MARX ERA UN INCEL!

MARX ERA UN INCEL!
Lettura boomer
In un momento storico in cui la nostra bellezza diventa un prodotto, Marx ancora una volta sarebbe stato dalla parte degli ultimi.

Cari compagni e compagne, camerati e camerate del Blast.

Vi sarà sicuramente capitato di avere una giornata no e, per tirarvi su il morale, avreste pensato di guardare uno di quei video che vi fanno pensare: “C’è qualcuno che sta messo peggio di me”. C’è chi guarda i provini del Grande Fratello, le varie interviste ai NoVax, chi accende Rete4, oppure, chi come me, fa visita al buon vecchio Forum dei Brutti.

Il nome parla chiaro, ma la sua colonna vertebrale è davvero intricata: non si parla semplicemente della bruttezza e delle sue conseguenze, ci sono dati, analisi, tabelle di valutazione e tutto ciò che ruota attorno alla vita di un brutto che è completamente cosciente di esserlo.

***«SOTTO IL 7 NON È VITA»***

Dopo aver superato quello stato superficiale fatto di black humor, misoginia e odio generalizzato verso la società, emerge una struttura di pensiero sorprendentemente articolata, quasi accademica.

Non si tratta solo di lamentele sterili: il Forum dei Brutti si trasforma in un laboratorio teorico dove si tenta di spiegare il mondo attraverso la lente dell’estetica, come fosse una scienza esatta.

E qui, tra grafici, tabelle e classificazioni minuziose, il discorso assume una piega quasi marxista.

Lasciatemi cucinare…

Karl Marx sosteneva che la storia dell’umanità fosse la storia della lotta di classe: oppressi contro oppressori, proletari contro borghesi. Ma cosa succede quando il principale fattore di oppressione non è il possesso dei mezzi di produzione, ma la bellezza?

Se il capitalismo regola l’accesso alle risorse economiche, è possibile che un capitalismo estetico regoli l’accesso alle relazioni e alla riproduzione?

A questa domanda, che nessuno sul pianeta terra si era mai posto, (COME FOSSERO I GIOCATORI SENZA DENTI?), cerca di rispondere proprio il Forum dei Brutti, dove i cessi di tutta Italia, dimenticati dalle battaglie per la giustizia sociale, ignorati dai paladini dell’inclusione, relegati ai margini del mondo del desiderabile, si organizzano e discutono.

Una comunità online che rielabora la visione IncelIncel sta per celibi involontari – della società, mettendo al centro una teoria della “lotta di classe estetica”.

Qui, i brutti non sono solo individui sfortunati dal punto di vista genetico, ma una vera e propria classe oppressa, condannata a una posizione marginale nell’economia del desiderio.

I belli, invece, rappresentano la borghesia di questa nuova struttura sociale: detengono il monopolio dell’attrazione e della selezione sessuale, proprio come i capitalisti controllano i mezzi di produzione.

Marxismo ormonale?

Ma è possibile applicare le categorie marxiste alla dinamica della bellezza?

“Ma a me che cazzo me ne frega?”, potresti benissimo rispondere, ma se sei qui a leggere Il Blast, queste ponfate ti gasano e non lo puoi negare.

Qui uniamo il sacro con il profano e, siccome gli scritti di Marx sono stati monopolizzati da quei fastidiosi fuorisede dall’accento meridionale, che ti guardano con quello sguardo sornione chiedendoti 2 euro per Lotta Comunista, noi quel barbone di Marx ce lo riprendiamo e vi sveliamo la verità:

MARX ERA UN INCEL.

Secondo il buon vecchio Karl, il valore di una merce dipende dalla quantità di lavoro necessaria per produrla.

Nel contesto estetico, il “valore” di un individuo nel mercato sessuale dipende invece da un mix di fattori genetici e sociali, che determinano quanto un individuo sia desiderabile.

Nel Forum dei Brutti, questa dinamica viene spiegata attraverso un concetto simile alla teoria del plusvalore marxiano: la bellezza è un capitale che permette di ottenere vantaggi sproporzionati rispetto al proprio “lavoro”.

Un uomo attraente può conquistare facilmente partner sessuali e accedere a opportunità sociali ed economiche senza particolari sforzi, mentre un brutto, magari pure studente di ingegneria e con la zeppola, deve compensare con enormi investimenti in status, denaro o carisma.

In altre parole:

Il valore di mercato di un individuo è proporzionale alla sua bellezza.

Il lavoro su sé stessi (migliorare il corpo, spaccarsi in palestra, diventare milionari con le criptovalute) può aumentare questo valore, ma solo fino a un certo puntochiedere a Surreal Power.

