Una classica serata nella Scena Romana

Una classica serata nella Scena Romana
Lettura boomer
Milano per la vita ordinaria è meglio, ma Roma per gli eventi straordinari è imbattibile

Definizione.

Scena Romana: appartiene alla scena romana qualsiasi movimento culturale con riferimento ai meme e all’umorismo nato nella capitale

Dizionari dei luoghi Blast

3 Luglio 2022

Ebbene sì, questo è quanto. Una serata piena che inizia bene e finisce benissimo.

Vale la pena raccontare una serata? Sì, certo, qua siamo fra amici e naturalmente ci possiamo dire tutto.

MA ve la vogliamo narrare per il suo valore icastico. Un affresco della (contro)cultura che vive, crea, ci fa stare bene, ci descrive, e fa battere i nostri cuori. E qualche volta ci strappa una risata, molto forte. Perché è l’inveramento più buono del meme che ci sia.

Iniziamo dal principio…

Parco della torre di Tormarancia. Si tiene Er Festival, festival dell’editoria radicale, organizzato da Momo Edizioni. Case editrici desinistra progressista comunista strana che pubblicano libri per bambini sul sesso, la proprietà privata e classico indottrinamento.

E quindi? Ovviamente vi abbiamo solo detto la parte peggiore.

AR FESTIVAL je sta pure la parte buono. In quartiere così del buono ci deve essere. Anche in queste case editrici apparentemente allineate, perché se sono radicali ed estremiste il buono viene sempre fuori.

E così è stato. Il 3 sera ci sono due interventi fighissimi: FILOSOFIA COATTA e LO SGARGABONZI.

Che famo? Non andiamo? Il nostro sodalizio con Giulio Armeni ormai è di vecchia andata e come un sol uomo il Blast si presenta.

In realtà si presenta soprattutto perché je fa ride’, poi all’articolo ci ho pensato dopo per comunicare ‘sta gioia immensa. 

Insomma, arriviamo e sto in anticipo. Mi metto a spiluccare cosa c’è tra gli stand. Ma ecco Giulio che arriva e mi dice:

Oh bello, ma ci sei pure tu stasera? Daje, iniziamo fra poco.

E quindi, mi dico:

Bene, deve fare una rassegna superrapida dei libri esposti.

Fiabe commie e che ancora risentono del mese del pride, per me non c’è nulla qui.

Mi trovo un posto sul retro (poco davanti allo Sgargabonz) e mi godo la Lectio Dilectanctis

Ammetto che di una cosa sono rimasto un po’ deluso: non c’era il dissing a Benigni su Massimo Pericolo, stavo troppo in hype. Invece sono rimasto un sacco colpito dall’attore rivelazione: Tiziano Scrocca. In pratica la coppia Scrocca-Armeni sono dei tifosi veri di Dante Alighieri e mica se mettono a fare lo spettacolo solo per gli anniversari… NO! Stanno sempre scimmiati per la Commedia e la leggono tutte le sere. Hanno preso i canti più famosi, dell’Inferno ovviamente, altrimenti nessuno sarebbe stato in grado di capirli. Quindi: sketch su Dante: divertenti, accurati, senza retorica banale e ben recitati (sì dai, concediamolo!)

Due sketch che ci sono piaciuti particolarmente:

LA DIVINA COMMEDIA DAL PUNTO DI VISTA DI DIO

Ebbene sì, ma ve immaginate Dio che sta al cell coll’Alighiero e je dice tutto? Perché il nostro Dante una cosa doveva fare: andare alle prove del coro di Dio, purificato, a ritrovare pure Beatrice. Niente, s’è perso e gli serve il Padre a dargli indicazioni e rassicurarlo, obv alla fine si scoccia e manda Virgilio. (chi c’era confermerà che non ci sono spoiler sulle battute)

ULISSE TERRATONDISTA

racconto storico per i naviganti del web. Se Penelope avesse accettato questo discorso tutti i complottisti sarebbero poeti. In ogni caso ci complimentiamo per le ricerche storiche del gruppo Coatta-Tiziano ché riporta fedelmente di come nel medioevo tutti sapessero che la terra è tonda.

Poi vabbè, anche il conte Ugolino spaziale. Ma ci limitiamo a consigliarvelo per la prossima replica.

Insomma, finisce e dico a FC

Ao, mo’ me compro er libro di Gori per farmelo autografare dopo

Spettacolo di Gori: LETTERALMENTE PHAZYO.

Anche lui ci racconta le sue sventure mistiche, come al liceo il mio gruppo di amici che inventata storie, lui che deve dimostrare di non essere gay e iniziare a guardare tutti i paesaggi industriali in treno o la sua rivisitazione delle barze di Pierino.

Insomma, se fa ‘na certa. E la serata mica finisce qui.

