L’arte è un esilio.
Non c’è niente
di confortante in questo,
io sono un esiliato
e soffro ciò che manca
perché mi costituisce,
non ho mai amato,
il mio stupore,la mia rabbia,
il senso che ho creato,
l’artista è un esule.
Cerco radici e vago solo
alla ricerca di ciò che non c’è,
fingo di essere vivo,
io sono lontano da me stesso
e spio dalla serratura
il silenzio che mi possiede,
vago nel vacuo e sono
inconsistente come vita
morente come un uomo medio,
scavo nel suolo arido
ma la terra mozza il respiro
e le radici bucano le mani.
Io sono l’esilio di me stesso
e non chiedo nulla
se non il nulla
perché mi manca ciò che manca
e non mi manca nulla.
L’arte è un esilio,
non c’è nulla di nobile,
sono il fantasma
di ciò che ero,
Shock in My Town
ma non ho città,
dissipato corrompo
il senso con la mia assenza,
non dormo perché non esisto,
la follia mi accarezza i pensieri
ma con dolcezza mi percuote,
è una donna che mi confonde,
sono disorientato
vago in cerca di che?
Io non cerco nulla
se non me stesso,
l’uomo è quella folla
di egoismo in cui si tuffa
il primo che raccoglie
la pagnotta dell’altro,
l’uomo è merda secca
da cui nasce la poesia,
scrivo perché non dormo
e Battiato canta il delirio divino,
di solito scrivo poesie liriche
in cui il sentimento incontrastato
intreccia il destino
di una poetica alchimia
e reagendo dà vita
a parole che detesto
perché le ho scritte io
ed il peggio è che appartengono
a tempi trascorsi,
perché se odiarsi è facile
odiare il proprio passato
è così naturale,
ma poi è davvero importante
amare sé stessi?
Chi predica il bene
razzola sempre male,
la natura non nasce
da buoni propositi,
i buoni propositi finiscono sempre
nel culo di qualche sfigato,
sono i potenti che pisciano
buone intenzioni dai loro finanziamenti
e a me poi
che cazzo mi rimane?
Il Nulla.
SPLEEN(DORE)
Dai miei occhi delusi
sognavo il mondo