“Mio carissimo Papà.
Non so se le circostanze della famiglia permetteranno a Lei di farmi un piccolo assegnamento di dodici scudi il mese. Con dodici scudi non si vive umanamente neppure in Firenze, che è la città d'Italia dove il vivere è più economico. Ma io non cerco di vivere umanamente: farò tali privazioni, che a calcolo fatto, dodici scudi mi basteranno.
Meglio varrebbe la morte, ma la morte bisogna aspettarla da Dio.”
È giunta quell’atroce stagione della vita in cui mi tocca l…lav…lavorare. Non tanto per la necessità monetaria
(c’è invero anche quella), quanto per dignità personale
. Ho lavoricchiato negli anni: sempre roba inutile, inconcludente, estiva, spesso nel magico mondo della non-impresa famigliare, sia mia che altrui, ma adesso urge davvero andare a rubare quattrini nel ben poco munifico mondo delle professioni ‘taliane.
Ovviamente è inutile dire che le aspirazioni da pischelletto, che crede di poter racimolare denaro piuttosto che impiegarlo nella mera sopravvivenza, sono terminate da tempo. Anzi, manifesto una sinistra consolazione da qualche anno: doversi occupare esclusivamente - o quasi - delle inderogabili necessità non è così malvagio.
Sono pronto a entrare VOLONTARIAMENTE
nelle fauci del Moloch solo per ottundere il pensiero e la disquisizione perenne. Voglio ammazzarmi di lavoro, tornare a casa distrutto, avere finalmente una routine e ingoiare la pillola blu.
Silenzierò le voci nella testa dilaniando gradualmente la mia coscienza, riuscirò a concentrarmi solo dopo il completo autosabotaggio del fisico.
UN PEZZO, UN CULO, UN PEZZO, UN CULO, UN PEZZO, UN CULO, UN PEZZO, UN CULO!
Ma qualcosa me lo impedisce: in un palazzo di vetro, progettato da un infame architetto moderno con la necessità di spendere il 12% del PIL nazionale in aria condizionata per poter far fronte alla calura dei raggi di sole filtranti, loschi figuri si sfregano le mani, godendo della mia disgrazia, là dove la disgrazia non è ancora la condizione di schiavo salariato
, bensì la RICERCA di un’applicheiscion da schiavo salariato.
Le Human Resources, questa nuova trovata del diavolo, non necessitano di cospirare:
Devastano il mondo e annientano l’umano consorzio soltanto con la loro presenza. Il Cosmo è dannato da quando la prima azienda ha deciso di creare un ufficio apposito per questi vampiri. Sento odore di zolfo
attraverso le videochiamate (io le chiamo così, webinar è troppo, perfino per me che ho fatto del cialtronaggio una performance), dei seminari, delle lezioni su come redigere un CV, in ogni inglesismo confezionato per e da queste bestie senza pietà.
Volete sapere le mie soft skills? Innanzitutto riesco a lavorare fino a un’ora senza gameplay di Subway Surfer , in più conosco tante battute sull’11 settembre per fare PR con i colleghi alla macchinetta.
Nel paese (stra)finito su cui levitiamo, che rigetta qualsiasi possibilità di aumentare il valore aggiunto, che si vanta di avere americani e tedeschi in sandali sul suolo nazionale per 6 mesi l’anno (salvo poi ripudiare come la peste le loro multinazzzzzionali in quanto predatori alfa dei cacciavitari e delle alte sfere del sindacato dei boomer), le cui scuole e università inaridiscono più che arricchire e fungono solo da camere iperbariche di ideologia, quale utilità ha questa selvaggia selezione del personale?
Molto semplice: come in ogni situazione in cui il sistema funziona male
, è chiaro che il sistema funzioni secondo il suo vero scopo.
Nel caso delle Risorse Umane lo scopo è duplice: da una parte arraffare bigliettoni dai datori di lavoro, dall’altra: UMILIARE
.
I responsabili HR godono a scudisciare i candidati proprio nei settori in cui competenze particolari non sono richieste. La virtualità di un sistema si realizza perfettamente in questa piccola ma problematica dinamica.
La rigidità è applicata nei settori in cui basterebbe parlare due secondi col direttore per essere assunti o rifiutati. Esemplificazione di un filtro nel posto sbagliato e bucato: con o senza, l’unico modo per beccare il lavoro resta la conoscenza di altri o direttamente del DDL.
Altro caso è la manifattura ‘tagliana, solo per offrire un casuale esempio, la quale soffre non certo per la carenza di impiegabili (i professionali e i tecnici fortunatamente funzionano ancora, anzi sono probabilmente le uniche scuole che svolgono il loro compito) bensì per il modo di fare “impresa” tutto spaghettaro: attingere dagli utili come fosse la cassaforte con i gioielli de nonna
, farsi il suvvone
, mandare i figli a fare i tiktoker in paesi stranieri
, e per ultimo pagare 800 euro lordi il garzone nelle lamiere.
Qui soldi per le HR non ce ne sono, punto. Non tutti i mali vengono per nuocere.
Scegliete pure la vostra cella nella topaia universo 25 boomerizzato
che abbiamo creato, in questa versione sono stati inseriti famelici felidi: i responsabili HR.
Diradiamo ogni dubbio: siamo in una condizione di sovrappopolamento indotta. Un paese incapace di ingrandire la torta ma abilissimo nel divorare le ultime briciole. Il darwinismo sociale non è una scelta ma un fattore naturale in contesti sudamericani come il nostro.
