Originalità e Rigiocabilità
L'originalità e la rigiocabilità sono due caratteristiche fondamentali che determinano il successo e la longevità di un gioco come di un’attività.
Questi elementi non solo influenzano la prima impressione, ma hanno anche un ruolo cruciale nel mantenere l’interesse a lungo termine.
L’originalità in un videogioco rappresenta l’innovazione e la creatività che distingue un titolo dagli altri. L’originalità diventa un fattore chiave per attirare l’attenzione del pubblico e generare un’esperienza unica.
La prima release del suffragio universale nell’Italia Repubblicana infatti ebbe un grande successo tra il pubblico – alle elezioni per l’Assemblea Costituente si presentarono alle urne l’89% degli aventi diritto. Ma dagli ultimi risultati in termini di affluenza e dal trend che si estrapola dai dati dei passati anni/decenni sembra prevedersi un lento declino di questa tanto acclamata e bramata attività, che sembra però oggi passata di moda.
La rigiocabilità, d’altra parte, è la capacità di un gioco di rimanere interessante e divertente anche dopo essere stato completato una o più volte. Questa caratteristica è fondamentale per garantire che i giocatori continuino a tornare al gioco, prolungando così la sua vita utile e giustificando l’investimento di tempo e battaglie che gli sono state dedicate.
“Come è evidente dalle consultazioni elettorali in tutto l’Occidente, il voto non intriga più i cittadini. Siamo arrivati al capolinea dell’esperienza democratica?”
Evoluzione storica della saga del Voto
Quella di cui parliamo è una saga ludica molto longeva.
Δημοκρατία: La prima versione mai rilasciata di questo gioco, ambientata nell’antica Grecia era tutta basata su sistemi di alzata di mani – tutta una cosa di cheirotonia, ekklesia e boulè. Già da questo primo episodio troviamo la presenza di DLC, il più celebre è sicuramente “Δημοκρατία – Ostracismo Edition” nel quale sono state inserite le meccaniche del voto tramite pezzi di ceramica e dell’esilio temporaneo.
Res Publica: “Res Publica” è invece il capitolo della saga ambientato nella Roma Repubblicana. Oltre all’ambientazione, alla grafica e alle prestazione del gioco, le grandi novità qui sono le Assemblee Popolari e il Senato.
Questo capitolo si conclude con tradimenti e zaccagnate alle spalle. (Dai oh non è uno spoiler, è uscito da troppi secoli, se non lo hai giocato è colpa tua).
La casa di produzione ha avuto poi problemi economici lasciando una fetta di mercato all’altra grande saga di riferimento, parliamo ovviamente dei titoli di “Monarchia” e “Sistemi assolutistici”.
Dopo questo periodo di difficoltà si è affacciata nuovamente nel panorama ludico con il terzo capitolo della serie: “Epoca delle Rivoluzioni”.
Epoca delle Rivoluzioni: Questo terzo episodio è uno dei più ampi da giocare, infatti si possono scegliere varie location dove far avvenire queste rivoluzioni e per viverne gli effetti. Viene inserita la meccanica Perks dove troviamo i più celebri: libertà, uguaglianza e fraternità.
Dagli stessi creatori di “Monarchia” arriva poi uno dei trii più iconici di giochi di questo genere, ritirati dal mercato per alcune questioni legali – anche il solo citarli può comportare problematiche, vi lascio quindi le sole iniziali di ogni capitolo: F, C e N. Il terzo è una sorta di remake del primo, con alcuni potenziamenti su certi fronti, mentre il secondo si pone agli antipodi di questi altri.
Arriviamo quindi ai giorni nostri e all’ultima release finora pubblicata.
Democrazia Liberale Europea: (Non tratteremo delle versione “Democrazia Liberale Statunitense” perché è una versione semplificata con sole una due possibilità, ideata per le console meno performanti). Al Day one questo capitolo aveva raccolto grande successo, file lunghissime si erano formate fuori dai negozi per il pre-order, è in questo momento che questa saga arriva al primo posto nelle classifiche mondiali. Ma oggi la situazione sembra molto cambiata, la verità è che il gioco è invecchiato molto male. La mancanza di aggiornamenti, di novità, l’inutilità di alcune scelte che possono essere compiute in-game hanno reso il gioco obsoleto.
Alcuni amministratori della compagnia di produzione suggeriscono addirittura che la scelta più giusta sia quella di chiudere i server perché ormai il numero di giocatori è molto ridotto.
Diamo un twist a questo ormai datato gioco!
Gamification come nuovo paradigma universale
Negli ultimi decenni, la gamification è emersa come un potente strumento in vari settori, trasformando il modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia, l’educazione, il lavoro e persino la vita quotidiana.
Ma cosa si intende esattamente per gamification?
La gamification si riferisce all’applicazione di elementi tipici del gioco (come punti, livelli, premi, sfide e competizione) in contesti non ludici per motivare e coinvolgere le persone. L’obiettivo è sfruttare l’innata propensione umana al gioco per migliorare l’engagement, la produttività e l’apprendimento.
Proprio la mancanza di questi sistemi di ricompense e strategie è stata la causa del tracollo del gioco di cui trattiamo in questo articolo.
Nuove regole e possibili strategie
Sistema a livelli: Un semplice sistema che permetterà di strutturare un nuovo modo di intendere il cittadino votante. Infatti ad ogni votazione a cui partecipa, il cittadino raccoglierà dei punti esperienza (possiamo immaginarci delle assegnazione rudimentali e provvisorie del tipo: es. 100xp per Referendum; 250xp per Amministrative; 500xp per Politiche ed Europee). Questi punti esperienza costituiranno la base del sistema di levelling della scheda elettorale di ogni elettore. Ma per evitare che il gioco sia interamente gestito da proplayers e tryharders è necessario presentare la seconda meccanica.
Segnalini voto: Ad ogni turno elettorale viene assegnato un segnalino voto ad ogni avente diritto. Quest’ultimo potrà scegliere come e quando utilizzarli in ogni consultazione popolare. Potrà infatti scegliere se conservarli avidamente
e usarli tutti
in una sola tornata elettorale oppure usare ogni volta il segnalino voto
per la votazione per cui gli è stata assegnata.
Side-Quests: Le side-quests andrebbero ad ampliare e completare il sistema basato sui punti esperienza e la complessità del gioco stesso e delle sue sfumature. Con l’introduzione di eventi straordinari a tempo potrebbero addirittura essere effettuati giveaway di segnalini voto.
Gilde: Alcune di queste sfide non potranno essere completate in solitaria sarà necessario costituirsi in Clan o Gilde. ognuno di questi gruppi avrà delle possibilità peculiari di affrontare la vita democratica. Ad oggi i gruppi che hanno ricevuto più successo sui forum sono gli scrutatori collusi e i servizi di voto per le RSA, ma si sta lavorando per implementare sempre più gilde alle quali aderire.
Queste nuove possibilità daranno vita a una nuova profondità per questo gioco secolare e intergenerazionale.
Distruggiamo il sistema di voto, diamo nuova forma ai nostri diritti.