-Non rivoluzionari, non paladini, non giusti, non responsabili, non integerrimi, non buoni ma sottoprodotti, paria espulsi dall’intestino conatoso del mondo.
-Cerchiamo brancolando
tra lacrime feroci
i reflussi di scolo
di vene esangui, anni impietosi
Il riflesso cocente
imperlato di barlume
di una nuda vita
-Ferreo è il cielo,
una cappa indolente
sbuffa di vapore
da fornaci prosciugate
Ultimo respiro,
esalato all’infinito
nel risucchio
di orizzonti formattati
Assiepati alla linea
terminale di luce,
Soglia di pianto
e stridore,
Grumi d’occhi,
riverbero boschivo
su sacrileghi profanatori
di testi sacri.
-L’attualità è una gabbia, piramide tombale della civiltà. La civiltà è una catacomba, sepolcro profondo della libertà. La libertà è un patibolo, tortura democratica, sotto democratico diluvio.
-Prodotti inscatolati, consegna standard di profili quietamente somiglianti. Benevolmente assemblati in serie e strascicanti su percorsi predefiniti. Il pre-Fine pre-ceduto dall’attimo. Sputi di viscere agglomerate e plagiate dalla melliflua lingua delle Università e del Meta-Mondo.
Eco di brina, sollevati ambasciatore della tempesta, messo di tuoni, Blast!