Perché poi sul lungotevere Nord (Molo Zero), ci aspetta un concerto trap-indie-ironico-sentimentale fatta bene. Quindi, Gori è una forza e non lo ferma più nessuno. Neppure noi. Affido a Giulio la mia copia del Gori (Confessioni di una coppia scambista al figlio morente) chiedendo di fare l’autografo alla fine e mi avvio alla volta del Tevere verso le chill/rate sonorità del momento…

Sì, come tutti i romani che si rispettino sono in ritardo. Ma visto che il concerto è a Roma, ovviamente anche lui è iniziato in ritardo. Si sente da lontano che Crybibi sta cantano e fra le note del suo nuovo appartamente mi fanno il timbro ed entro nel magico posto che è Molo Zero.

Le sonorità di Lorenzo Boys sono ruvide, è mezzo quasi punk. Purtroppo arrivando tardi del nostro non abbiamo video. Ma diciamo che vale la pena seguirlo, soprattutto su Soundcloud. Non tutti apprezzeranno, ma la grevitas non si dimentica. E direi che è proprio così. E forse non saremmo arrivati in tempo per tutta la sua esibizione, ma una cosa l’abbiamo vista: BOYS GANG (feat. Grill Boys).

Purtroppo Bellezze Tirrene non c’era ed era solo registrato.

Grill Boys, Boys Gang, Niente è per sempre

Grill Boys, Boys Gang, vieni a prenderci

Boysdontcry

Canzone profetico-programmatica del cartello indieground Milanese e romano staccato. 

Non sopporto le ragazze del Politecnico e le ragazze che credono nel Poliamore

Fred Perry Ruben

Lei è la mia Sandra Milo, io so Craxi

Cony Valentino

Insomma, come l’anno scorso boys j’aveva aperto il concerto a  Villa Ada alla Grill che a sua volta l’aveva aperto alla Garage, stavolta Boys lo apre alla Grill che, incredibilmente, ha un botto di successo e il pubblico (fra cui noi tutti) siamo in visibilio.

Abbiamo fatto dei video, che non esitiamo a condividere mezzo qua, con le nostre citazioni preferite e qualche curiosità.

Mi trasferisco a Bologna, perché odio le mie ex e costava troppo Londra

Etichetta, Grill Boys

Energia sul palco, pure per il pubblico che è subito attenzionato da Cony. Vi prego, spiegategli cos’è l’Amore.

L’autotune di Ruben fantastico, per non parlare della caterva di meme che girano dietro… Ovviamente epici.

Ruben che balla con un manichino, classico!
Politecnico poliamore > Poliamore della Garage. Mi dispice gg. Qua siamo sulla techno misogina e non ce ne vogliate male, ma la preferiamo.

Roba assurda successa: Luciano Maccari (quello della Maccari srl) che scoppiato totalmente sale sul palco e alla fine li costringe a risuonare etichetta. Poi si posiziona sotto con la sua birra e totalmente in para prosegue la sera eclissandosi dopo i Grill.

Chi è costui? L’eminenza grigia di ostia che gestisce tutto il giro, l’antropologo della trap.

E poi shoutout a Giovane Giovanni che balla e canta il suo nuovo pezzo in ANTEPRIMA:

Sentimenti in giro. Tvb pelato a vent’anni! Bel pezzo, non vedo l’ora che esca.

Tu sei bella così, poca truccata
Tu sei bella così perché un poco trasandata

I soldi di Spotify, Grill Boys

Poi c’era Farco700. Complimenti per aver suonato live, per le prove della chitarra che e per la presenza scenica. Confessiamo molto bonariamente che, purtroppo, la maggior parte del tempo siamo stati in fila per avere un drink :( 

Nel frattempo, abbiamo scambiato due parole e una pacca sulla spalla con Nerototale. Devo dire molto in botta. È riuscito a scappare da Ducetrix, ci ha assicurato che presto tornerà.

Poi i Kinder Garden.

Probabilmente il motivo per il quale la maggioranza della gente era lì (non noi, stavamo là solo per il meme). Gruppo indie bello chillato, con dietro atmosfere un po’ nipponiche e Vaporwave, che si ispirano a vari Akira, Evangelion e Cowboy Bebop. Ci stanno, si sentono i grossi e se vede che sono di Roma Nord. Super gasati, anche se alla fine hanno detto che volevamo un pubblico più attivo, vabbè. Siamo contenti abbiamo fatto anche vecchie glorie e non solo l’ultimo album.

Sì, sto parlando di Quartieri. Bella per chi c’era.

Ovviamente come non citare E dice si sposa (ma non dice co’ chi) e soprattutto la nuova Baby resta con me. Grandissima hit prodotta da quel romano dentro di Cony Valentino, maggico (come la Roma).

Con due occhi così tu potresti essere, l’antagonista di un film uno con le SS

Baby stai con me, Kinder Garden

Pizza e mortadella
La strada è sempre quella
Guarda fisso il sole
Come non fosse una stella

Malmo, Kinder Garden 

Acceleriamo, ma era fatta di speed

E dice si sposa, Kinder Garden

E che dire, poi un’oretta a parlare con amici ritrovati per sbaglio (ma non troppo alla serata) e alle due tutti a casa… 

Davvero? Sì, ma prima un immancabile kebaba alla Kebab Station vicino alla stazione Trastevere.

Siamo a Roma. Siamo nel 3020.

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