FRITTO E VISUALIZZATO

FRITTO E VISUALIZZATO
Lettura boomer
Era sabato che mi ha scritto, mentre in casa si cenava insieme per poi uscire a viverci le nostre serate, da soli.Si parlottava di cosa mettersi al Pride, Eleonora blaterava di Gisella, sì proprio quella lesbica del Dumbo, che non le ha risposto ma ha visualizzato tutto, tutto, Calogero lamentava il pugno in faccia delle […]

Era sabato che mi ha scritto, mentre in casa si cenava insieme per poi uscire a viverci le nostre serate, da soli.
Si parlottava di cosa mettersi al Pride, Eleonora blaterava di Gisella, sì proprio quella lesbica del Dumbo, che non le ha risposto ma ha visualizzato tutto, tutto, Calogero lamentava il pugno in faccia delle bollette del gas, undici euri e novantatré centesimi cadauno entro luglio, Federico parlava di una tipa svedese che voleva ribeccare, quando mi è arrivata una notifica su Instagram da un uomo che non conoscevo e che voleva qualcosa da me, come tutti, e se avessi avuto tempo, probabilmente gli avrei risposto.

Brother, i’m happy to talk to you.

I cubetti di scalogno sfrigolano scoppiettando nell’olio quasi bianco che ho comprato per risparmiare, e la padella manda un buon odore mentre mi siedo comodamente per sbloccare lo schermo del cellulare, decidere di aprire Instagram, controllare i DM, controllare le notifiche.
È un nome arabo che mi ha scritto, un profilo dimesso e smagrito che spunta da macerie bianche come ossa spezzate, che gli incombono addosso.

Brother, how are you?

Attento, mette in guardia Calogero, infallibile sommelier di soffritti carbonizzati, e allora mi alzo di nuovo, afferro il cucchiaio di legno e smuovo i cubetti, leggermente caramellati, avvicino persino il naso come fanno i cuochi su Instagram e ispiro l’odore fragrante dell’olio caldo che rilascia il delicato sentore di scalogno.
Svito con un colpo di polso secco la bottiglia di passata (odio i pezzettoni, viscidi e fibrosi) e la spargo sullo strato d’olio bollente.
The sound of love, p******.

Brother, i’m honoured to meet you.

Lo scoppiettio sembra fermarsi poi piccole bollicine eruttano dalla superficie, schizzano di rosso la parete bianca, ma poi pulirò, promesso coinqui del mio cuore.
Abbasso la fiamma al minimo, smuovo un po’ il sugo, poi aggiungo acqua e un pizzico di sale grosso, pepe, peperoncino, e poi sgravo male, metto anche dell’aglio, tagliato grossolano.
Che schifìo, mi dice Calogero, che ha cintura nera di maratona di Master Chef.
Avessi del basilico ci butterei anche quello.

“Brother, may I ask you something?”

Si chiama Abdallah.
Lo scopro con un pizzico di nervosismo cliccando sul profilo.
È, era, un reporter, un traduttore, un filosofo.
Nei suoi video cammina fra brandelli di case divorate da forze inumane, abitate da spettri che allungano braccia secche che gridano aiuto, pane, acqua, fuoco per i loro figli magri, sporchi.
La sua voce è fina, come se i suoi polmoni si strizzassero, facessero un ultimo sforzo per chiedermi:

Brother, where are you from?

Nella piccola cucina stivata di privilegiati figli dell’Occidente che urlano, fumano, mangiano, una bolla congelata si chiude su di me, ma scoppia d’un tratto quando, per incrociare il faccione largo di Calogero, faccio un sorriso assente a una fettina sottile di soppressata.

…You’re Italian, right?

E che non te la mangi? Mi chiede quasi offeso e la mangio per farlo contento, è piccante e dolce e pastosa, la mando giù a fatica con un sorso di un vinello frizzante.
Calogero rappresenta l’uomo medio-mediterraneo-levantino, battezzato nel reflusso, forgiato da Maalox e viagra.
La sua unica fonte di dolore sono i reflussi gastrointestinali, fornitigli in pacco bisettimanale dalla cara mamma Assuntina,
il ché lo porta a traslare la xenìa, l’antica legge dell’ospitalità greca,
in una forma di dittatura gastro-alimentare, un salume per un manganello.

…May Allah reward you with the best reward…

Sta bollendo l’acqua, prendo fra pollice e indice una quantità giusta, facciamo abbondante, di spaghetti.
Do un senso contrario alla pasta mentre la butto e gli spaghetti disegnano una spirale nell’acqua.
Aggiungo sale grosso, spengo la fiamma sotto il sugo. Va bene, Calò?

…they hunt us and kill us. Please…

“Capo, sei il numero uno, mo’ aspe aspe che ti taglio un altro po’ di soppressata.”

