Se anche voi in questi ultimi giorni avete frequentato internet, avrete certamente sentito di quello che è successo a Gubbio lo scorso 2 Ottobre: a causa di una intossicazione alimentare provocata da pesce crudo, circa 40 persone sarebbero state colpite da un improvviso attacco di diarrea acuta e si sarebbero puntualmente cacate addosso nelle circostanze più ridicole e umilianti. Fatto molto simpatico e da sempre memato, quello della cacca addosso, prova della popolarità di questo trend è che tutte le pagine di meme, dalle più kek alle più cringe, dalle più normalone alle più basate, hanno prodotto un gran numero di meme a tema Gubbio basandosi esclusivamente su fonti non ufficiali quali pittoreschi audio di Whatsapp, discussioni su Twitter, post su Facebook o messaggi di Telegram, insomma, attraverso quei canali di informazione che utilizza chi, come anche noi di Blast, vive sul web. Dei “fatti di Gubbio” però, nessuna testata giornalistica ha parlato e nessun servizio di nessun telegiornale vi ha accennato. L’ Ansa ha liquidato il fatto con qualche riga che, in realtà, contesta l’affidabilità delle fonti usate dai mematori e la veridicità dell’accaduto che sarebbe solo l’ennesimo incidente che la retorica provinciale e il web ha ingigantito per via della sua stravaganza e tragicomicità memetica, che avrebbe contribuito anche a diffondere quella che sembrerebbe una fake news, nulla di serio: tre persone alla Usl con sintomi diversi da quelli di un’intossicazione alimentare, dei brutti mal di pancia, al massimo qualche pantalone cacato. E come tutti sappiamo i panni sporchi si lavano in famiglia, non c’è bisogno di riferirsi alle autorità per certe inezie, dunque nessuna fonte ufficiale, la verità resta nell’ombra.
Ma noi di Blast siamo in grado, attraverso i nostri mezzi, di raccontarvela.
Perché eravamo lì: ci trovavamo nel ristorante adiacente a quello della grande cacata per festeggiare i ventidue anni di Don Matteo e abbiamo visto tutto. Pare che la diarrea degli avventori del ristorante di pesce non sia stata causata dal pasto crudo ma dall’olio di ricino.
Il nuovo governo Meloni per sedare le dissidenze interne alla coalizione di centrodestra e i malumori dell’opposizione è tornato all’utilizzo dei metodi del biennio rosso: l’utilizzo del lassativo per irridere e scherzare gli avversari politici. Ovviamente al pranzo di Gubbio nessuno di coloro i quali si sono cacati addosso era un esponente politico, il governo infatti ha preferito un utilizzo esclusivamente dimostrativo dell’olio di ricino: se i tempi sono cambiati i nostri intestini non lo sono affatto, chi doveva recepire l’avvertimento lo ha fatto, e infatti il governo si è formato immediatamente dopo la diffusione della notizia.
La cacata addosso è la nuova violenza di Stato, altro che le care e vecchie manganellate pedagogiche, questa volta si va per il sottile, ci si è allineati alla burla italiana, all’ilarità peninsulare, al meme, gli squadristi già sapevano quanto fosse kek far cacare nei pantaloni i propri rivali politici, di quanto fosse umiliante per il cacato e divertente per gli altri che guardavano. I giornali hanno voluto nascondere questo evento e le motivazioni dietro ad esso per non allarmare la Nazione, ma noi di Blast abbiamo fatto ancora una volta il nostro dovere e vi abbiamo riportato la verità.