SPLASH
Una boa rossa si allontana sempre di più dalle coste di Isola delle Femmine.
Maggio 1992, Giovanni Falcone è stato ucciso.
Il Gabibbo è il mandante delle stragi di stato.
Basta fare un giro nei commenti dei video su Youtube per averne l’evidenza. Testimonianze su testimonianze, non solo delle stragi di stato, ma di ogni guerra o attentato. In qualche modo il Gabibbo è coinvolto nei principali conflitti che si sono svolti, e continuano a svolgersi, nel mondo. Il mostro rosso di Antonio Ricci non ne manca uno: lo troviamo in giro per il mondo, ad infiltrarsi nelle principali organizzazioni mafiose, scalare i vari regimi totalitari… da quasi un secolo!
Se Winnie the Pooh è al processo di Norimberga, lo si deve anche al Gabibbo che, guarda caso, fu a capo dell’Armata Rossa (anzi, secondo alcune fonti il colore rosso fu suggerito dallo stesso Gabibbo)
Tutto ciò si è reso palese solamente negli anni ‘90, nel 1990 con il suo album:
TI SPACCO LA FACCIA
Belandi, besughi, mi stai simpatico: ti spacco la faccia.
Se la violenza in politica viene impossibilitata dai canali tradizionali (ovvero all’interno della nazione stessa), allora c’è bisogno di trovarla lì fuori. Che Antonio Ricci tenesse in pugno il sistema-paese Italia già dovreste saperlo, vi basta guardare la vicenda Meloni-Giambruno.
Ma se in Italia regna ancora la Tv, è mai possibile che Antonio Ricci non abbia mire espansionistiche o addirittura ultraespansionistiche?
Ovviamente.
Qui entra il gioco il Gabibbo. Un agente segreto internazionale, non interessato alle varie fazioni ma solo alla violenza e alla sua spettacolarizzazione.
Di questa vicenda è necessario andare a fondo, per capire che l’Italia, per quanto appaia marginale, ha da giocare ancora un ruolo sullo scacchiere geopolitico – e questo grazie a Mediaset.
Antonio Ricci è un fautore dell’arcitalianosfera, e questo dai tempi del Berlusca.
Abbiamo parlato altre volte di mercenari, gente che combatte per soldi, per l’ebbrezza. Ma con il Gabibbo siamo ad un altro livello.
Per motivi di sicurezza nazionale, ci è proibito riportare qui l’operato del Gabibbo nella guerra del Vietman e nella guerra del Golfo, ma dopo la morte del Cavaliere Silvio Berlusconi molti documenti sono stati desecretati. Da più di 88 fascicoli analizzati, oltre al coinvolgimento del Gabibbo nel rapimento e all’uccisione di Aldo Moro (il Gabibbo è rosso come le BR, non a caso), emerge da dopo il COVID un’operazione su larga scala.
Qualcosa di inaudito, mai visto prima, dal nome CONFLITTOMISTO.
Di cosa si tratta? Trascriviamo direttamente dal fogliettino che era nei dossier:
“Operazione Conflittomisto – riavvivare i focolai di guerra sparsi per il mondo | partenza dall’Est | Coinvolgimento grandi giganti rossi – copertura colore !!! Fedeltà blocco Nato – RETI UNIFICATE”
Tutto chiaro. La guerra in Ucraina prima e ora la guerra in Palestina sono parti del grande piano Conflittomisto. Perché tutto venga trasmesso a reti unificate, sui principali canali e il piccolo schermo non perda il suo posto privilegiato nelle case degli italiani e il dominio dei media mainstream resti ben saldo.
Sembra che l’uomo dell’anno Giorgia Meloni, venuta a conoscenza del piano, abbia provato ad opporsi, finendo malamente sbugiardata dallo stesso programma di Antonio Ricci.
E fin qui tutto normale, ma nelle ricerche c’è stato un problema.
Tra i principali mezzi di controllo, a quanto affermato dallo stesso Gabibbo, c’è IL MEME. Il Nostro è un maestro, da quando esiste è quasi onnipresente nei memozzi di italica fattura.
Ma dopo il 7 ottobre abbiamo notato un picco verticale:
BENVENUTO POPOLO DELLA STRISCIA!
