Capitolo I – Skamarcho x quanto ti amo
Giorgio Tutti Fenomeni si presenta al pubblico musicalmente nel 2017 dopo aver studiato e risintetizzato la wave che già da almeno 1 anno scuoteva l’Italia. Affiancato dal sublime CloseListen compone e interpreta tre traccia nel progetto ONEPROD, nel quale l’opera musicale è affiancata da un’esperienza visiva altrettanto entusiasmante. Nei video clip vediamo sfoggiare look che saranno poi adottati da tanti altri artisti negli anni successivi, possiamo notare come personaggi da grande successo extramusicale presenziano in questi videoclip, Stefano Callegari CEO del Trapizino è protagonista di alcune scene che celebrano la Dolce Vita romana per i vicoli di Trastevere. Questo primo momento è scandito da concepts visivi innovativi e sfrontatezza totale pur rimanendo estremamente elegante. L’amore è centrale e Giorgio è disposto a tutto per amare, a negare se stesso, a fuggire i vizi. Giorgio vuole amare ed essere amato.
Capitolo II – TauroGang
Sul finire del 2017 si ritaglia il ruolo di unico featuring nel primo progetto ufficiale dei TauroBoys: TAUROTAPE. In questo progetto si sintetizza la struttura che poi rimarrà pianta stabile per i progetti futuri. La composizione ha origini scolastiche, infatti Close, Giorgio e i TauroBoys erano tutti studenti del Liceo Classico Virgilio di Roma.
Il Tutti Fenomeni non sembra poi voler continuare questa carriera e non abbiamo sue notizie infatti fino al 2019, eccezion fatta per una rapida apparizione nel TAPE 2 e qualche singolo qua e là.
Tra Soundcloud e Youtube, esempi paradigmatici sono Modigliani Ultras e Troppa Vendetta. Ma è proprio con quest’ultimo singolo che esplicita uno dei messaggi che sarà poi ricorrente nella sua carriera e nella sua vita, il perdono. Non si sa se Giorgio sia alla ricerca del perdono oppure voglia sensibilizzare le genti a questa pratica. Fatto sta che dopo l’ascolto di questo brano ne usciamo tutti migliori…
Capitolo III – Lettere, Email e Accendini, la comunicazione ai tempi di Tutti Fenomeni
Il primo contatto con Giorgio Quarzo Guarascio lo ebbi in una serata in cui non mi sarei mai aspettato di vederlo, la serata di presentazione dell’album TauroTape 2 a Roma, effettivamente lui era protagonista appunto di un featuring ma niente faceva presagire la sua presenza. Tra alti e bassi l’evento celebra la nuova uscita del collettivo romano ma ovviamente nella scaletta arriva il momento del brano 2004/2005 quello che vede figurare anche Tutti Fenomeni, che infatti sale sul palco. Finita la performance, per celebrare l’uscita del Merchandise legato al nuovo album la band inizia a lanciare dal palco felpe, magliette e accessori. Anche al prode Giorgio viene lasciata la possibilità di lanciare qualcosa e il modo con cui quella sera entrammo in contatto fu proprio un accendino. Un gesto che si vede negli stadi francesi ma che quella sera ci mise in contatto. Il messaggio era sicuramente un altro, voleva bruciare qualcosa o forse aveva appena ridestato qualche ardore interiore e voleva che questo si propagasse nel pubblico.
Capitolo IV – Incontri Ravvicinati di Tutti i tipi, il mio viaggio con Giorgio
Era estate, era venerdì e si stava bene. Era il 2018.
In qualche modo ero arrivato all’Ex Dogana, quella sera del 12 ottobre.
Si respirava sudore e fumo, ma aveva il suo perché, era diverso dai soliti concerti. Provarono a costruire qualcosa di concettuale, oltre agli artisti sul palco erano state allestite zone di esposizione per foto e opere artistiche di altro tipo.
Tutti molto interessante, ma di quella sera è rimasto impresso nella mia mente un’altra foto, quella scattata in fretta e furia proprio con il Tutti Fenomeni. Seduto in un corridoio dopo 7 ore di evento, ero fermato a parlare con degli amici dell’evoluzione della scena musicale, quando in completo anonimato vedo passare il buon Giorgio, che sfilava senza essere importunato da nessuno visto la poca notorietà che vantava non avendo fatto uscire ancora nessun progetto con il quale accaparrarsi una fetta di pubblico. Ma non passa inosservato ai miei occhi, mi fiondo a scambiare due parole, e dopo alcune frasi di circostanza e due tre discorsi sul perché della vita e sui guelfi e i ghibellini, gli chiedo di farci una foto. Non attendo la sua risposta e sfodero lo smartphone ma è lì che vengo gelato la sua risposta è “CORRI CORRI CHE ME STANNO A VENÌ A PRENDE!”, io lesto avevo già scattato le foto ma non capivo a chi si riferisse. Non c’erano amici, collaboratori, organizzatori, non c’era nessuno lì e nessuno ha poi avvicinato Tutti Fenomeni, ancora oggi non mi è chiaro a chi o a cosa facesse riferimento. Forse si riferiva ad entità ultraterrene. Probabilmente una profezia – destinata ad avverarsi.
