Una verità tanto banale, che ci tocca ripetere. Quando un'istituzione non ha più niente da dire questa si ritrova a doversi mettere in ridicolo, sperando che coinvolgendo gli studenti con qualche effetto speciale tornino a darle fiducia.
L’università Statale di Milano, in particolare la facoltà di filosofia, propone una mostra a tema Fake News e Complottismo.
Ziopera…
Uno va a vedere e si ritrova a leggere che le Fake News possono essere accidentalmente vere e sono notizie in cui, da fonti non verificate, arrivano informazioni con uno scopo preciso: screditare o accreditare una certa narrazione.
E questo a discapito delle istituzioni alle quali, poverine, ormai non crede nessuno…
MA MENOMALE!
Dietro l’informazione, dietro le principali testate, ci sono sempre gruppi d’interesse. Pensiamo al gruppo GEDI e alla famiglia Agnelli, per fare un esempio. Poi, pensiamo anche alla comunicazione dell'Italia durante la Pandemia.
L’ordine con cui vengono messe le notizie sul giornale, l’algoritmo che sceglie per voi le notizie più rilevanti, sonoforse neutrali?
Sono forse “verificati da fact-checkers indipendenti”?
No.
Ogni cosa ha una sua logica, ed è naturale sia così, perché chi controlla l’informazione controlla il mondo e avere un’infosferalibera e diversificata non giova alla narrazione a senso unico che spinge lo status quo.
Chi controlla i controllori? Si chiedeva Platone. Chi debunka i factcheckers?
Dovremmo chiederci noi, con degli inglesismi del cazzo.
La risposta è facile: TU!
Sì, esatto. Abbandonando la strada che ti indicando e aprendo il tuo sentiero nella foresta.
Per questo come Blast abbiamo presentato questa contromostra:
Trollare l’università.
Azzerare il potere stabilito, invitando chi passa a riappropiarsi della propria coscienza.Non vogliamo veramente instaurare un dibattito in università,perché l’università ha già tradito.
Vogliamo instaurare un dibattito nell'unico luogo dove nessun potere potrà mai arrivare:la coscienza, la mente, del singolo che guarda e difende la sua postazione nella trincea fra questa realtà e l’infosfera.
Non possiamo cedere all’infodemia, non possiamo rifugiarci nei palazzi diroccati del potere.
Nel tempo della verità universale, mentire è un atto rivoluzionario
LA MOSTRA SI TROVA IN VIA FESTA DEL PERDONO DA OGGI (19/02) FINO A VENERDÌ (23/02)
Negli ultimi cinquemilaquattrocentosettantacinque giorni, il web e la sua totale proiezione digitale è stato monopolizzato da una minoranza di potenti operatori.
Silvio Berlusconi se n’è andato. Eravamo con lui per l’ultimo addio. Una cerimonia a tratti commovente, sempre mantenendo la solennità dell’occasione molto elevata.
Ovvero come ho imparato ad incazzarmi e ad odiare l’Italietta,
e come il nucleare poteva essere la sanzione più efficace contro il kraken del Cremlino, ma non è mai troppo tardi per la rivoluzione dell’atomica.
La prosa è una gran troia, ma non di quelle che tutto sommato anche voi che state leggendo non rifiutereste in una gelida notte di dicembre o al termine di una allegra serata sul calare dell'estate.