pieno di ketamina e profughi siriani tutti allegramente a ballare intorno ai 160bpm sotto a un ponte pieno di bandiere palestinesi.
Simpatico.
Il tempo passa veloce e si fa ora di andare al corteo, come immaginavo, nonostante ufficialmente sia per il giorno dei lavoratori, è praticamente monopolizzato dalla questione palestinese.
Non mancano ovviamente altri simboli, io rosico perché ho dimenticato la bandiera del Veneto a casa.
Inizia la marcia.
Ci piazziamo vicino a questo cartello, cerco di capire la ratio dietro la scelta di questi posti, non sono sicuro di aver capito ma nel frattempo faccio un rapido check delle bandiere, Wallmapu (popolo Mapuche) vince, 8/10.
Il numero di manifestanti radical chic con frangetta/mullet, di arabi incazzati e di gente paurosa col passamontagna è circa equivalente. Io sono un po’ il mix delle tre cose, quindi mi sento a mio agio (mi sento arabo perché mia mamma ha origini calabresi. Il fenotipo è quello)
Parlo un po’ in giro, cerco di capire gli slogan.
GANZ BERLIN HASST DIE POLIZEI
(tutta berlino odia la polizia)
Oddio, pensandoci non so se la odiano proprio tutti, a me hanno fatto la multa l’altro giorno perchè usavo il telefono in bici (da fermo) quindi la odio abbastanza.
Forse la odiano un po’ anche gli Irlandesi che a cui è stato intimato con la forza di smettere di parlare la loro lingua durante una dell proteste, secondo una nuova legge anti-araba per cui nelle manifestazioni si puo parlare solo inglese o tedesco
Chissa se la odiano anche gli studenti minacciati dalla nuova legge del municipio di Berlino che permette di extramatricolare con estrema facilità studenti per “odio politico” (secondo le leggi tedesche odio politico può essere praticamente qualsiasi cosa vagamente critica contro Israele, anche uno slogan o un meme, io per fortuna mi sto per laureare senno con sta legge duravo una settimana)
.
La protesta procede bene, non voglio dilungarmi troppo quindi ecco una lista di cose notevoli:
- Un vecchio si mette fuori con la bandiera del Reich e i manifestanti gli tirano i petardi nel balcone.
- Angurie ovunque.
- Un buon 50% dei cori vengono fatti in italiano, siamo tutti antifascisti, bella ciao ecc ecc, un po’ visti e rivisti ma mi gasa comunque che pure i crucchi si accorgano che la loro lingua fa schifo e adottino l’italiano per le loro manifestazioni.
- Una ragazza indiana mi dice che qui non si sente veramente a casa, perché qui non si può corrompere la polizia. Mi fa venire in mente i miei viaggi nei Balcani. C’ha ragione.
La fine del corteo è quasi giunta e salvo sporadici interventi collaterali per ora non troppe botte. Mi sa che ha vinto la gentrificazione. Non ci si mena più come una volta, neanche se fai incazzare gli arabi.
O almeno lo spero, spero che sia stato quello a spegnere gli animi che un tempo caratterizzavano il primo maggio berlinese. Il numero di arresti preventivi, leggi che permettono di bollare come antisemitismo anche le angurie e presenza di polizia perenne e diffusa mi fa pensare il contrario.
Non sono mai stato una persona a cui fregasse troppo dell’attivismo politico, quando i miei coetanei alle superiori andavano ai cortei io stavo nerdando giocando agli Hunger Games di Minecraft.
Quello che sta accadendo ora però in Germania sta riuscendo a farmi incazzare, e sono contento. ùSono contento perché se lo Stato riesce a farmi incazzare cercando di farmi stare zitto vuol dire che per una volta è una causa che veramente lo spaventa.
E spaventare uno stato che non è mai riuscito a fare i conti col passato, che va in completo cortocircuito logico quando si parla di medioriente mi fa pensare che è il momento di memare forte e memare incazzati, pur rischiando di farmi espellere dall’università, viste le recenti leggi tedesche.
Ormai a suon di birrette sono alticcio, mando ai ragazzi di Blast un video selfie con la polizia dove urlo slogan degli ultras del Treviso, Veneto Libero e concludo la serata in un rave nel parco adiacente alla manifestazione dopo essermi sparato un kebab clamoroso.