Con il crollo di ogni mito, con la confusione generale della situazione post-moderna (extra ed intra accademica) allo studente universitario non è dato altro compito se non quello di ordinare. Prima la sua vita e poi la società. In momento in cui ogni creatività sembra esaurita e domina la perversione come apparente ribellione, l’unico punta di fuga è la protesta non allineata. Sarebbe più efficace avere autorizzazioni, firme e quant’altro? No! I grandi ideali non si muovono con la burocrazia, ma hanno la forma dell’atto di essere della realtà
Estratto dal discorso di [il nome è volutamente cancellato con un evidenziatore nero] durante alcune proteste studentesche non autorizzate nel corso della primavera 2022, che diedero il via a quella che è chiamata “Primavera universitaria”.
Il vecchio cede il passo al nuovo. È giusto così. È inevitabile.
La storia si ripete sempre due volte, diceva Marx, in realtà la storia non si ripete mai. La storia è come un meme: ha la capacità di reinventarsi ogni volta. Ora è giunto il momento del Tomismo Cospirazionista.
Il problema non è più unicamente tencologico, ma bisgna andare alla radice metafisica.
Ogni dicotomia, ogni nostra azione, e lo stesso vale per ogni nostro meme, si basa e agisce in una determinata metafisica di riferimento. Questo non solo a livello teoretico, ma soprattutto a livello pratico. E questo non perché la metafisica sia un computer che calcola le conclusioni a partire da premesse vere, ma perché è proprio in queste premesse che risiede la scelta esistenziale – ogni metafisica corrisponde ad una scelta esistenziale.
Ed ecco qui la nostra scelta:
Purtroppo nell’ultimo secolo abbiamo visto quanto il panteismo stia distruggendo, quanto i platonici abbiamo deciso di far crollare questo mondo. La gnosi impera, o almeno ci prova.
Il platonismo è la sintesi di tutte le eresie
Uno degli slogan del tomismo cospirazionista
La nostra deve essere una scelta unica: credere a quello che vogliamo perché 1) liberi e 2) con un intelletto che conosce l’Essere e la Verità.
Padre Antonio Livi diceva:
I marxisti, i socialisti, i progressisti, i conservatori e aggiungete chi volete voi sono destinati a fallire.
La regina scientiarum è una e da essa dipende tutto il resto. Solo una corrente di filosofia ha resistito alla modernità, non cadendo, ma ponendo le basi: il Tomismo. Perché è questo quello che fa il tomismo: porre le basi.
Se il tomismo cospirazionista sia lo stesso che il cospirazionismo tomista.
Sembra di no, infatti:
1) il primo sarebbe una particolare versione del tomismo, in chiave cospiratoria. Il secondo, invece, sarebbe una parte del cospirazionismo, i cui aderenti sono tomisti.
2) non sono necessari due nomi per indicare la stessa cosa, in particolare la stessa corrente di pensiero.
Sed contra
Estratto dal “De Lapide”
Amicus Plato, sed magis amica Veritas.
Respondeo
Per tomismo cospirazionista si intende quel tomismo che vede una grande cospirazione ai danni della realtà. Se il realismo ha da essere dogmatico non può che essere così, infatti un dogma necessario i cui nemici cospirano per interessi personali in una lotta esistenziale per il nulla e la perdizione. Per cospirazionismo tomista si intende un cospirazionismo portato avanti dai tomisti, ma i tomisti, avendo come riferimento le XXIV tesi, la cospirazione non potrebbe essere che contro queste. Perciò anche un cospirazionista tomista sarebbe riconducibile ad un tomismo cospirazionista.
Solutio.
1) Come spiegato nel corpus dell’articolo le due teorie si risolvono nella stessa.
2) Essendo peculiare di questa impostazione l’ordine nel disordine, si rende necessaria apportare già nella nomenclatura una prima apparente divisione. Questo per spingere un maggior numero di persone ad essere curiose ed approfondire e confondere gli avversari, facendoli passare entrambi nello schieramento sopra indicato. In questo modo è preservato il velarsi dell’essere, nella svelatezza del nome.
I tomisti cospirano per preservare la realtà, per liberarla da tutte le false narrazioni. Da ogni narrazione.