I corsi di laurea tecnici/STEM sono quanto ci sia di più simile ai carboni ardenti: umiliazioni da subire per mostrare al DDL di aver sviluppato resistenza allo stress, e giammai le fantomatiche e fantasiose competenze.
L’ingegnere venticinquenne, sfarinato da anni e anni di esami spesso incentrati su roba superata da 30 anni, e da infiniti atti onanistici sulle onlyfanser, viene sbattuto a compilare tabelle excel inerenti sondaggi sulla pastasciutta (PER ACCEDERE ALLA POSIZIONE È RICHIESTO UN PhD)
Le Lauree umanistiche? Presto detto: corpofori di funghi in riproduzione costante.
I più fortunati riescono ad attecchire al terreno poco fertile ma fattibile di qualche contratto di ricerca, i più sfigati o cambiano facoltà, o imparano a codare, o tornano a casa di mamma e papà come in quella magica vignetta di Andrea Pazienza.
Lascio volutamente perdere chi si butta in politica, nei sindacati, nei vari centri di propulsione delle varie e infattibili rivendicazioni delle categorie più disparate: un altro modo – forse l’unico reale che rimane in ‘TAGLIA
– di vivere sulle spalle degli altri. Arte di essere parassiti della sciagura stessa piuttosto che degli sciagurati.
A questo punto tanto varrebbe farsi governare CONCRETAMENTE, con serie elezioni, partiti e comizi, dalla criminalità organizzata: ultimo settore capace di creare valore aggiunto.
La selezione del personale delle mafie sicuramente è meno brutale di colloqui in videochiamata fatti dal signor HR mentre fa la spesa per l’ex compagna(“3 pomodorini secchi al carrefour express per la modica cifra di 250 euro”)
Tutto in questo paese è welfare non dichiarato.
Forze armate e PA: welfare dei terronacci (c’est moi)
Accademia: Welfare dei post-liceali che ci hanno creduto
Trap: Welfare degli “””italiani di seconda generazione”””
HR: Welfare dei demoni rimasti sulla terra dopo la chiusura del portale il 21 Dicembre 2012.
In ogni settore: bonus e contributi come soffi dei marinai su una nave immobile nell’oceano. E nonostante tutto, il migliore e il più affinato degli schemi ponzi resta proprio l’HR.
Così come, l’ultimo atto della società tradizionale, ovvero l’iniziazione, l’entrata nella società degli adulti, il rito… corrispondono al desiderio di vedere i responsabili HR bruciare, dilaniati dalle barbarie di un mondo ancestrale che riemerge dalle forze telluriche dell’anticacciavitarismo.
Nelle HR ‘taliane si sono compattate la cialtroneria mediterranea (“Si sono un imprenditore, ho 3 dipendenti”) e la cialtroneria anglosferica. Accoppiata che già costò la guerra ad El-Alamein.
La loro demoniaca opera è ben oltre il livello del pigliare il malloppo e scappare, piglià la paga, ‘o stipendio pcchè teng ‘a famigghia… Siamo al cospetto di un capolavoro artistico, di una truffa encomiabile.
Professionisti
potenzialmente disoccupati ben piazzati in un settore che si occupa dei disoccupati.
Un parallelismo: Bernardo da Chiaravalle che inquadra le rozze, violente e sgangherate cavallerie del Medio-Evo in un organigramma Cristiano, utile alla collettività: l’Ordine Templare.
Qui siamo in un contesto simile, seppur – sul piano morale – ribaltato. Gli sgherri dell’anticristo sono tra noi, e hanno aria condizionata sparata negli uffici, lavorano da remoto (dal passato remoto in cui la terra era popolata da spettri), e ovviamente sono per la maggior parte donne: sacerdotesse prescelte del powerpointificio mefistofelico.
Un mercato di schiavi in cui mai si compra, mai si vende, ma l’allestimento è pagato profumatamente. Il tinello italiano con la cesta, la nonna che fa i cavatelli, la rumena che non sta simpatica a mamma, i cv mai scartati:
tutto INTOCCABILE, esposto solo per mera contemplazione (in altre parole: umiliazione)
Se campi sul suolo ‘taliano e non ti senti umiliato è solo perché il tuo scalpo non aveva terminazioni nervose.
Cos’è un’azienda, dopotutto, senza il reparto HR in cui la psicologa che mastica da 6 mesi la stessa gomma non rifiuta la tua candidatura perché dagli occhi sulla foto si percepisce il fatto che tu sia un po’ troppo ascendente cancro???
No ceh amo ceh non puoi capire ceh che casi umani ceh mi sono arrivati i CURRICULA di certi ceh 💅💅💅💅
E voi carissimi dirigenti d’azienda, ENTREPRENORI
, capitani di ventura: non vorrete fare la figura di non aver importato – senza necessità – quest’altra meravigliosa invenzione americana?
La rigidità dei responsabili HR deriva quindi da un fattore chiave: incapacità di capire di che si parli
. La minchiata di avere una società che si basi sulle GOMBEDENZE
va di pari passo con la considerazione (perlomeno superficiale per fortuna) delle SOFD SGHILL
.
Quante più minchiate si sono aggiunte sul CV tanto più significa che l’etica lavorativa è morta. Io vorrei portare solo il pane a casa, se i colleghi non hanno LE SOFD SGHILL DI SOGIALIZZAZZIONE
non sono fatti miei, ho doveri solo nei confronti dei miei impegni (E a Dio ovviamente)
Quando frequentavo filosofia – ABBIAMO SVELATO L’ARCANO
– spesso beccavo colleghi e amici che con furba sicurezza se ne uscivano con ma sì, menzogne che con filosofia non si trovi lavoro, ci sono sempre le RISORSE UMANE!.