Sono brianzolo di nascita, ma etnicamente ho geni calabresi. Molti dei miei antenati parlavano grecano, reggino e mai il piemontese-italiano. Nessuno si azzardava di dire a mia madre che era della Lombardia, era dell’Italia. Io (Anonimo Milanese) sono discendente dei briganti calabri.
Il mio trisavolo era il Brigante Giuseppe Musolino. Ha probabilmente ingravidato la mia trisavola, e sono nati nella mia famiglia, i cosidetti Ninandria, ovvero i figli di Andrea, un uomo che morì sul cesso.
Io nasco con sangue brigante, e nel mondo attuale, la mia anima calabra, du Asprumunti, è relegata davanti a uno schermo imbiancato.
A digitare parole come FitGirl Repack, Skydrow, GetIntoPC, keygen, crack, hack, API.
E io adoro la pirateria informatica. L’unica vera forma di brigantaggio moderno, da oggi più illegale e temuta che mai.
Baracchini, sottosegretario al ministero della Verità informazione e editoria, è il bersaglio di oggi, un pisano, quindi un servo de lu Savoia.
Baracchini lavorava per Mediaset, quindi è ovviamente a favore di un servizio privato e a pagamento di informazione, intervallato da pubblicità cafone. È da jurni, e jurni, impegnato in una campagna anti pirateria informatica, con tanto di Bobo Vieri come testimonial.
E quindi l’Italia dichiara così guerra alla pirateria informatica.
E io entro in guerra, a fianco dei pirati.
Ogni giorno ci muoviamo in un’ambiente fatto di abbonamenti, disdici quando vuoi, pagamenti, soldi, moneta digitale, per beni ignorabilmente senza forma fisica.
Prodotti digitali i quali, secondo l’Assoluto Stato della Repubblica Italiana, vengono tacciati di essere più importanti per l’editoria della vita stessa, del libro cartaceo, o del musicista, o del programmatore.
Quando sappiamo bene una legge del neo-mercato:
La fama, la views, la distribuzione di qualcosa capillarmente, valgono più di qualsiasi pagamento, quando qualcosa è gratuito, dopotutto, è più facilmente accessibile, e di conseguenza influenza tutto il mondo.
Esperienza personale, che vale più di mille dati del sotto-bicchiere all’editoria:
Mai ho smesso di piratare, eppure – in gioventù – ho comprato così tanto merchandise, action figure, robbe da poterci riempire la cantina dove vivo. Il bello: son soldi che vanno indirettamente alla casa mediatica, quindi ho piratato per essere successivamente cliente.
Il fatto che il sotto-qualcosa alla editoria dica che sono danni ingenti, decisamente ingenti tanto da scomodare il suo culo scaldapoltrone, fa pensare, oltre che ridere.
800 milioni di danni, 1,7 miliardi di perdite nel settore media, nonché un appello: la pirateria infomatica è un crimine grave.
L’informazione grossolana paywallata, gli abbonamenti a serie TV che fanno schifo, libri scritti da membri di un’inteligenzia che non ci appartiene, che vive in una completa disforia cognitiva, dove non sa chi rappresenta, chi è che li ha votati, ne come ci comportiamo, tutti questi sono danni non dati dalla pirateria informatica, sono danni che stanno alla radice del degrado culturale di questo paese.
Infatti, in cuor mio – e vostro- sappiamo e so che consumare merda, come porceddi, dovrebbe essere gratuito, quantomeno non pagare quei dieci euro al mese di abbonamento Netflix – sommateli anche a DAZN, Amazon Prime, altre fregnacce e avrete una bella busta paga mensile data a incompetenti del settore culturale.
Pagare per qualcosa di inutile, come merda digitale, che di certo non supporta i creatori originali ma solo le varie compagnie distributive mediatiche, dovrebbe essere stigmatizzato.
Ridere in faccia alle donne che guardano Netflix, pagando, e poi che si lamentano del prezzo degli assorbimestruo o del affittino dell’appartamento a Bologna. Agli uomini che così stupidi da pagare per vedere partite di calcio, che potrebbero vedere benissimo su siti pirata, tanto si sa che sono truccate.
Ridere in faccia e mandare a fanculo, cortesemente, son sempre signorine entrambe.
Io (Anonimo Milanese) sono un avvocato della pirateria informatica – sarà che ora siamo così con le pezze al sedere che dobbiamo dopotutto arrubbare – perciò, ecco una bella guida alla pirateria, quantomeno link che già conoscete per piratare ciò che volete, arricchiti di pareri, esperienze e una piccola dose di consigli!
LA PIRATERIA INFORMATICA È MEGLIO DEL SESSO!
Avete bisogno solo di due cose per iniziare:
- Un bel VPN, o direttamente TOR, tramite cui accedere a siti – in seguito la piccola guida a come non pagarlo: usate Opera o direttamente Brave.
- Un compiuter capace di accettare una rete internette, in alternativa uno smarfon.
Questa guida si rivolge ai maghetti dell’informatica su PartitoComunista (PC) e soprattutto a membri dell’aristocrazia pirata aperta-sorgente.
Non so un cazzo di telefonia, quindi cazzi vostri che usate ancora il marchingegno di satana.
Piratare Libri, ovvero Epub, PDF, scansioni e fumetti tibetani.
La soluzione è semplice e sotto tutti i vostri multipli occhi, Anna’s Archive.
