“Ahi serva Italia, di dolore ostello bla bla bla…”
Di questo nome sono diversi secoli che ci riempiamo la bocca. Noi ci siamo davvero rotti le palle. Questo dibattito va esasperato e chiuso al più presto possibile
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ANZITUTTO:
Ma questa Italia è fisicamente l’Italia, o no?
Per non perdersi nel mare magnum della Storia dobbiamo navigare a vista ed evitare di perderci in inutili diatribe territoriali
! Non possiamo certo decidere che la “vera Italia” è quella di re Cagasgangardo I, che non superi il getto della pisciata del legionario Calpurnio, vissuto all’epoca di Augusto, oppure che si fermi a questo o a quel fiume, al di là del quale albergherebbero i soyjack e scimmie.
Noi invece diciamo, invochiamo:
ITALIA STATO ASSOLUTO.
Abbiamo davvero bisogno dei confini? Perché incatenare questo concetto millenario ad un fazzoletto di terra? L’ITALIA È UN’IDEA e come tale non può avere barriere. Si può forse vedere il confine di un pensiero?
ABOLIAMO L’ITALIA,
PROCLAMIAMO L’ARCITALIANOSFERA!
L’Italia, se vuole esistere, deve trascendere, deve liberarsi delle sue spoglie mortali e proiettarsi nell’infinito. Acceleriamo la crisi della Repubblica, della democrazia, adoriamo il collasso
, pretendiamolo!
Innalziamo i vessilli del nostro comune, del nostro impero, affiliamo le spade e prendiamoci il mondo, macché, L’UNIVERSO! Uomini forti, destini forti: questo destino è scritto nella Storia
.
Esplodere per non implodere, l’unica legge in cui ha senso credere.