“Dateci l’Essere, questo ci basta” gridano sottovoce “Se ci dev’essere una narrazione dominante, se avete così poca fiducia nell’intelletto e nella volontà umana, parletici di Dio e narrate la Bibbia!”
Criptocristiani in un altro senso: cristiani criptici, che veicolano il messaggio in un modo nuovo.
Ci sono tre momenti della filosofia, (a) i fattucchieri (Heidegger e compagnia bella, parolai). Sono la tesi.
(b) Gli analitici, l’antitesi. Alla bellezza delle parole preferiscono il rigore del ragionamento.
Entrambi gli atteggiamenti vengono assunti dal (c) Tomismo: belle parole, ragionamenti impeccabili.
Ogni tomismo oggi non può che essere cospirazionista: agisce nell’ombra, essendo scelta libera della singola persona, e sfida radicalmente quello che è il potere.
La società è buona, l’ordine costituito no. L’ordine sociale nella sua tensione a diventare potere, cioè ad autodivinizzarsi, non è buono
PBG = Padre Bernardo Gui
La cospirazione, il manifesto cospirazionista, da cosa parte e dove mira: essere alternativo, fare il disallineato protestare per concetti oscuri del ragionamento.
Il tomismo cospirazionista corregge le derive: ogni punto è definito e chiaro, parte da solide basi metafisiche e ti porta verso la vita, la Vita vera. Ed è radicalmente alternativo, a tutto ciò che c’è di immanente, amandolo appossionatamente per giungere all’Ipsum Esse trascendente, ATTO PURO.
Ora si deve combattere il positivismo, ma se i cospirazionisti affermano “Nous vaincrons parce que nous sommes plus” il tomismo vincerà perché ha la Verità. La realtà è con noi. La ricetta ve l’abbiamo data, serve solo un po’ di tempo per prepararla, mangiare e digerire.
Tutto è già avvenuto, proteste e discorsi, ad un unico grido:
La rivoluzione industriale e le sue conseguenze sono state un disastro per la razza umana. Il grande problema è che le persone non credono che una rivoluzione sia possibile, e non possibile proprio perché non ci credono. Uscite fuori e toccate filo d’erba. Reclamiamo gli spazi verdi, sì! Veramente verdi! Non come queste infami tessere, che con il pretesto della sicurezza ci tolgono la libertà e ci ingannano!
Come diceva Antonio Livi, la filosofia del XXI secolo o sarà Tomista o non sarà, riprendo e aggiungo: il XXI secolo o sarà Tomista o non sarà. Forse non dovrei lamentarmi della mia facoltà in questa sede, ma ho poche altre occasioni per farlo.
L’università non è mai stata veramente tomista, ma vedere le condizioni dello studio della regina scientiarum (che poi manco la facciamo veramente la metafisica) oggi è veramente deprimente. Tempo buttato, gioventù sprecata. E proprio questa gioventù richiamo: tomisti d’Italia unitevi!
Il creato ci è stato donato da nostro Signore ed è giusto preservalo, ma siamo anche pronti a morire. Se il mondo dovesse collassare, e speriamo succeda il prima possibile, almeno le nostre anime saranno salve. Conta questo: salvarsi l’anima in un mondo che brucia, mentre si danza a braccetto con la morte. Signori, questa è l’Italia: una paese di canzonette mentre fuori c’è la morte.
Vorrei concludere con una citazione del Gemellone, quel dannato: “e se con Heiddeger morissero tutti gli ermeneutici che continuano l’opera dei fenomenologi che hanno crocifisso l’essere, non è vero che al mondo si starebbe meglio? Sarebbe una liberazione, ancora più completa se, anche gli americani, abiurassero le loro dottrine perverse per tornare a Tommaso“
Vivo Cristo Re! Viva la Chiesa! Viva la natura umana!
E su queste parole, il richiamo disciplinare del rettore e l’espulsione dall’università furono il giusto prezzo per la salvezza, l’inizio del nuovo inizio. La fine dei fattucchieri e degli analitici.
Perla – marcanti di perle il nostro nome in codice. Dovunque: tomisti cospirazionsti.
Maritain e Gilson nostri generali, siam pronti a seguirvi!
Dio prenditi la relazione e ridacci la sostanza!
Preghiera del tomista cospirazionista