Prendo un cucchiaio e lo immergo nella polpa viscera, assaggio, non ha mordente perciò aggiungo altro pepe.
Guardo per un attimo il ripiano dello scaffale dove tengo i cibi secchi.
Devo ricomprare un po’ di pasta, penso, dato che il pacco di vettovaglie che mi hanno inviato i miei due settimane fa sta già per finire.
Sono le 19:45 e fra mezz’ora devo beccarmi con Angelo per Mission Impossible 9.

…even if i die, i will always remember, i will tell Allah about you…

Una goccia congelata mi appiccica la nuca mentre scrollo i thumbnail di Instagram e Abdallah continua a scrivermi.
Calogero mi ficca in bocca un altro pezzo di sopressata, mastico e mastico,
ma che è la cotenna? sembra la cingomma,
e mangia e statti zitto, latra lui mentre bevendo si insozza il petto peloso di goccioline di vino.

…they shoot at us. My family of six…

Comunque stare tutto ‘sto cazzo di tempo al telefono fa male, a me fa venire un’ansia.
Eleonora ha la voce dolce e flautata dell’alta aristocrazia lombarda, i soffici capelli neri raccolti in uno chignon alla francese, un fiore di loto tatuato fra zinne flosce, alabastrine e nobiliari.

Lo sai che i cellulari impediscono ai bambini di farsi un’immaginazione?
Lo sai che ci controllano, ci spiano, fanno ricerche di mercato costanti?

Non l’ascolto perché ombre scure di soldati stanno salendo le scale, veloci e ordinati,
è come se ne potessi toccare il rumore.

…they need me, you know. I was a reporter once, but…

Per un attimo, la dissonanza cognitiva mi frigge tempo e spazio insieme. Rimango in 404, non sono più trovabile.
Poi qualcuno mi scrolla e il server bippa di nuovo, come affiorato alla luce da un abisso di mancanza di senso…

…do as much as you can, please, please, please…

La pasta è pronta.
Forse è Calogero a dirmelo, forse Federico, non presto attenzione.
I manici della pentola sono bollenti ma quando scolo gli spaghetti in un geyser di vapore
non sento i polpastrelli ustionarsi.

Many donations that I've received are from Italians…

Gli spaghetti si contorcono nella padella mentre li giro e rigiro con forza,
il sugo-sangue irrora il loro corpo bianco e sottile,
pezzi di scalogno quasi sciolto si aggrappano, si fanno trascinare…
Giro e rigiro, doppia pena e fatica doppia, pasta canta, tu pentola, scoppia!

…please, donate what you can. The price of food is very high…

Colpi alla porta, bussare di giganti incazzati, i furibondi alfieri del sabato sera.
Il gruppetto di Federico, i ragazzi con i capelli a fungo, bomber nero, air jordan bianche, pantaloni grigi che arrivano alle ginocchia, fa irruzione nella stanza.

…The IDF enters Gaza with tanks and guns…

Scodello gli spaghetti nel piatto, poi mi siedo a mangiare, in silenzio.
Blocco lo schermo del cellulare.

…we’re used to hunger and death, brother. Don’t worry.

È buona, ma se avessi avuto il basilico sarebbe uscita ‘na bomba, sticazzi di quella merda di ricotta.
Eleonora e uno dei ragazzi si salutano, sono colleghi all’università.
Fanno entrambi Scienze Politiche, e anche se lei è di un anno più grande di lui, se ne ricorda per un’assemblea pro-Pal che hanno fatto una settimana fa.
Hanno gridato in piazza per un’ora buona, poi sono andati a prendere delle Peroni fredde.

Il padre di Eleonora è il CEO di un’azienda che fabbrica ricambi per carrarmati.

…even if it requires me to sacrifice my life for you, i will definitely do so.

Finisco per uscire con Federico che si è cambiato in cucina mostrandoci gli addominali.
Il gruppetto si batte le spalle, sembrano euforici e pericolosi.

…i was escaping, i’m alive though…

Continuano a mostrarsi a vicenda meme e video di bombe che scoppiano, brain rot, forme assurde di elefanti cactus, coccodrilli bombardieri.
Palperanno tette, succhieranno clitoridi brillantinati, chissà forse leccheranno anche il cazzo del loro amico,
not gay bro, not gay.

…Thank you very much…

Fila 11 o fila 12?
Guardi, basta che i posti siano centrali.

…May God provide for you from where you do not expect…
Quando ci sediamo, c’è già l’avvertimento di spegnere i cellulari.

…Thank you all very much…
Tom Cruise faceva i suoi stunt pazzeschi
e quando c’erano le esplosioni mi sono tappato le orecchie, compiaciuto.

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