Il “capitale estetico” è in gran parte ereditato geneticamente, quindi l’ascensore sociale è bloccato per chi parte da una posizione di svantaggio.

Proprio come nel capitalismo economico, la “bellezza accumulata” genera un effetto di rendita: i belli diventano sempre più desiderati e monopolizzano il mercato, mentre i brutti sono esclusi e condannati all’irrilevanza.

Marx descriveva l’alienazione del lavoratore come la condizione in cui un individuo è separato dal prodotto del proprio lavoro e ridotto a un ingranaggio del sistema capitalistico.

Gli Incel applicano lo stesso concetto alla loro condizione: nel capitalismo sessuale, il brutto è alienato dalla possibilità stessa di partecipare al gioco del desiderio.

Questa alienazione si manifesta su più livelli:

  • Alienazione dal proprio corpo: il brutto non si percepisce come un soggetto desiderabile, ma come un oggetto di repulsione, buono solo a fare il personaggio inquietante nei film di David Lynch. Se gli va bene. Se invece la vita ha voluto punirlo due volte, può finire a fare la comparsa in qualche programma condotto da Paolo Bonolis.
  • Alienazione dalle relazioni: le donne evitano il brutto e lo trattano con freddezza, ignorandolo o umiliandolo pubblicamente.
  • Alienazione dalla società: il brutto non partecipa ai riti sociali, rimanendo escluso da un aspetto fondamentale della vita umana.

In questa prospettiva, la dittatura del desiderio sostituisce la dittatura del capitale: è la bellezza, e non la ricchezza, a determinare

  • chi è libero e chi è schiavo,
  • chi partecipa e chi è escluso.

Il Forum dei Brutti è ricco di autocommiserazione, misoginia, fatalismo e rancore sociale. Quindi la mia domanda a VOI bruttinoi del Blast andiamo oltre queste etichette — è questa: volete fare qualcosa a riguardo? Volete passare davvero tutta la vostra esistenza a vomitare odio verso le donne e piangere guardando i vostri polsi sottili così poco mascolini?

Troisi vi consiglierebbe di andare in mezzo alla strada, toccare le femmine, andare a rubare, tutto ciò che vi pare basta che la smettete di arrovellarvi il cervello con queste teorie surreali.

«Robbè, Robbè... senti a me cà nun ci sta nessuna RedPill e nessuna Cuccolandia. Robbè tu devi uscire, ti devi salvare Robbè. Chist t'hanno chiuso in da sto forum, sient a me. Robbè senti a me, devi uscire da qua dentro. Vai in mezzo alla strada, tocca le femmine, vai a rubare…»

Ma io vi chiedo: Se la bellezza è il nuovo capitale e i brutti sono la nuova classe oppressa, allora esiste una soluzione rivoluzionaria? Cari brutti, cosa avete in mente di fare riguardo la vostra situazione?

Sul forum si trovano diverse risposte a questa domanda: Alcuni sostengono la necessità di un “socialismo sessuale”, un’utopia in cui lo Stato redistribuisce equamente l’accesso ai partner attraverso matrimoni forzati o leggi sulla monogamia obbligatoria.

C’è chi invoca soluzioni bio-futuriste, come l’editing genetico e la chirurgia plastica di massa, per creare una società in cui la bellezza sia equamente distribuita.

Così come il capitalismo si legittima attraverso l’ideologia del merito, anche il capitalismo estetico si giustifica attraverso una narrazione precisa: la bellezza è soggettiva, l’attrazione non è deterministica e “contano più la personalità, il fascino e la sicurezza in sé stessi”.

Per la teoria Incel, queste affermazioni sono delle falsità: la bellezza è un’ideologia imposta dai belli per conservare il potere.

La società insegna ai brutti che il loro problema non è l’estetica, ma la mancanza di carisma, stile o determinazione, quando in realtà sono condannati in partenza.

Proprio come il proletario a cui viene detto che se lavora sodo potrà diventare ricco, al brutto viene detto che se “ci sa fare” potrà conquistare chiunque.

Per i membri del forum, anche questa è una sporca menzogna che serve solo a mantenere lo status quo.

La teoria della lotta di classe estetica è ancora agli albori, ma il Forum dei Brutti ha già gettato le basi per una nuova forma di coscienza di classe.

Se Marx vedeva il proletariato come la forza rivoluzionaria destinata a cambiare il mondo, l’Incel contemporaneo si trova di fronte a un bivio: accettare il proprio destino o ribellarsi contro la dittatura del desiderio.

Forse, un giorno, vedremo nascere un nuovo Manifesto Estetico, in cui la lotta di classe non sarà più tra chi possiede il capitale e chi no, ma tra chi è sotto il 7 e chi no.

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