CAPITOLO I: LA MUSICA
Va detto chiaramente:
Tutti Fenomeni ha cacciato fuori un ottimo album, ma non quello che ci si poteva aspettare.
Dopo i tre buonissimi singoli usciti negli ultimi due anni, di stampo piuttosto pop, che rimanevano nel solco tracciato dal precedente lavoro Merce funebre, ci si aspettava si rimanesse da quelle parti. Invece il nostro se ne frega, e quei singoli li lascia così
(chissà che un giorno non sarà abbastanza famoso da potersi permettere di far uscire un bel raccoltone in cui recuperarseli, tipica operazione discografica da vecchie glorie in declino). Una decisione forse sensata, in un disco così concettuale, organico, che ha continui rimandi tra una traccia e l’altra.
Il disco non ha una durata eccessiva, siamo sui 36 minuti, ed è un bene, perché questo è un album che vuole farsi ascoltare più volte:
non solo per completare la divertente caccia alle citazioni, musicali e non solo, disseminate in ogni traccia, ma anche per apprezzare le ottime produzioni del maestro Contessa, spesso meno immediate rispetto al passato, ma azzeccatissime nell’accompagnare in maniera varia e mai banale le solenni riflessioni del Vate sig. Fenomeni
. Abbiamo un arrangiamento quella specie di funk pop alla Bruno Mars per Il grande Modugno, il ritmo quasi gabber a sorreggere il dissing di Cantanti, fino all’insolito stornello romano con venature brasileire di A Roma va così. Da sottolineare inoltre il ritorno di alcune strofe rappate in maniera classica, cosa che il nostro non faceva con questa convinzione dalle sue prime opere: ottima a tal proposito la performance in Non porto più la pena.
Il vero capolavoro del disco è però probabilmente Antidoto alla morte, coinvolgente dall’inizio fino all’outro nel quale troviamo a sorpresa la voce del buon Francesco Bianconi dei Baustelle, gruppo che abbiamo l’impressione figuri tra le principali ispirazioni di Tutti Fenomeni.
La traccia è dotata inoltre di un bel riff di archi, ovviamente sintetici purtroppo. Ecco, forse qualche strumento analogico in più sarebbe quello che mi augurerei per il futuro dell’artista
. La stessa Antidoto alla morte, come altre, non ci dispiacerebbe un giorno ascoltarle con un bell’arrangiamento orchestrale alla sanremese.
Nel complesso davvero un bell’album, che conferma la voce e la penna del Guarascio come un unicum nel panorama underground romano di oggi, entrambe misteriose eppure ben riconoscibili.
Ascoltatelo, ne uscirete con la sensazione di essere stati depositari di una conoscenza esoterica per pochi eletti:
un Privilegio Raro
CAPITOLO II: BLAST 100%
Per quanto mi riguarda c’è tutto: Dio, la morte, la guerra, il male, la violenza, il viaggio, accelerazionismo, l’anti-intellettualismo, la dissoluzione.
Ed è così. Non ne sbaglia una, si potrebbe dire. Credo che sarà l’album dell’anno e lanciamo una profezia:
Ma torniamo a noi. Spero abbiate già ascoltato, altrimenti corrette subito a farlo. Ecco una breve rassegna della nostra top 5
(in ordine crescente) di quest’album. Sì, ci sarebbe piaciuto analizzare tutte le perle, ma lasciamo anche a te, caro lettore, qualche chicca da scoprire.
Addio (estasi nella stasi, ti amo procrastinazione)
Tutti Fenomeni, Privilegio Raro, Addio
Iniziamo dalla fine. Anzi la pre-fine, prima dell’outro. Veramente romantica, o almeno come piace a noi cripto, un degno finale. Estasi, addio, a Dio. Sogni medievali, sogni evangelici. Il figliuol prodigo torna e chiude l’album con un’innocente canzone della buonanotte, sul fine della sera e della vita. Cosa può esserci ancora. Sonorità metalliche contemporanee e il sax, già presente in altre tracce, che ci fa tornare alla mente i bei tempi di Modigliani Ultras. Ciao.
E lo so, ho una faccia brutta
Tutti Fenomeni, Privilegio Raro, Cantanti
Ma non posso farci nulla
Rossopillato anche qua. C’è anche un’altra canzone dove dice qualcosa di simile, trovatela voi ;)
Pezzo che ti fa stridere
, veramente un’ottima traccia dissing. Apprezzato il riferimento ai suoi trascorsi con la droga, e al calcio e l’anti-intellettualismo pro pastasciutta. GQG vero outsider. E citazioni a musica d’oltreoceano sudamericana (del Brasile), ottimo cocktail da ascoltare.
Tu vuoi solo un senso come antidoto alla noia
Tutti Fenomeni, Privilegio Raro, Antidoto alla morte
E vivi di nascosto come antidoto alla moda
Omnia munda mundis. Monda il mondo e sarai mondo. Sulla composizione musicale ne abbiamo già parlato sopra. Qua esce il Blast: lascia stare il mondo, lascia stare la noia, lascia stare tutto
. Ora ti puntualizzo tutti i problemi. I fottuti problemi del mondo, delle persone e del nostro rapporto. La secondo strofa totalmente criptocristana: basta massoni
. Basta andare contro la chiesa. Odio la rivoluzione francese. R E A Z I O N E
C’è chi t’ha dato cento baci e chi uno molto forte
Tutti Fenomeni, Privilegio Raro, Il grande Modugno
La canzone d’amore che volevo. La mia canzone d’amore. Spero di poterla ballare molto quest’estate, ma a inziare già da ora.
L’albero blu di Dodò come pretesto per amare la fine del mondo. Landiano a dir poco. Sax come è giusto che sia. Modugno e Rino Gaetano si confermano maestri di questo underground romano (dalla Tauro alla Garage). E poi anche qui: ma Blast! Il mondo antico è alla fine, XXI secolo eccoci. Il senso è nostro.
No, cosa sono diventato adesso non lo so
Tutti Fenomeni, Privilegio Raro, Mister Arduino
In assoluto il pezzo che preferisco. Veramente completo di tutto. Penso di averlo già ascoltato una ventina di volte, averlo imparato a memoria e averlo inviato a 3/4 persone.
Indirizzato e comprensibile letteralmente per tutti, ma non banale:
Se respiri non è che vivi
Heidegger per i normaloni
Se sei in cerca di un miracolo, bacia i piedi del cenacolo
Criptocristiano
Scendi in piazza col megafono, tiragli in testa un tavolo
Bisogno di violenza
Scendi in piazza con le clave, bacia i piedi del conclave
Le due cose insieme
Soprattutto quest’ultimo in particolare descrive esattamente la mia persona, la nostra.
Ma poi la citazione a Impressioni di Settembre con il gloria finale. Tanto di cappello maestro.
Per chi non lo sapesse, sono mesi che noi di Blast stiamo lavorando alla progressive trap, con un primo EP chiamato “In the trap of the Crimson King“. Ma il Fenomeno ci ha anticipato. Per rispondere adeguatamente, eccovi qui una traccia inedita composta da noi:
IMPRESSIONI DI SETTEMBRE 2004-2005 (PFM&Tauroboys feat. Tutti Fenomeni)
Buon ascolto