Con Anna’s Archive avete a disposizione non tanto un sito di pirateria informatica – cosa che non è – bensì un sito archivio di ogni link pirata a fumetti, libri, saggi, articoli scientifici, e altre cose. In comodo formato PDF o Epub!
Con tutto questo ben di Dio, c’è solo un inghippo.
Costerebbe quei soldini mensili, donazioni a fondo perduto, per avere download veloci, ma trattandosi al massimo di 100 Mb di download, riuscirete in nemmeno 10 minuti a accaparrarvi un pezzo di cultura, ovviamente molti Epub o PDF non superano nemmeno il singolo megabyte, quindi il download è semi instantaneo.
Suggeriamo anche, per i più pugni alzati, due simpatici meccanismo di teoria:
Anarchist Library, ovvero Biblioteca Anarchica.
Marxist Internet Archive, ovvero l’Archivio Marxista.
Se invece il vostro pugno è teso, aperto e evropeo:
Digitate su Anna’s Archive un titolo – esempio: Rivolta contro il Mondo Moderno di Julius Evola – al che scaricatelo, per ora non esiste un archivio in rete fascista, o quantomeno di destra, ringraziate la lobby dei libri estremisti, grazie finocchi!
Se volete i fumetti tibetani, ma senza scaricare tutto:
Vi consiglio i vecchi forum italiani di scan, traduzioni amatoriali, ecc, ecc.
Loro sono sempre attivi nel divulgare il manga pirata, e lì troverete il vostro PEZZO UNICO.
MangaWorld è vostro amico, anche se per accedere a tutto vi servirà… beh, un VPN, nonché un simpatico adblock, come UBlock, gratuito e open-source!
PIRATARE FILMY, SERYE, ANYME
Semplice.
Siete stanchi di:
- Netflix che è pieno di frogi che se inculano?
- Crunchyroll che traduce anime dove i suddetti finocchi sono disegnati da donn* con i capelli colorati?
- Prime che date i soldi a Bezos?
Siete nel posto giusto!
Su Altadefinizione trovate i filmi, su forum sopracitati trovate i vari anime, fansub, ovvero sottotitolati dai fan, così non dovete sorbirvi i FOTTUTI ORRORI DI CRUNCHYROLL, e su GuardaSerie le serie.
Accendete quel VPN – sostanzialmente mettete di essere russi, o singaporesi. Non scaricate dai siti sconosciuti! E soprattutto: non guardate merda!
Signori, ma con tutto ciò, chi ve lo fa fare di spendere soldi in Netflix e fregnacce? Almeno un televisore, e apposito cavo HDMI, farà al caso vostro!
E non ricordate: Attenti ai ricchioni!
Piratare quei giochini, belli.
Qui si arriva a due categorie.
Emulazione e Crack.
La prima è non altro che simulare console – molto spesso retrò – per giocare ai giochini Nintendo, Sega, o Playstation 1, o 2.
Se fumate il secondo probabilmente – oltre a non avere i denti – avrete già capito che giocare ai videogiochi diminuisce il Vril. Ma è sostanzialmente l’illecito download di file di gioco, con tutta la furbizia del mondo, e un sacco di torrent.
Volete emulare?
Mai stato più bello!
Su PC, avrete a bizzeffe di programmi, come un Retroarch, anche se io particolarmente consiglio un emulatore per ogni console che volete emulare. Tipo VisualBoy Advance per i giochini GBA, o Nestopia per i giochini del NES.
Ricordate solo: attenti ai prodotti a pagamento su telefono, di solito se non pagate mettono pubblicità e salvataggi limitati, ma voi non volete pagare, vero?
Vi servirà in questo caso un bel qBitorrent, o uTorrent, o direttamente Transmission se siete dei veri fiki che usano Linux. Una volta su un sito di repack, ovvero giochi ready2play senza nessuna sbatta di crack o altro, basta scaricare il torrent, aspettare e aprire l’installer o estrarre il pacchetto zip.
Suggeriamo DodiRepacks e FitgirlRepack.
Divertitevi!
Nel caso supponiamo avrete le specifiche giuste per far girare il giochino, nel caso contrario, ci dispa, fatevi un computer al posto che acquistare i giochini AAA.
LE MUSICHE!
La cosa è semplice: avete due opzioni, in base al vostro dispositivo.
Computer: Soulseek, Youtube con Ublock, Spotify lo sconsiglio ammenochè non vogliate trovarvi un crack, cosa facilissima, ma avrete anche di più su Youtube senza annunci.
Telefono: NewPipe, scaricabile direttamente dal loro sito, di solito è un po’ pieno di errori all’inizio, e sembrerà disintuitivo visto che non avete nulla tranne Tendenze, Playlist e una barra di ricerca. Nonché le iscrizioni tramite NewPipe, aggiornate ogni secondo, così non dovete proprio sbattervi.
Insomma, siate furbi, cari kouhai della pirateria informatica.
PROGRAMMI!
Fine, divertitevi!
Basta, anzi l’invito è quello alla Mao Zedong, fate su il vostro Blast, noi ci siamo rotti le balle, e vogliamo chiudere. Ovviamente rimanga tra noi, ma voi potreste crackare che ne so: Photoshop, InDesign, Premiere, Illustrator… insomma ce ne sono.
E come disse un tossicodipendente, in un video dove estorceva soldi ai bambini.
E ora, levatevi dalle chiappe.