La patologia di cui esso è responsabile, la meccanopatia, ha provocato e provocherà sempre più gravi danni all’ospite umano. I sintomi principali sono la necrosi della soggettività, la quale è dovuta alla lisi di tradizioni e culture politiche. Il sistema immunitario del malato, il macropod
, a causa della cronicizzazione dell’infezione, impazzisce: gli anticorpi edipici
da esso prodotti confondono tra self e non-self e attaccano l’umanità dell’ospite stesso. L’esito finale della malattia non è la morte ma piuttosto una totale perdita di controllo del malato, come in tutte le dipendenze, e un aumento esponenziale della sua entropia.
Theory Fiction a parte, “Collasso”
di Nick Land è ciò che di più simile c’è nell’ambito filosofico a un manuale di Microbiologia Medica
. Il filosofo inglese aveva compreso che la malattia di cui vi parleremo in questo numero di Proiettili
, la meccanopatia appunto, è causata dal patogeno noto come metrofago, ossia il futuro. Il futuro di cui Land scriveva è infatti il nostro presente, assemblato(si) retroattivamente all’interno dell’umanità con conseguenze devastanti al fine di autoavverarsi. Ma l’infezione del futuro non si è fermata, anzi, accelera.
Grazie a un tecnocapitalismo sempre più libero dai vincoli degli stati democratici, la deterritorializzazione distruttiva della meccanopatia potrà dar luogo a un futuro dove l’umano e l’umanità saranno solo un lontano ricordo. Tutto questo in meno tempo di quanto si pensi.
In questo numero di Proiettili - per la guerriglia culturale
ci siamo dedicati a descrivere i sintomi provocati dal virus più potente della Storia: così potente da essere allo stesso tempo anche la cura della malattia che provoca.
Vi aspettiamo alla prima presentazione a Milano, Via Golgi 36, sabato 12 aprile, ore 18:30, ingresso libero e open bar a 10€.
