Buon Natale anche da Anonimo Milanese eh, sempre qui a farvi le impaginazioni…
E oggi è Natale, anche quest’anno Gesù è nato. Per la prima volta, per molti di noi, Natale senza nonno Silvio.
Ma come la mamma (Maria) Natale è sempre Natale.
Avete inteso che fu detto: il bello delle tradizioni è che possono essere cambiate. Ma questo è inesatto, il bello delle tradizioni è che possono essere rivissute.
Lo avevano capito bene i Futuristi, che nel manifesto dell’arte Sacra spiegano perché il Futurismo sia la corrente artistica migliore per toccare la profondità dei dogmi cristiani: la simultaneità, i colori, le forme.
Tutto si perde in favore di un Assoluto che è contemporaneo a noi.
Questa è la tradizione: la contemporaneità con i maestri, nel nostro caso con il Maestro.
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Grazie a questa caratteristica fondamentale ci è permesso di viverla, di incarnarla, anche il 2023, anche su un social, anche in un mondo sempre più cybernetico. Il mistero del divino ci è vicino come sempre, ma in particolare nel giorno di oggi, in un cui il tempo (come durata, ma anche come data) acquista unogni senso metastorico.
Si potrebbe, allora, dire che la tradizione è come un meme, che ognuno di noi deve reinventare a modo suo per poterla vivere – perché sia manifesta la catarsi, perché Gesù ha vinto il mondo nell’eternità e Dio si è fatto uomo. Non un meme che scrolli e tanti saluti, ma su cui ti soffermi, che condividi con i tuoi amici, che ogni tanto torni a guardare per provare a scrutare il suo mistero e che ogni volta dice una cosa nuova.
Perché la tradizione non ha tempo, ma parla al cuore dell’uomo, oggi è Dio che prova a parlare ai nostri cuori.
Blast augura un buono Natale a tutti, perché si corra sempre più veloce, lasciando indietro tutto ciò che è transitorio, verso la meta (il sacro, il divino, l’infinito) di cui il cuore dell’uomo è sempre in cerca.
Il tesoro che noi pirati cerchiamo, che si sull’isola più nascosta, più umile, di tutto il globo.
Buon Natale 💫