GMG 2023: tra Babele e la Gerusalemme Celeste

GMG 2023: tra Babele e la Gerusalemme Celeste
Lettura boomer
Siamo la gente che ama e crede/siamo gli apostoli di questo mondo/Santo Padre siamo con te/Menomale che il papa c’è

La GMG è il woodstock dei cattolici. Questo era ciò che si rispondeva ad amici e conoscenti alla domanda “Vai alla GMG? E cosa sarebbe?”. Forse non una descrizione esatta, ma sicuramente d’effetto.

Partiamo dal Principio: GMG vuol dire Giornata Mondiale della Gioventù, si tiene ogni due anni e quest’anno è stata a Lisbona. Per altre info, annateve a leggere wikipedia. Innanzitutto la GMG non dura un giorno. Ma almeno 3 (come la trinità). Dico “almeno” perché ogni gruppo, associazione, parrocchia, diocesi, si organizza il viaggio per i cazzi propri e quindi metti che prima o dopo si fa una capata in Spagna, piuttosto che un roadtrip che attraversa la Francia, e Fatima? Già che siamo a Lisboa facciamoci un salto (ne vale veramente la pena btw). Di questa parte della GMG experience, però, qua non se ne parlerà, perché rientra nella sensibilità di ognuno. Qua si parla della GMG ufficiale, i giorni con papa Francesco, il vicario della trap, per capire un po’ come sono stati e fare un bilancio.

È stato un evento Blast? Sì. Purtroppo o per fortuna.

Dunque, gli eventi ufficiali. Purtroppo il giovedì non c’eravamo e quindi niente “todos” todos juntos.
Iniziamo dalla Via Crucis. Arriviamo un po’ tardi, ma va bene così. La massa c’è già, forse da sempre, gli italiani giocano a carte, aspettano il papa. Approviamo. Visto che le guardie non ci sono scavalchiamo delle recinzioni, non siamo a Lisbona per goderci uno spettacolo, ma per pregare e stare vicini al Santo Padre. 

Che comunque è sempre troppo lontano, vabbè. Siamo ai piedi della collina, mentre sventolano vessilli da tutto il mondo: Albania, Cile, Angola, Australia, Cina, etc. La Via Crucis si prega, su questo non ci sono dubbi. Anche in ginocchio. Ci sono dei balletti dubbi nel frattempo, ma quello che ci colpisce è la profondità dei testi e delle testimonianze. Alla fine parte il grande Esodo. I volontari sono la nostra scorta, voluntarios gialli che sembrano dipendenti Coldiretti o supporter di Hezbollah (forse sono veramente entrambe le cose).

I volontari di…

Per le strade di Lisbona si riversa la gioventù, la gioventù del papa. Babele? Tutte le lingue, qualcuno si ferma a cantare, si marcia verso mete non precisate. Fortunatamente abbiamo il potere dei pellegrini, siamo convenzionati! E così ci procacciamo la cena: patitine e un panino con formaggio, non male. A questi si aggiunge un’ottima birra portoghese a 2€ e per alcuni un kebab (totalmente compatibile con il nostro criptocristianesimo). Questo ci è valso anche come giretto per il centro di Lisbona, carino e caratteristico. Ad un centro punto sentiamo una voce, della musica. Non è possibile! E invece sì! In piazza un concerto, un concerto della GMG, sul palco a cantare canzoni criptocristiane Max Pezzali accompagnato dai Reale. Siamo folgorati, ci avviciniamo, cantiamo, ma solo 2 canzoni… perché poi parte l’ultimo treno e bisogna riposare il minimo indispensabile.

Sabato. Shabbat. Il vero giorno. Oggi si prepara la grande traversata. Dobbiamo arrivare dalla parrocchia di periferia in cui siamo alloggiati al Campo della Grazia. E oltre noi lo stesso tragitto deve farlo un altro milione e mezzo di persone. Alcune nostre fonti interne dal Vaticano ci dicono che si erano iscritte solo 300.000 persone, un quinto di quelle che effettivamente si sono presentate. Un’ulteriore conferma della promessa di Dio ad Abramo: «Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare», quindi aggiunse: «Così sarà la tua discendenza». (Gn 15,5). La mattina abbiamo fatto la messa e una meditazione con il nostro gruppo, e il sacerdote ha centrato il punto. Mi permetto di riportare il riassunto/autoconfutazione di tutta la GMG:

“Chiediti: perché sono qui? Gesù non guarda la massa, guarda te”

Anche se ci avviamo con la folla, anche se siamo in mezzo al milione, Cristo è morto per ognuno di noi singolarmente e Dio ci ama come figli unici. Come è possibile? Non lo so, eppure è così. Lo si percepisce. Perché non stiamo andando ad un campeggio, ma ad una veglia. Dove sarà presente realmente il creatore dell’universo. 

Sul caldo e la marcia in un’autostrada dismessa da film possiamo sorvolare. Invece è il momento della recensione della reazione di cibo che ci è stata consegnata. Una borsa di tela (tote bag) con pranzo, cena, colazione e pranzo del giorno dopo. Scaricato da camion di viveri e consegnataci dagli scout europei: sembrava di essere letteralmente in un’apocalisse, con noi che ricevevamo le scorte di viveri. Ma bando alle ciance: mangiamo!

