Il secolo sarà Deleuziano,
suggerì Michel Foucault.
Che sia vero oppure no (no), Gilles Deleuze è stato uno degli intellettuali più influenti del dopoguerra.
La sua eredità più importante è il lavoro collaborativo con Guattari
: l’Anti-Edipo (seguito da Mille Piani), che porta il concetto rivoluzionario e provocatorio della Schizoanalisi. Contrapposta alla Psicanalisi classica, colpevole di interiorizzazione nel contesto familiare le disfunzioni create dagli equilibri di potere tra le classi sociali, La Schizoanalisi non ha un metodo e si concentra sull’unicità dell’individuo
e la liberazione del
(non dal) desiderio
.
Vent’anni dopo, nei sotterranei dell’università di Warwick, prende forma il Cybernetic Culture Research Unit (CCRU), folle gruppo di ricerca che si occupa di teoria sociale, occultismo, demonologia e cyberspazio. Il gruppo è guidato da Nick Land, i cui scritti sono raccolti nel volume Fanged Noumena, nel quale è evidente l’ossessione dell’autore per il lavoro di Deleuze che viene snocciolato in una spirale di follia e psicosi da anfetamine.
Questo è l’unico modo per discutere la filosofia, dove le schegge di gnosi vengono proiettate dall’immateriale inconscio, tra suoni gutturali e musica jungle, invece che segregati in un’accademia polverosa. Vuoi partecipare all’orgia della conoscenza? Siediti e prendi un fungo magico.
Nel corso dell’ultimo decennio stiamo assistendo allo “Psychedelic Reinassance”, sull’onda di un forte interesse della ricerca scientifica verso la sperimentazione di queste sostanze per osservare i loro effetti nel trattamento di ansie e depressione.
Un vero e proprio rinascimento dopo gli strascichi del proibizionismo della War on Drugs, cominciata da Nixon per sopprimere i movimenti controculturali alimentati da erba e acidi.
Questo fenomeno è entrato nel mondo mainstream, e oggi troviamo una modificazione completa dell’esperienza. Migliaia di podcast dove vengono discussi i tanto esotici quanto inutili funghi funzionali come Reishi, Lions Mane, Cordyceps e altre idiozie come l’Ashwagandha, integratore alimentare con appeal primitivista. Microdosing per aumentare la produttività (la parola magica del ventunesimo secolo) da abbinare comodamente a meditazione e “mindfulness”, tutti elementi abusati dagli aspiranti pseudo imprenditori stile Silicon Valley (o i loro leccastivali)
.
Le sostanze psichedeliche sono state quindi trasformate in accessorio sofisticato per la cultura start-up invece che essere utilizzate per esplorare il proprio inconscio e la metafisica, esattamente come la pila di immondizia letteraria sempre più popolare composta da libri di auto-aiuto, miglioramento personale
e psicologia spicciola, tanto fotogenici nelle storie instagram delle wannabe corporate girlies.
È evidente l’influenza dell’onnipresente forma mentis dell’etica calvinista che ha impregnato fino al midollo la società (in primis occidentale) che ha come base fondante e origine la santificazione del sacrificio come valore intrinseco, evolvendosi nel corso dei secoli diventando poi, nella società dell’abbondanza, una macchina inconsapevole di creazione di consumatori privi di individualità, funzionali al contesto conformista e, soprattutto, obbedienti. Il mantra è <produci, consuma, muori>.
In questo scenario si aggiunge l’ampio ed incoraggiato uso degli psicofarmaci, abbinati all’infame terapia psicologica. Gli psicologi, secondo descrizione schematica, catalogano sistematicamente le incompatibilità che emergono dalle fratture tra mente e contesto derivandone stati patologici attribuiti alla mente stessa, cercando poi di riallineare ad uno standard un individuo deragliato. Non è la società ad essere disfunzionale, lo sei tu che hai la colpa di non riuscire ad adattarti ad essa.
La malattia mentale è in realtà un segnale dal tuo spirito indomito che si ribella alla domesticazione.