La Striscia di Gaza e Striscia la notizia sono collegate! Chiaramente. Quanti conduttori ci sono? Due, come i due stati: Israele e Palestina. E poi c’è sempre un cagnolino: gli USA che sono al soldo di Israele.
Il ruolo di Ezio Greggio (e dell’Albania, parte dell’Impero italiano) sono da capire, perché il piano del Gabibbo è quasi al completo. Albania che ha il rosso nella sua bandiera.
Il piano del Gabibbo è iniziato, bisogna prepararsi.
Siamo quasi al punto di non ritorno: bisogna coinvolgere nel conflitto Cina e Nord Corea. I giganti rossi, giganti non per forza in senso proprio, ma in quanto figli del comunismo.
Si tratta di instaurare una situazione di guerra perpetua: lasciamoci alle spalle il pacifismo, lasciamoci alle spalle il mondo unipolare.
Abbracciamo il mondo per come è, rendiamo esplicito e palese le cose come stanno. Non siamo mai stati in pace, non possiamo esserlo, non solo per questioni antropologiche (la guerra è nel cuore dell’uomo etc.etc.) ma soprattutto per questioni di spettacolo.
Che noia una t̶r̶a̶d̶i̶z̶i̶o̶n̶e̶ trasmissione dove non c’è conflitto. Sì, questa è la grande trovata del Gabibbo: non una terza guerra mondiale, ma un qualcosa di aperto e irriducibile, un Conflitto Misto.
Conflitto di ogni tipo e su più livelli: da una parte del mondo sarà effettivamente bellico (con armi, soldati e quant’altro), dall’altra parte sarà un conflitto di opinione pubblica (dichiara che sei contro Hamas!) e poi trasmesso in tv alimenterà quei conflitti nelle case degli italiani:
Ragazze che diranno ai ragazzi “ma dobbiamo fare qualcosa per quei poveri palestinesi!!! Stanno subendo un genocidio, l’ha detto Madonnafreeeda” e ragazzi che si diranno fra l’oro “il popolo palestinese in quanto popolo ha bisogno di uno spazio vitale e, come dicono loro, bisogna garantirglielo a discapito dei perfidi ̶g̶i̶u̶d̶e̶i̶ “israeliani””.
Malelingue dicono che questi conflitti giovino solo al capitale e che bisogna spingere per una pace.
Ma quale pace? La pace in cui gli americani (i capitalisti, gli israeliani) hanno il dominio incontrastato del mondo? Preferisco vendere i miei dati del cellulare ai cinesi (rossi come il Gabibbo) che agli americani (che letteralmente sono il nemico di cui abbiamo le basi militari in casa)
La pace giova solo agli americani, perché garantisce sicurezza e schiavitù per essere mantenuta, il conflitto (misto come lo vuole il Gabibbo) è l’unica soluzione per ritagliarci uno spazio politico ad ogni livello. Ad ogni livello perché la categoria tifo
disprezzata da tutti questi pseudointellettuali, resa invece possibile dallo schermo televisivo, è quella che ti svincola da ogni giustificazione.
Io tifo Roma perché è la mia squadra del cuore, non ho bisogno di altre giustificazioni (sì anche il Gabbibbo è rosso, non lo dico solo perché ho paura venga a prendermi sia ben chiaro)
Ed ecco risposte autonome, non conformi, perfettamente giustificate e inoppugnabili a qualsiasi livello geopolitico.
Dalla festa del Capodanno in poi, da sempre, noi TIFIAMO RIVOLTA.
Speriamo vivamente che il piano del Gabibbo vada in porto, ché tanto questa guerra sarà l’ennesima che combattiamo, ma almeno la più esplicita. Il Conflittomisto è lo spettacolo che tutti aspettavamo. In questo articolo bit-trasmesso vi abbiamo fornito solo le informazioni necessarie perché possiate comprendere che il Gabibbo è buono e le sue azioni sono una grande fortuna (almeno in questo caso)
Potete pure provare a trovarci per estorcerci altro, ma neanche la DIGOS ci cercherà, perché il governo è informato e, giustamente, proverà a sfruttare l’operazione per ritagliarsi quella autonomia che dal crollo del muro non esiste più.
Quindi mettiamoci comodi e accendiamo la tv, mentre col telefono scrolliamo twitter e leggiamo Blast. Ieri è iniziato, e continua oggi:
CONFLITTOMISTO PER NOI!
Sarà un anno spettacolare.