2 settimane

Per farla finita con MARCELLO ASCANI

(E non solo con lui)

Per farla finita con MARCELLO ASCANI
Lettura boomer
Non ci siamo ancora stancati dell'arrivismo travestito da innovazione

Ricordate i vecchi video di Marcello Ascani? 

Molti di voi non sono così anziani o così veterani del mondo di internet da poter rammentare un canale YouTube in cui venivano proposti innocenti video-ritratti DISEGNATI A MANO di youtuber famosi, o simpatiche e innocue animazioni eseguite con una maestria non indifferente per un ragazzino di 15/18 anni. 

Ebbene, questo era a grandi linee il canale di Marcello Ascani nel magico lustro della “maturità internettiana amatoriale”, tra il 2013 e il 2017. 

È in questi anni che YouTube ha raggiunto il suo massimo splendore. 

Questo quinquennio ha segnato il punto di intersezione astrale tra la massima capacità e abilità esprimibile da content creator amatoriali (CC: termine ORRIBILE, ma incurante lo uso comunque) e il picco della tendenza del pubblico a recepire senza barriere e pregiudizi ciò che proveniva da internet. 

Qui sotto un grafico esplicativo (Non è esplicativo per nulla, ma volevo creare un grafico con due rette che si intersecassero nel 2016 perché mi pareva una figata).

Immagine che contiene testo, linea, diagramma, Diagramma

Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.
Anche Youtube Italia ha probabilmente dato il meglio in questa fase, ma il tragitto non è stato tra i più facili…

Il pubblico italiano, infatti, da sempre satollo di pregiudizi per ciò che proviene da internet, è statisticamente tra i più affezionati alla presunta istituzionalità dei vecchi media.
Oggi siamo abituati al boomerposting su facebook, atto al continuo aura farming, agli algoritmi brainrottati di tiktok e alle sloppate targate AI, ma nell’era di internet non ancora lottizzato, la situazione per i primi content creator ‘taliani non era delle più floride.


A causa di fattori demografici e della scarsa capacità di cambiamento delle abitudini del possibile pubblico, gli YTubers italiani hanno dovuto da subito ritagliarsi precise nicchie, soprattutto fra i più giovani. Nicchie che non di rado sfioravano il fandom vero e proprio e che, pertanto, erano poco propense ad accettare l’umana tendenza al cambiamento dei loro paladini.


Quando Yotobi annunciò la chiusura della fase recensioni, dovette mettere le mani avanti per mesi e tirare fuori un cortometraggio per schermare le frignate e scongiurare un possibile abbandono generale.
A Dario Moccia rompono le balle con Pokemon Revolution persino oggi (ci sta).



Il pubblico italiano è poco propenso ad abituarsi al nuovo, ma quando poi ci si abitua, fatica a sopportare un ulteriore cambiamento. Si abitua al mutato non alla mutazione, diciamo così.

Le conseguenze? L’offerta italiana su internet è scarsissima, al netto delle potenzialità.
Per questo motivo si può benissimo constatare come siano stati i vecchi media a entrare nel mondo di internet e giammai il mondo di internet a invadere i vecchi media, piano non dichiarato ma esplicito sin dagli inizi.

Nonostante l’internet italico sia capace, tra le varie piattaforme, di tirar fuori alcune gemme, non riesce a mantenere uno standard che fronteggi le fluttuazioni.  

La mancanza di capitali, anche una certa scarsità di “sostrato culturale adatto” su cui impiantarsi e, in generale, la tendenza a concepire esclusivamente l’intrattenimento o la divulgazione come format “a basso rischio”, hanno fatto sì che l’Italia diventasse poco interessante, youtubicamente parlando. 

Ma senza sviare troppo dal caso MARCELLO ASCANI... 

I primi tempi, il nostro amico de Roma coltivava con grande cura un canale normale, innovativo, secondo la propria capacità di espressione e sicuramente senza pretese ulteriori oltre quella di crescere e di intrattenere. 

Poi, pian piano, contenutisticamente Marcellone si è spostato su temi afferenti al viaggio o a generici vlog di vita vissuta

Fin qui ancora bene. 

Insomma, si cresce, si cambia, cambiano interessi, cambiano priorità. CI MANCHEREBBE MARCE’!

Ma negli ultimi anni il canale di M.A. è diventato un ADV costante, una pagina linkedin in perpetuo aggiornamento, una rassegna stampa della e per la migliore (e cioè peggiore) borghesia arrivista italiana.

 

L’investimento, il private equity, la consulenziuccia, e tu quanto hai di RAL? e tu invece? Hai investito in un fondo pensioni? … Ti trovi bene a Milano sfruttato da chissà quale Pirlozzi? O preferiresti servire il figlio di Fatturoni che ora siede sullo scranno più alto di tutti? L’ETF, la startuppina, la silicon valley. Com’è studiare ad Harvard? Ti piace? Credi che sia un’opportunità garantita a tutti per merito o si tratta di quattrini? Ah no ok questo non lo dic… TAGLIA TAGLIA!


Oggi entreremo nella vita di questi tre giovanissimi ragazzi che sono apparsi su Forbes under 30 (i genitori casualmente sono ricchi), questo grandissimo imprenditore che ora guida un’azienda con un utile spropositato (è il figlio del proprietario, la famiglia ha affidato a lui l’azienda più scema della holding per fare meno danni possibile)…


Video su investimenti, poi su realtà di consulenza comunemente ritenute un incubo ma improvvisamente dipinte quali paradisi lavorativi in terra (CHE PARADISO POTRA’ MAI ESSERE SE DEVI LAVORARE), interviste a rentier e palesi miracolati spacciati per geniali imprenditori…


‘Nsomma…


‘A Marcé, diventare Yuppies è quindi una conseguenza di un’hairline perfetta? Dicci la verità!!!