E allora abbraccia la schizofrenia, figlio dell’uomo. Ascoltala e potenziala con gli psichedelici, sfuggendo a qualsiasi assimilazione e diventando una scheggia impazzita e imprevedibile che ribolle di pensieri sconnessi alla velocità della luce. Non intendo l’utilizzo di una droga qualsiasi per lenire il dolore di isolamento e noia, ma solo ciò che permette uno stato alterato di coscienza
.
Il richiamo all’approccio di Deleuze del pensiero rizomatico che non ha inizio né fine, antitetico allo sviluppo gerarchico e lineare della filosofia classica, preferendo quindi uno sviluppo orizzontale, autopropagante, frutto di infiniti collegamenti casuali.
La via non è la scoperta della realtà ultima, ma la connessione feroce e caotica delle sinapsi, lo sviluppo di una neuroplasticità anarchica e caotica, un delirio di onniscienza.
Attraverso la carne, ricevere risposte a domande mai poste.
La fascinazione dell’uomo per le sostanze psicoattive si perde nei labirinti del tempo, talmente ne è colma la cultura popolare: gli antichi eroi affidavano il proprio destino a sciamani e stregoni che distillavano per loro pozioni in grado di donare forza e meraviglie. I guerrieri Berserk affamati consumatori di funghi allucinogeni. Latte e mescalina, il cocktail che giustificava l’Ultraviolenza della banda di Alex il drugo. Una pillola rossa: la metafora del risveglio da una realtà fittizia e l’approdo in una più profonda e reale. La Monster Energy White Ultra che apre istantaneamente un portale per Agartha al primo sorso.
Il mio esempio preferito è il Melange, che nel capolavoro di Herbert, Dune, dona poteri divinatori a Paul Atreides, rendendolo effettivamente un profeta tra gli uomini, travolto da visioni di passato e futuro, e l’ascensione a status divino.
Nello stesso modo, cerca la molecola che ti fa sfiorare con un dito la Singolarità post-individuale, diluendoti nello spaziotempo mentre la coscienza torna alla Monade.
No, non sto alludendo a fantasie new age buone solo per rispondere al bisogno di mistico dell’uomo contemporaneo, ma frammenti di visioni e rivelazioni vere e proprie della follia distillata dall’inconscio collettivo. Come moderni sciamani, occorre imbracciare questa forza travolgente e decostruire qualsiasi costrutto fondante e collante sociale. Legge? Ideologie? Razionalità? Una volta cancellato tutto questo troveremo solo il fuoco e la spada.
La decostruzione è l’eredità lasciata dai post-strutturalisti, quindi raccogliamola, armiamola di schizofrenia e sciamanismo e completiamo il lavoro.
E finalmente, sopra le ceneri dei valori passati, possiamo costruirne di nuovi, personali, dando sfogo e carta bianca alla soggettività della morale. Infinite prospettive rivoltose che si agitano, cannibalizzandosi a vicenda ed espandendosi oltre l’orizzonte come i rizomi.
«the-DeAth=ºf=tRAumA=mɪthºɪºgɪ –ɪs-Cºmɪng= ApARt=wARp=speeD-but-ɪt-leAves-pɪnCeRs-sCAtteReD -eveRɪwheRe -» (Nick Land, A zllgºthlc-==X=cºDA==-(Cººkl ngIºbsteRs-wlth-jAke-AnD-DInºs), Fanged Noumena)
Ecco che sorge l’Übermensch, l’alba dell’Oltreuomo. Distruttore di vincoli, costrutti e ideali.
Egli mostra la via del post-umano, costellata di carcasse e rottami. Turbini di polvere e fumo nero dove in ginocchio osservi la sabbia che scorre tra le dita.
Qui puoi finalmente inseguire le visioni lisergiche e creare la direzione che la spirale di follia ti ha mostrato. Mutarle in lame per squarciare il Velo di Maya e denudare la realtà, plasmarne una che sia il riflesso della tua mente accelerata e schizofrenica
. Divorerai la verità oggettiva alimentando di energia instabile la tua opera di creazione.
Comunione del presente
Un milione di vite che scorrono davanti agli occhi chiusi
elegie da pianeti estinti e lontani
danze estatiche davanti ad un falò
ebbro di luce.
Mi prenderò il vostro cuore.