Cosa comprendeva il grande pasto: 

  • Tonno in scatola: buono, normale
  • Succhi, latte, pere e mela omogenizzata. Ok,  buono, ci sta
  • Bagel. Molto sus
  • Salsicce di pollo sott’acqua: da dividere, perché erano 8. Non sapevano di niente, ma ok. Leggiamo gli incredienti: carne 57% + altro 7 % 🤨
  • Manna. Ora capiamo perché gli ebrei dopo un po’ nell’Egitto hanno chiesto la carne a Dio lamentandosi. Patè di ceci e aglio.
GMC

Ma non badiano troppo a questo. Poi è stato il momento della veglia. Per molti quello più emozionante. Si vedeva dai maxischermi, ma allo stesso tempo ascoltavo la traduzione da Radiovaticana con le cuffiette. Ad un certo punto in un momento di silenzio, tra un intervento e l’altro, sento partire Madre dei CCCP. Non ci credo, anche dal Vaticano trasmettono GLF, il verbo è arrivato! Con molto delusione, dopo qualche secondo, ho notato di aver inavvertitamente attivato Spotify :’(

Inoltre un evento tale non può essere da meno rispetto al resto del mondo, deve essere avanguardia, e per questo non manca uno spettacolo di droni con citazioni evangeliche.

GMC

Toccante però. Un milione e mezzo di persone in silenzio. In silenzio davanti al Santissimo Sacramento. Nitidamente si sentivano 2, 2 di numero, grilli che erano nel mio settore. Silenzio e preghiera, in ginocchio, sulla terra o sul materassino. 

“Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.”

(1Re 19, 12)

La Chiesa ha un cuore giovane e pulsante. Nel silenzio e nella preghiera. 

E dopo la gioia. La veglia termina e si avvia una notte di canti, di giri fra i settori per ritrovare amici, di gente che prova a rimorchiare le spagnole scambiando l’Instagram. Si va a dormire con vista oceano, da cui prima era arrivata in modo blastico l’icona della Madonna di questa GMG. Qualcuno, in postproduzione, mi ha segnalato che sui maxischermi era stato anche trasmesso un documentario ambientalista. Poco male, pochi se ne sono accorti, perché al centro c’era l’incontro fra i fratelli in Cristo radunati a Lisbona per il papa e Gesù. 

GMC
Outfit del blastide alla veglia

Ore 6:30 si accendono i maxischermi, il sole sorge dall’Oceano Atlantico.

Ore 7:00 dalle casse pompa parte l’Aleluia di Haendel. Ma qualcosa cambia, è un remix. Non capisco bene, sono ancora intorpidito. “C’è un prete Dj” “Ma cosa dici, fammi dormire” “No, guarda ti prego Mi giro. Scatto in piedi. È lui! Lo spirito della GMG. Il miracolo della GMG. Padre Guilherme. Il più grande dj set del mondo. La GMG non è woodstock, è un rave party. Lo so, siamo abituati a rave nella foresta, in secret location, in feste romane ripulite. Ma questo è il livello trascendente. Il piano trascendentale. La chiesa è trap, la chiesa è techno. È oltre ogni umana immaginazione. Un rave party con un milione e mezzo di persone alle 7 di mattina, sulle sponde dell’oceano, con un sacerdote alla console, davanti sfilano i cardinali che si fanno i selfie con lui e la sua postazione strafiga, una tipa prova a fare la coreografia, ma l’attenzione non è su di lei. La gente nel frattempo si alza dai sacchi a peli e inizia a ballare. Dio esiste. Estasi mistica per tutti. Livello altissimo. Il punto più alto è stato il remix di Giovanni Paolo II: “Non abiatte paura!” e poi ha remixato le parole del papa della sera prima. Ci avrà lavorato tutta la notte. Tutti sono elettrizzati. Questo è l’inizio. Poi anche un omaggio ad Avicii, una prece per il fratellino perso. Peccato che tutto sia durato solo 30 minuti e non 30 ore. La gente si inizia ad accalcare ai bordi dei quadranti dopo il DJ set. I presentatori hanno annunciato che il papa farà il giro perché ci tiene a incontrare tutti. Tutti, tutti, tutti. E lo vediamo anche noi, amen.

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Poi la messa, l’omelia, la fine.

Ovviamente il papa ha parlato anche durante la veglia. Ecco la cit più ponfa:

“Nella vita nulla è gratis, tutto si paga…
solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù”

Il papa dice un obrigado, un grazie a tutti. Soprattutto cita i nonni, evidentemente ha ascoltato anche lui le parole di Ferretti – ormai è evidente. I nonni, coloro che trasmettono la fede, e ci invita per questo a riscoprire le radici della nostra fede. Le radici. La terra. E si conclude con l’annuncio della prossima GMG.

Innanzitutto: Roma 2025. Confonde. Eppure ci sarà un Giubilieo dei Giovani a Roma, daje.
Poi Seoul. Seoul 2027. In Sud Korea. Il papa ha forse giocato a Head Soccer? Vuole provare a unificare le due coree? Vuole avere un pretesto per incontrare Kim Joung Un? Non lo sappiamo, non sappiamo neanche se ci saremo. Noi siamo contenti per questi giorni. Abbiamo pregato, siamo stati insieme, abbiamo cantato, abbiamo ballato, abbiamo vissuto.

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Oggi preghiamo e ci inginocchiamo davanti alla Madonna di Fatima. Non c’è conclusione migliore.

La fede è salva. Anche quest’anno, anche quest’estate.
È stato Blast. Fra la techno, le folle, Dio. Cristianesimo e criptocristianesimo insieme. Perché, alla fine dei tempi, “non c'è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.” (Lc 12, 2)

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