Infatti, dal 2018 ha aperto un canale YouTube, a suo nome, dove parla principalmente di calcio, essendo tifoso appassionato della Fiorentina come Andrea Diprè, senza disdegnare però molti altri argomenti. Questo perché si è progressivamente stancato della politica, dedicando la maggior parte dei suoi video al tema calcistico.
Tra i contenuti del suo canale si trova di tutto, dai più semplici commenti alle partite, alle live di approfondimento, fino al raggiungimento di argomenti come l’ufologia, la cucina, la filosofia, la storia, il cinema, la musica e la seduzione.
Più di una volta Alessandro Catto ha predetto il futuro, come fosse uno sciamano, e i diktat del suo canale si sono trasformati in realtà.
Provare per credere: basta guardare, ad esempio, i suoi calciomercati estivi delle squadre di Serie A o i consigli fantacalcistici. Catto rappresenta l’avanguardia in questo ambito e la prova che la formula o Nick o Ted
può valere anche per il calcio, in un mondo dove si combattono sterili battaglie tra giochisti e catenacciari, la vera dialettica è tra calcio operaio e futurista, tra tradizione e accelerazione.
Un esempio è il calcio tedesco, di cui Catto è un grande cantore, soprattutto del progetto Red Bull Lipsia come del suo campionato, ovvero la Bundesliga, visto come una sintesi hegeliana tra gli ormai saturi tiki taka e catenaccio.
Lo youtuber ha evidenziato di recente come il campionato tedesco, con le sue 18 squadre, si distingue dalle principali competizioni europee che ne contano 20.
Inoltre, il playout per la terzultima classificata rende più interessante la sfida per la salvezza. Questa formula, competitiva e snella, fa della Bundesliga un modello per sviluppare il campionato italiano del futuro.
È dal calcio tedesco che parte l’analisi, in particolare quello della Germania Orientale, una volta politicamente comunista e ora virata verso l’AfD. Ai tempi del comunismo c’era la DDR-Oberliga, nata nel 1947, con l’obiettivo di applicare l’utopia socialista allo sport calcistico. Un campionato che sarebbe piaciuto forse solamente a Tony da Milano, nostalgia canaglia.
Quindi con calciatori, teoricamente non professionisti, ma degli operai indistinguibili immolatisi nello sport per la patria socialista.
Di questo tipo di calcio, fallito definitivamente nel 1991, assieme alla DDR, ci rimangono solo poche individualità, come Joachim Streich o Mathias Sammer, e le vicende di squadre esotiche
, oggi relegate nelle divisioni minori, come Lokomotive Lipsia, Dinamo Dresda e Dynamo Berlino.
Mentre, per rimanere su questo fronte europeo, la partita più memorabile della nazionale tedesco-orientale rimane la vittoria per uno a zero contro la Germania Ovest, nei mondiali del 1974, grazie al gol della mezzala Jürgen Sparwasser al settantasettesimo minuto.
Ecco, paradossalmente, un tipo di calcio lontanamente simile a questo, Dedeerrico, è quello della Juventus di questa stagione. Non a caso, Alessandro Catto ha parlato di operaismo per i bianconeri, con l’allenatore, Massimiliano Allegri, che ha appiattito le individualità, per far emergere giocatori operai come Federico Gatti, e mischiando giovani provenienti dal progetto Next Gen ai senatori, ultimi esponenti della noblesse bianconera, come Adrien Rabiot.
Un progetto come quello del Red Bull Lipsia, almeno teoricamente, è l’opposto di questa filosofia calcistica.
La multinazionale austriaca, la Red Bull appunto, ha visto nella mediocrità del calcio tedesco orientale un’opportunità economica, tentando dapprima di acquisire la Dinamo Dresda, opzione abbandonata anche per la vivacità degli ultras sassoni.
Successivamente, dopo un altro fallimento, quello per l’acquisto della seconda squadra di Lipsia, il Sachsen, la Red Bull riesce finalmente a comprare la modesta squadra della cittadina di Markranstädt, nei pressi della più grande Lipsia. Questa concezione del calcio prevede la brandizzazione del club, dando un taglio netto con il passato anche nell’estetica, con l’adozione dei colori aziendali per creare una squadra-azienda neo-cameralista, causando proteste con gli ultras più tradizionalisti sia della squadra stessa che delle rivali.
Ma tutto questo non è per forza negativo. Il calcio nella Germania dell’Est delinea queste due tendenze: quella futurista del RB Lipsia e quella romantica e operaia di una società come la Dinamo Dresda. Infatti, partendo da tale divisione, il calcio potrebbe diventare sempre più una divertente parodia accelereazionaria della lotta tra uomini e cyborg o robot, come quella di Terminator, il film di James Cameron, nato da un incubo per un’indigestione del regista, mentre si trovava a Roma per girare il b-movie Piraña Paura.