Un video in particolare, pubblicato di recente, ha destato la mia attenzione.

L’ha destata perché io seguo il personaggio in questione. Penso che nel suo cinismo sia comunque molto pragmatico nel definire la situazione italiana e, anche solo per “hobby”, mi interessa ciò che fa.  Non proferirò né nomi né link, perché non abbiamo soldi per pagarci le querele, ma desidererei piuttosto fare una chiosa AL VIDEO (CHE POTETE TROVARE FACILMENTE): per quante capacità e virtù siano certamente espresse dall’individuo interessato dall’intervista, è poco probabile che costui avrebbe potuto fare quel tipo di vita che ha fatto, e realizzare le cose che ha realizzato, se /Figura molto vicina a lui/ non avesse avuto gli agganci giusti; agganci politici soprattutto. 


Quella degli agganci, o del NETWORK, come direbbero i cuckold di Linkedin, non è certamente la regola assoluta, ci mancherebbe. 

Soprattutto tra gli anni 60-90 l’Italia aveva ancora un ascensore sociale funzionante; quindi più che probabile che qualcuno abbia potuto costruirsi la sua fortuna con la propria intraprendenza e capacità.
Ma moltissimi tra gli scenari dipinti su questo canale YT restano altamente improbabili per la persona comune, proveniente anche da un contesto come quello italiano degli anni passati.

Dirò di più: il nocciolo del problema non è raccontare (figli di) imprenditori, ereditieri, o chissà quale altra categoria di persone blessate dal destino.
La questione è piuttosto la solita patina, un po’liberal, un po’ da inglesismo facile, un po’ (un po’ tanto) arrivista, adagiata su questi prodotti audiovisivi.
Oltre che non voler essere scomodi in alcun modo – e va bene, fin qui possiamo ancora mandarla giù – è tutto l’alone di “Inspirational” o “VERY BRILLIANT” che causa orticaria.


O perlomeno la causa a me.


Insomma, la piroetta implicita è quella che parte da una definizione dei valori più alti:

lo studio di discipline complicate e “impiegabili”, la dedizione, il sacrificio, l’alfabetizzazione finanziaria personale, l’ambizione ecc. ecc.

e che poi volteggia fino al definitivo:


si ok, magari arrivi a un livello decente di vita, ma se volevi essere ricco dovevi pensare a nascere in una famiglia affermata povero cojone, reincarnati e ritenta!



“Nella vita di /Imprenditore X con un passato non proprio limpido alle spalle/” 


Un’altra intervista in particolare (intervista?) mi ha causato una discreta nausea: penso sappiate tutti, anche qui, a quale mi riferisco. Il fatto che per la prima volta nei commenti vi sia dissenso e non solo i soliti commenti “CHE GRANDE ISPIRAZIONE” (CHE COMUNQUE CI SONO… SIETE INGIOCABILI), mi fa pensare che Marcellino abbia pestato una scultura di sterco non indifferente.
Niente di grave, roba che può capitare se ti relazioni con Fatturoni che hanno fatto CLAN e comunella con una parte degli apparati statali per ottenere concessioni a discapito non solo delle finanze di tutti, ma anche della vita di qualche decina di innocenti.
Roba che capita, NIENTE DI CHE.

La generale sensazione di ciò che è diventato questo canale è di un ADV del capitalismo a tasso 0 millennial-coded*, che ormai ci stiamo per lasciare alle spalle, per entrare nell’era del feudalesimo.
I motivatori, gli ispiratori e i riferimenti di oggi saranno senz’altro gli aguzzini di domani: alcuni, come sappiamo, lo sono già oggi.
Magari aguzzini e vassalli lo saranno i loro figli e i loro nipoti. Poco conterà se avrete succhiato ogni goccia di propaganda, il leviatano digitale e schizofrenico codato da indiani vi verrà a prendere qualunque sia stata la vostra condotta nei tempi di cosiddetta abbondanza.

*Termine che mi sono inventato IO e per il quale chiedo diritti e protezione politica

Ma ora che ci penso, c’è anche qualcosa di positivo: un’utilità “STORIOGRAFICA” il canale di Marcellone la sa esprimere. Probabilmente inconsciamente.
La fauna che più o meno si trova intervistata o dipinta nei video racconta almeno due fasi di transizione.

Innanzitutto, racconta la fase di transizione di YT italia: da piattaforma di intrattenimento a tendone di tipica fiera di fellatio dispensati a vicenda tra i partecipanti, con tanto di manicaretti gratuiti per schemaponzers, guru del mondo satanico digitalizzato, prenditori, pubblicitari con il vezzo dell’infotainment, arrivisti camuffati da ispiratori e viceversa…

Vi è poi il racconto non scritto della fase di transizione del capitalismo: Dal capitalismo a tasso 0, dei coworking, della app e delle StArtUppp degli anni 2000, all’accelerazione burocratico-distopica-feudataria che si realizzerà nei prossimi anni.
Questi video rappresenteranno un resoconto eccellente del mondo che è stato, e un negativo esemplare dei tempi che saranno.

Detto ciò…

pubblico ufficialmente il mio annuncio: sto cercando collaboratori per aprire un canale YT su cui intervistare ex criminali di guerra, magari per qualcuno (me) potrebbero essere ispirazioni.

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