Le foto, ovviamente, vista la scena di frenesia sono ovviamente venute mosse ☹.
CAPITOLO VI – Terrorismo Musicale, qualcuno che si esplode
Siamo nel 2020. L’anno del Covid, nel primo ventennio del XXI secolo. L’album italiano dell’anno è Merce Funebre. Primo album del nostro GQG e, forse esageriamo, con poca cocaina rispetto ai tempi della Tauro. Ma che spacca di brutto, anche perché prodotto da Nicolò Contessa quello dei Cani, gran maestro dell’indie e macchinista di tutti questi retroscena.
E spacca perché l’indie è morto. Con i Pinguini a San emo veniva decretata la sua fine definitiva, era già in coma da qualche anno. Ma un nuovo fiore è pronto a sbocciare: lo stile poetico e unico.
Non più melens o che racconti qualcosa di singolo, di nicchia e in cui il provinciale si possa riconoscere. Qua si è al livello successivo. Non c’è nulla di particolare, ogni cosa è astratta e portata al livello generale e generazionale. E con ogni cosa si intende OGNI COSA, a partire dagli studi fino al linguaggio passando per una lontana storia d’amore. L’avete ascoltato tutti, pure più volte, con attenzione lo sapete a memoria (almeno, noi a memoria sappiamo un pochino di cose). Ma questo è il segno.
L’album segna il passo perché definisce lo stile. Stile compositivo e comunicativo. Tutti Fenomeni è un guru, il guru della musica del futuro. Il gran maestro del nascondimento. Si tratta di prendere il buono dall’indie e preservarlo: comunicazioni social molto rade ed ermetiche. Fare capire senza fare capire. Anche per questo ci piace e ci ritroviamo.
CAPITOLO VII – Tutti Fenomeni tecnopirata e criptocristiano
Lunga vita ai marinai. L’ultimo capitolo di quest’epopea è quello presente. E quello futuro.
Giorgio nostro, Giorgio bello e impossibile. Il mondo della musica freme aspettando il tuo nuovo album. Sappiamo che uscirà. Solo, non sappiamo quando. E questa è proprio una mossa da tecnopirata. Mossa da Blast. Questi sono i filoni del futuro, che il Quarzo esplora con la sua fantastica autorialità musicale: piraterie e criptocrianesimo.
Il primo è facile da capire, uomo di mare che viaggia in tutti i lidi, ripercorre le sue stesse strade piene di autocitazionismo, si ferma al lido dell’amore, o scappa dalla legge. Una legge che lo insegue, sia per la sua coca che per il suo cock, narrazioni di un fuggitivo. Per non parlare di radioguarascio.it – il nostro sito delle BR. Sono le famose perle ai porci, brani pirata con basi pirata per un pubblico pirata che apprezza moltissimo: noi! E già che c’era in TauroTape3 nel vol. 2 qui qualche toro ci sta anche. Clandestino della vita in lotta contro la società. Sognamo una refernce all’Unabomber, anche se il pubblico non è pronto. La Roma bene ha stancato, la noia borghese anche, in questa vita non rimane che una scelta alla persona: Dio o il nulla.

Il nulla per definizione non si può scegliere. O meglio, se lo scegli ti ammazzi! Questa non è la via per essere Tutti Fenomeni. Non rimane che Dio. Ma a Dio non si arriva immediatamente, serve una via. E Dio, qui intendiamo il Dio cristiano, serpeggia tra le parole. Già nell’album. “Andiamo a fare il mondo bello” o “dire grazie dopo un sorriso”. L’inquietudine c’è. Fino ad essere esplicita in Parlami di Dio, che personalmente non c’è piaciuta vbb. Cerca, cerca e cerca. Giorgio cerca. Nell’album Dio sarà trovato o rimarrà cripto? Spizzatevi nel glossario il significato di criptocristiano, mica siamo un’enciclopedia ambulante. Come Tutti cerca l’amore e l’Amore. Ma la sua ricerca è sempre più vicina all’obiettivo. E da questo dipende il futuro: non solo della sua musica, ma con la sua influenza, di tutta la musica italiana.
Cos’è l’amore? L’Amore è come una processione…
Elemento che fonde queste due linee di fuga: la suorina su Marinai. Veramente estetica da @thesuorine.
